San Siro, oggi Consiglio vota delibera. Uil accoglie appello Tabacci

Il Consiglio comunale si riunirà oggi, giovedì 25 settembre, alle ore 16.30 a Palazzo Marino.

Il Programma dei lavori prevede la discussione della delibera di “Approvazione degli elementi essenziali per la compravendita del compendio immobiliare comprensivo dello Stadio ‘Giuseppe Meazza’ (…) a seguito della proposta presentata da A.C. MILAN S.P.A. e F.C. INTERNAZIONALE MILANO S.P.A (…)” (qualora licenziata dalle commissioni consiliari competenti).

San Siro atto infinito. E in mezzo i cittadini e le persone che vivono il quartiere e la città e che sembrano escluse da tutta questa vicenda.

Escluse le persone ma anche le parti sociali che non sono state minimamente interpellate sul tema che non riguarda solo aspetti di business ma anche del lavoro tout court e dell’abitare, aspetto questo su cui la UIL Lombardia da tempo insiste per ritrovare, quella Milano inclusiva e partecipativa.

Per questo la UIL ha sottoscritto l’appello sullo Stadio che ha visto tra i primi promotori e firmatari l’onorevole Bruno Tabacci, che ha dichiarato “si tratta di una questione molto singolare dal momento che stiamo parlando di un’operazione gigantesca. Il minimo sarebbe stato coinvolgere il Consiglio in maniera più strutturata. Invece si è fatta una delibera che la giunta non ha votato e che il sindaco non ha firmato”.

Ed è proprio su questo che il segretario generale UIL Lombardia Enrico Vizza punta il dito e insiste.

<<Come in altre situazioni, come la revisione del PGT, i fondi del PNRR o il bando per gli alloggi su aree del Comune di Milano, ci siamo trovati di fronte al cosiddetto “fatto compiuto”. Non che si voglia pretendere si essere coinvolti su ogni aspetto della città, ma su una questione importante come lo stadio, così come su altri aspetti fondamentali, direi proprio di si. E la cosa grave, come sottolinea Tabacci, è che della vicenda non è stato interessato nemmeno il consiglio. Apprendiamo solo dai giornali le scelte di giunta scoprendo poi che la vendita comporta anche uno sconto. Non vorrei che ci si trovasse ancora una volta davanti a quegli sconti che sono stati fatti agli speculatori dove si sono persi milioni di oneri di urbanizzazione. Per questo ci domandiamo cosa si intenda per trasformazione dell’intera area, per quanti metri cubi di costruito e di quali e quanti saranno gli oneri di urbanizzazione. Ce lo chiediamo noi come UIL ma vorremmo che lo sapessero correttamente i cittadini, perché, mi ripeto, vogliamo che Milano torni ad essere città inclusiva>>.

Vizza insiste e sottolinea parafrasando Tabacci <<Ci si è nascosti dietro l’argomentazione sportiva- conclude il segretario generale – ma si è arrivati a sacrificare il vero interesse pubblico a favore dei grandi fondi stranieri. E questo comporta ancora una volta che la Milano inclusiva, che pensava alle persone e al loro benessere si sia trasformata in una città esclusiva. Da sempre siamo favorevoli alla riqualificazione e rigenerazione urbana delle Città, ma sempre nel contesto del rispetto delle leggi vigenti a favore e del sociale e della cittadinanza. Le inchieste della Magistratura dovrebbero farci riflettere. Ci auguriamo di essere ancora in tempo per un confronto serio e costruttivo che coinvolga tutti e porti a una soluzione, che deve essere trovata, che soddisfi davvero la popolazione>>.


Scopri di più da GazzettadiMilano.it

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.