Missione compiuta per l’Atalanta, che continua a gonfie vele la sua corsa per la conquista di un posto in Champions League.
L’Atalanta mantiene palla e prova ad attaccare, la Salernitana si difende con ordine e nell’unica vera azione d’attacco colpisce con Tchaouna dopo una bella ripartenza. Gli ospiti non inquadrano mai la porta, ma ci vanno vicini in più occasioni in particolare con Miranchuk e Lookman, il migliore dei suoi in questo primo tempo. Pochi palloni giocabili per Scamacca, che non è riuscito a rendersi pericoloso.
Dopo lo spavento del primo tempo, chiuso in vantaggio dalla Salernitana con la rete di Tchaouna, autore di una grande prestazione, la squadra di Gasperini, oggi 300 panchine in serie A, nella ripresa inserisce alcuni dei suoi uomini migliori e inverte le sorti del match. Arrivano, così, prima il pareggio di Scamacca e poi la rete di Koopmeiners.
Buona, comunque, la prova dei campani che, visti oggi, non sembrano meritare la retrocessione ormai certa in serie B.
Gian Piero Gasperini, tecnico dell’Atalanta, commenta così ai microfoni di DAZN la vittoria in rimonta sulla Salernitana: “Le partite del campionato sono così, questa forse era la più difficile perché avevamo tutto da perdere e se vincevamo avevamo fatto il nostro. La Salernitana è una buona squadra, anche se ha avuto mille vicissitudini ed è retrocessa però ci sono dei buoni giocatori. Noi abbiamo avuto il demerito di non sfruttare le occasioni iniziali e questo ci ha messo un po’ in affanno”.
Avete messo la freccia sulla Roma?
“Questo si capirà domenica, lo scontro diretto diventa fondamentale però prima abbiamo un’altra partita a cui teniamo molto da preparare. Dobbiamo ripulire la mente ogni volta e ripartire da tutte queste manifestazioni che sono diverse. Oggi era probabilmente la più difficile da preparare, sotto l’aspetto dell’attenzione, della concentrazione, sul piano nervoso quella col Marsiglia sarà più facile come la Roma e forse anche la finale di Coppa Italia”.
Com’è stato passare dalla bolgia del Velodrome allo stadio semivuoto di oggi…
“A un certo punto un po’ di tifosi della Salernitana sono arrivati, però all’inizio sembrava un po’ il periodo del Covid. Lo stadio è bello quando c’è tanta gente, è uno spettacolo a parte oltre la partita. Dispiace per la Salernitana che vive questa stagione, ma sono un’ambiente con grande entusiasmo ed una tifoseria numerosa, appassionata, che saprà riprendersi bene”.
Vi state allenando giocando?
“Praticamente alleniamo chi non gioca, con quelli che giocano si va più sui particolari successi durante la gara andando a rivedere piccole cose, è più una questione di recupero di energie che allenamenti veri e propri. Oggi è lunedì, arriviamo un po’ tardi stasera, domattina alleneremo chi non ha giocato e ci rivedremo mercoledì che è già la vigilia di Marsiglia per rivedere alcune situazioni tattiche della partita di andata che abbiamo giocato 6-7 giorni fa ma sembra passato un mese”.
Marsiglia più forte in casa?
“Effettivamente hanno un fattore campo incredibile, invidiabile. Poche volte nella mia vita ho visto uno stadio che anche per com’è costruito, così grande e con questa forza, che dà maggior spinta alla squadra. Mi aspetto una gara nella quale dovremo stare attenti, chiaro che abbiamo fiducia di poter arrivare in finale. Sarebbe un traguardo fantastico, storico per tutta Bergamo però dobbiamo giocarla bene, essere bravi e intelligenti”.
Immaginare il popolo di Bergamo a Dublino che sensazione le dà?
“Sarebbe fantastico, anche perché poi una finale è diversa. Di solito le finali sono una festa ancora prima della gara, che è solo l’ultimo episodio. È quello che mi hanno chiesto dal primo giorno che sono arrivato a Bergamo, erano tanti anni che l’Atalanta non andava in Europa. Adesso a fine stagione gli dico di rinnovare i passaporti, se riuscissimo a fare questo sarebbe un bel traguardo”.
E ai tifosi che le chiedono di alzare una coppa cosa risponde?
“Che ancora non ci ho pensato, sono ancora distante dalla coppa, prima c’è il Marsiglia e poi la Roma chiaramente però a Bergamo c’è una grande euforia, si percepisce questo entusiasmo anche per le strade e speriamo di dargli una grande soddisfazione”.
Come stanno Toloi, Holm e soprattutto Kolasinac?
“Sicuramente non saranno recuperati per il Marsiglia. Toloi ha ricominciato ad allenarsi anche in campo. Holm è quello più distante, per Kolasinac dobbiamo aspettare ancora una settimana per capire ma lui è un highlander: se gli altri ci mettono venti giorni per riparare i guai muscolari, lui ce ne mette dieci. Vediamo, è ancora presto per fare una previsione”.