DRESS CODE DA CERIMONIA, 10 REGOLE PER NON SBAGLIARE ABITO. LA PRIMA? MAI PERDERE DI VISTA IL BUON SENSO

    Guests watching bride and groom

    La primavera dà ufficialmente il via alla stagione delle cerimonie. Per tutti il rischio di partecipare ad una passerella degli errori è dietro l’angolo, visto che questa è una delle poche occasioni in cui il dress code è ancora molto importante.

    Per questo c’è un galateo dell’evento, regole di stile, che è meglio non sottovalutare per non sentirsi a disagio durante la cerimonia, anche se non siamo i protagonisti ma solo invitati. Rossella Migliaccio, consulente di stile e fondatrice di Italian Image Institute, ha stilato con vente-privee, pioniere delle vendite-evento online,  alcuni utili consigli e regole di bon-ton, per presentarsi alle prossime occasioni in modo impeccabile. Coco Chanel affermava “vestirsi adeguatamente è segno di rispetto”, quindi la regola base per non sbagliare è: mai perdere di vista il buon senso.

    Prima regola valida per tutti: studiare bene l’invito
    La prima cosa da fare quando si riceve l’invito ad un matrimonio è leggerlo in ogni dettaglio per sapere innanzitutto se sia stato stabilito un dress code, anche solo cromatico, o un tema da rispettare, come accade sempre più spesso. Qualsiasi richiesta in fatto di look va infatti rispettata e, a scanso di equivoci, è buona regola chiedere direttamente alla sposa in caso di dubbi.
    Anche la location può svelare indicazioni preziose per scelta dell’outfit: una villa d’epoca si presta ad un abito più ricercato, mentre un agriturismo consente un look più informale, ma sempre elegante. Allo stesso modo, anche l’orario della cerimonia e il tipo di rito (civile o religioso): il primo richiederà un abbigliamento più rigoroso, mentre il secondo più tradizionale, senza dimenticarsi di coprire le spalle in segno di rispetto, anche per chi non è credente.
    Per lei: abito lungo o corto?
    Qui il galateo parla chiaro e non ci possono essere dubbi, conferma Rossella Migliaccio: al mattino è da preferire un abito al ginocchio oppure un tailleur elegante ma mai scegliere l’abito lungo, nemmeno per le cerimonie più formali. La sera, invece, si può optare tra il classico tubino, l’abito midi o il più elegante abito da cerimonia sino ai piedi.
    E per le amanti dei pantaloni? Seppur poco diffuso, il completo giacca-pantaloni, così come la jumpsuite, può essere una scelta molto sofisticata, ma con qualche accortezza. Non deve essere un completo da ufficio né troppo appariscente, ma devono essere rispettati gli stessi standard dell’abito.

    Per lei: attenzione anche a colori e tessuti
    Per quanto riguarda i colori assolutamente banditi il bianco, il nero e il rosso. Via libera ai toni tenui e polverosi (come cipria, malva, celeste, salvia e grigio polvere) se la cerimonia è al mattino o ad una palette cromatica più intensa se si svolge verso sera (dal verde foresta al blu navy, senza tralasciare i meno gettonati burgundy e ottanio), prediligendo sempre la tinta unita e lasciando spazio alle stampe solo per il mattino, mai però troppo larghe e chiassose.
    Seta, velluto, chiffon, crêpe e tutte le stoffe leggere sono da preferire, mentre il lino, il cotone e tutti i materiali più casual sono da escludere. Anche il pizzo può essere scelto per impreziosire un abito, a patto però che non sia troppo sexy e privilegiando le versioni più leggere e impalpabili per la sera.
    Per lei: scegliere i giusti accessori
    Anche nella scelta degli accessori vanno tenuti a mente alcuni accorgimenti per sentirsi a proprio agio, nel pieno rispetto della tradizione. Iniziando dal cappello è bene ricordarsi che si porta solo se ad indossarlo è anche la madre della sposa, e per cerimonie al mattino o ricevimenti all’aperto. Inoltre, in luoghi chiusi, come in chiesa, le donne possono tenerlo, per poi toglierlo quando ci si siede a tavola.
    Per la scelta delle scarpe le più eleganti sono senz’altro quelle chiuse, così come i modelli chanel e spuntate, indossate con una calza per le cerimonie più formali, mentre i sandali gioiello sono da riservare per la sera. Durante il giorno è possibile abbinare una borsa di dimensioni medio-piccole da portare a tracolla o a braccio, privilegiando il classico capretto, anche in versione eco. Vietati i modelli clutch o a bustina, concessi solo nel tardo pomeriggio, osando anche con glitter o decori più preziosi.

    Per lui: eleganza classica purché coordinata negli accessori
    Per gli uomini il discorso è più semplice: un completo classico grigio o blu scuro è la scelta vincente purché in fresco di lana e mai lucido o dall’effetto cangiante, da abbinare ad una camicia bianca o azzurra. Le righe sono concesse solo in cerimonie informali, mentre assolutamente da evitare le camicie nere o blu scuro. Mai indossare lo smoking: contrariamente a quanto si possa pensare non è un abito da cerimonia, mentre il tight è solitamente prerogativa dei parenti più stretti, e si può quindi portare solo se richiesto dagli sposi.
    Quanto agli accessori la cravatta è in seta nei toni del grigio, azzurro o pastello, semaforo rosso invece per il papillon. Via libera ai gemelli per gli amanti dello stile più raffinato. Scarpe e cintura devono essere coordinate e si preferiscono nere, anche se si è vestiti di blu, in capretto liscio, ma non in vernice o scamosciato.

    Grandi look anche in formato kids
    Ecco i consigli per i più piccoli, alle prime prove con outfit a base di giacche, cravattini e vestitini. Per le femminucce è bene puntare su abiti lineari nei toni del bianco, avorio o pastello da abbinare a piccoli cardigan, come quelli spesso indossati dalla principessina Charlotte, e immancabili accessori glitterati, dai cerchietti alle sfiziose mini bag con tracolla. Per i maschietti meglio indossare una camicia bianca con gilet e giacca blu o azzurra da abbinare a pantaloni lunghi o al ginocchio a seconda della stagione. Se, invece, il piccolo di casa è stato scelto per fare da paggetto o damigella spetta all’entourage della sposa pensare all’abbigliamento e alla relativa spesa.