“Lo scorso anno sono arrivate all’attenzione di Areu oltre 40 segnalazioni di atti di violenza nei confronti di equipe di soccorso che operano in Regione Lombardia. Insulti, minacce di morte, inseguimenti, danneggiamenti ai mezzi di soccorso, addirittura molestie sessuali: situazioni che vanno a mortificare il prezioso operato di queste persone. Del resto, il 64% del personale tecnico e sanitario che opera sui mezzi di soccorso avanzato ha dichiarato di essere stato vittima di almeno un atto di violenza durante la sua attività lavorativa”: lo riferisce l’assessore regionale al Welfare Letizia Moratti in un post su Facebook pubblicato in occasione della prima Giornata Nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio sanitari che si celebra domani.
“Una situazione che ha portato Areu a mettere in campo una serie di iniziative – prosegue Moratti – procedure specifiche in casi pericolosi, codici di comunicazione, incontri di formazione, confronti con le Istituzioni e le Forze dell’ordine, oltre a un progetto sperimentale con l’utilizzo di 16 bodycam da parte del personale di soccorso. Dobbiamo dunque grande riconoscenza e rispetto a questi nostri eroi del soccorso. Ricordiamocene tutto l’anno e non solo domani nella giornata a loro dedicata”. Nel post l’assessore inoltre afferma: “In ormai più di un anno alla guida del Welfare di Regione Lombardia ho sempre sottolineato lo straordinario impegno degli operatori della nostra Sanità. Un impegno infaticabile reso ancor più meritevole di apprezzamento in questi due anni segnati dalla pandemia. In occasione della celebrazione di questa giornata nazionale non posso che ribadire tutta la mia stima e la mia riconoscenza per i nostri sanitari. In questo caso con una particolare attenzione verso gli operatori del soccorso, in gran parte dei casi volontari, che con spirito di sacrificio e dedizione si dedicano quotidianamente a interventi di emergenza urgenza. Nel celebrare questa giornata un ruolo centrale l’hanno i messaggi di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio sanitari”.
