Elezioni Regionali, quando e come si vota, seggi aperti domenica 12 e lunedì 13.

Oltre dodici milioni di elettori alle urne (quasi 8 in Lombardia)  per rinnovare le amministrazioni di due delle Regioni più importanti d’Italia, il Lazio e la Lombardia. Urne aperte domenica 12 febbraio dalle 7 alle 23 e lunedì 13 dalle 7 alle 15. La precedente tornata elettorale nelle due regioni risale al 4 marzo del 2018.

In entrambi i casi viene eletto presidente della Regione “il candidato che ha conseguito il maggior numero di voti validi in ambito regionale”, senza ballottaggio.

In Lombardia la partita è tra il presidente uscente Attilio Fontana (centrodestra), Pierfrancesco Majorino (centrosinistra e M5s), Letizia Moratti (Terzo Polo) e Mara Ghidorzi (Unione Popolare). Il Consiglio regionale è composto da 80 consiglieri compreso il presidente della Regione. I membri del Consiglio regionale sono eletti con criterio proporzionale, sulla base di liste circoscrizionali concorrenti, con l’applicazione di un premio di maggioranza. Nel rispetto della parità uomo-donna, le liste provinciali devono essere composte seguendo l’ordine dell’alternanza di genere. Se il candidato eletto ha ottenuto il 40% delle preferenze la coalizione ottiene almeno il 55% dei seggi in Consiglio regionale, e almeno il 60% se invece è riuscito a superare il 40%. La legge elettorale lombarda fissa, comunque, il limite del 70% dei seggi dell’intero Consiglio oltre il quale la coalizione vincente non può andare. Quindi c’è un numero di seggi garantito alle liste ‘perdenti’.

Come si vota

Quattro le possibilità per esprimere il proprio voto:

  • L’ elettore può votare solo per il candidato presidente, in tal caso il voto non si estende alla lista o alle liste collegate.
  • Se l’ elettore vota solo per la lista il voto si estende anche al candidato presidente ad essa collegato
  • L’ elettore può votare per una lista e per un candidato presidente collegato alla lista stessa
  • L’ elettore può votare per una lista e per un candidato presidente non collegato alla lista stessa (Voto disgiunto)

L’ elettore può esprimere una o due preferenze, scrivendo a fianco della lista prescelta, nelle apposite righe, il cognome ovvero il nome e il cognome dei candidati consiglieri regionali compresi nella lista stessa; se l’elettore esprime due preferenze, una deve riguardare un candidato di genere maschile e l’altra un candidato di genere femminile della stessa lista. Se l’elettore indica due uomini o due donne verrà annullata la seconda preferenza.