Il Como batte 5-1 il Torino nel primo dei due posticipi di oggi, lunedì 24 novembre, della 12/a giornata di Serie A, disputato allo stadio Olimpico-Grande Torino.
Per gli ospiti doppietta di Addai, al 36′ e al 52′ e gol di Ramon al 72′, Nico Paz al 78′ e Baturina all’86’, per i padroni di casa rete del momentaneo pareggio di Vlasic su rigore al 47′ del primo tempo.
In classifica i lariani salgono al sesto posto con 21 punti scavalcando la Juventus, mentre i granata restano fermi a quota 14 in undicesima posizione insieme alla Cremonese.
Tre gol e due assist arrivano da ragazzi nati nel 2005, un gol da un classe 2004 e un gol più due assist da giocatori del 2003.
Jayden Addai (classe 2005) segna una doppietta, dimostrando grande freddezza sotto porta.
Jacobo Ramon (2005) realizza il suo primo gol in Serie A.
Martin Baturina (2003) si sblocca con la sua prima rete nel campionato.
Nico Paz (2004) torna al gol dopo quattro partite di digiuno.
Cesc Fabregas a DAZN nel dopopartita:
Nel prepartita avevamo parlato dell’attacco, oggi sono arrivati cinque gol. Come spiega questa prova?
“È il frutto del lavoro. È lavoro, continuità, consistenza. Stiamo lavorando con ragazzi molto giovani: Addai e Jesús Rodríguez non hanno ancora un anno da professionisti. Hanno fatto qualche partita con Betis e AZ Alkmaar, ora stanno crescendo con noi. Devono ancora migliorare tanto, ma sono solo all’inizio della loro carriera. Questa è la squadra che mi piace vedere: una squadra con fame, con aggressività non solo fisica ma anche mentale. Dobbiamo essere questo tipo di squadra, che va sempre a vincere e che accetta di prendere dei rischi. Mi è piaciuta molto la mentalità, l’attenzione, la fame. La qualità e il talento ci sono. Siamo la squadra più giovane d’Europa, quindi ci saranno alti e bassi, ma serve tranquillità e lavoro.”
A un certo punto ha inserito tre difensori. Come mai?
“Loro hanno iniziato a mettere tanta gente davanti e dovevamo creare più stabilità difensiva. Ho abbassato Da Cunha perché stavamo facendo fatica con Addai a gestire la marcatura sul centrale e con i terzini sui cambi di gioco. Abbiamo deciso di passare a un 5-4-1 per coprirci meglio e provare a chiudere la gara in contropiede. Era lo stesso schema usato contro il Verona, quando negli ultimi minuti loro hanno messo sei attaccanti e noi abbiamo segnato il terzo gol in contropiede. Ogni partita ha la sua dinamica.”
Il primo gol è arrivato da esterno a esterno, proprio come aveva chiesto. Che soddisfazione le dà vedere il lavoro applicato così?
“Tanta. Avevamo lavorato molto su questo aspetto nelle ultime settimane. Fare in modo che gli esterni chiudano sul secondo palo con convinzione era una delle priorità. Non sempre ho avuto tutti e quattro gli esterni d’attacco a disposizione, e questo è un limite per il tipo di calcio che vogliamo proporre. Però abbiamo trovato soluzioni, perché questa è una squadra aperta mentalmente: lavoriamo in una forma dove tutti possono adattarsi. Chi guarda da fuori vede solo il risultato finale, ma dietro c’è il lavoro quotidiano. Vedere che tutto quello che facciamo in settimana si riflette in campo è una grande soddisfazione. Da domani si torna a lavorare, perché ci aspetta un’altra partita difficile, quella contro il Sassuolo. Vogliamo provare a portare altri tre punti a casa.”
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