da Legambiente Lombardia riceviamo e pubblichimo
Gent.mo Presidente della Regione Lombardia
Attilio Fontana
Gent.mo Presidente del Consiglio Regionale
Alessandro Fermi
Gent.mo Assessore Ambiente e Clima
Raffaele Cattaneo
Sig.ri Capigruppi in Consiglio Regionale
Egregi,
abbiamo appreso dalla stampa la notizia che la risoluzione inerente “misure regionali di mitigazione e contrasto ai cambiamenti climatici” è stata bocciata ieri dal Consiglio Regionale.
Avremmo potuto comprendere una bocciatura motivata dal sostegno ad un provvedimento
diversamente ambizioso: ma così non è stato, si è trattato di una bocciatura che non può essere interpretata se non come disinteresse e rinuncia ad elevare il livello di ambizione della Lombardia nei confronti delle politiche climatiche. Un voto che lascia molto amaro in bocca, oltre ad un alto grado di inquietudine: non possiamo che dichiarare il nostro sconcerto a quei consiglieri, di maggioranza e di opposizione, che hanno deciso con il loro voto di respingere la risoluzione.
Un giudizio negativo, il nostro, che acquisisce il senso più alto degli accordi di Parigi sul clima, con cui i Paesi hanno condiviso di vincolarsi reciprocamente ad una virtuosa competizione che elevasse le sfide e anticipasse gli obiettivi di riduzione delle emissioni, proprio a partire dai livelli nazionali e regionali delle responsabilità di governo. Il fatto che la Lombardia, regione tra quelle economicamente più sviluppate d’Europa, si astenga dal dichiarare i propri impegni climatici, è già un segnale estremamente negativo. Possiamo immaginare che a prevalere non sia stato il giudizio sul merito del provvedimento, ma un mero calcolo politico. Questo è ancora più grave.
Lo denunciamo senza troppi giri di parole: la politica non può prendere in ostaggio temi come
l’ambiente, la salute, la sicurezza e la responsabilità verso le future generazioni. Non lo può fare in virtù di interessi di parte o di calcoli strumentali. Prendiamo invece atto che in Regione Lombardia i consiglieri hanno più a cuore il posizionamento politico che non le sorti della comunità che rappresentano. E che il Consiglio Regionale non ha alcuna intenzione di assumere il cambiamento climatico come IL PROBLEMA da affrontare e risolvere, con soluzioni all’altezza della difficoltà della sfida per come oggi si pone.
Certo, non è una risoluzione che cambia il clima. Sicuramente le prese di posizione orientano le politiche e rendono chiari i percorsi a tutti. In questo caso, navigare a vista andrà ancora una volta a discapito dell’ambiente: peccato, ancora un’occasione persa, in un momento in cui dovrebbe essere una priorità, per tutti e tutte, quella di riabilitare la politica e la rappresentanza istituzionale agli occhi di cittadini in crescente crisi di fiducia e di consenso.
Chiediamo al Consiglio Regionale di cambiare passo e di sviluppare, nella dialettica tra i gruppi
politici, un atteggiamento di responsabilità ed impegno verso i cittadini e il territorio, delineando una strategia in cui il Clima sia determinante per muovere le politiche di sviluppo della Regione. Solo così, anche l’eventuale candidatura ad ospitare la ventiseiesima – Conferenza delle Parti sul Clima – in campo in questi giorni, potrà essere considerata un’opportunità per l’intero Paese e non semplicemente una boutade.
Distinti saluti.
Per la Direzione Regionale di Legambiente,
Barbara Meggetto
Presidente di Legambiente Lombardia
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