Il Garante del Verde del Comune di Milano pone la ricerca scientifica, e i dati che la supportano, alla base del discernimento di ciò che è ciclico da ciò che è nuovo e critico. Ribadiamo con chiarezza, alle cittadine e ai cittadini di Milano, che gli eventi estremi che caratterizzano gli effetti dei cambiamenti climatici non sono semplicemente riconducibili a serie meteorologiche periodiche, ma trovano origine anche e soprattutto nelle attività umane.
Cicli climatici naturali o indotti, la consapevolezza di un clima in cambiamento deve guidare ogni scelta di pianificazione urbana e ambientale, anche nella nostra città e nell’area metropolitana.
In questo contesto, desideriamo esprimere la nostra soddisfazione per la Green Week 2025, che si è svolta dal 18 al 21 settembre in cui, per quanto abbiamo inteso dalle parole dell’Amministrazione, l’Assessorato all’Ambiente e Verde ha confermato ancora una volta l’impegno a mettere la sostenibilità al centro delle proprie politiche. Queste giornate hanno rappresentato non solo un momento di celebrazione della cultura ambientale in armonia con lo spazio pubblico urbano, ma anche un’occasione di confronto, ascolto e progettazione condivisa.
In particolare, il convegno “Verso il Piano del Verde e del Paesaggio” ha segnato un passaggio fondamentale per il futuro di Milano. Il piano del verde, che ha iniziato la sua gestazione con AMAT (Agenzia Mobilità Ambiente e Territorio del Comune di Milano) all’inizio del 2025, è stato riconosciuto ad ogni livello come lo strumento indispensabile per orientare, coordinare e rafforzare tutte le politiche di tutela, valorizzazione e sviluppo del patrimonio naturale della città. In questa fase particolare, di stallo della revisione del Piano di Governo del Territorio, crediamo che l’accelerazione sullo strumento di pianificazione del verde e del paesaggio possa, in un secondo momento, orientare in maniera più precisa e consistente anche le scelte urbanistiche e rigenerative, armonizzando e coordinando le decisioni strategiche anche con altri settori dell’azione pubblica, come la mobilità.
Durante il convegno, l’Amministrazione comunale ha inoltre dichiarato che il nuovo Piano del Verde e del Paesaggio sarà sottoposto all’approvazione entro giugno 2026, un impegno che conferma la volontà di dare concretezza e tempi certi a questo percorso.
Come Garante del Verde, auspichiamo che il piano sia concepito come uno strumento continuamente implementabile, una piattaforma aperta capace di accogliere nuovi studi e nuove analisi. In particolare, riteniamo fondamentale che vengano costantemente monitorati il verde pubblico e privato, la qualità del suolo, e che il piano sappia integrare i rilievi del sottosuolo per la mappatura dei sottoservizi e delle infrastrutture grigie, così da garantire sempre la possibilità di mettere a dimora nuova vegetazione anche nelle aree urbane più densamente costruite, promuovendo la depavimentazione e favorendo la creazione della cosiddetta “città spugna”.
Guardando al futuro, auspichiamo che Milano possa raggiungere nel prossimo decennio la cosiddetta “formula 3-30-300”, che suggerisce che ogni persona dovrebbe poter vedere almeno 3 alberi dalla propria casa o dal luogo di lavoro, vivere in un quartiere con almeno il 30% di copertura arborea (intesa come superficie di chiome capaci di ombreggiare gli spazi pubblici e privati) e trovarsi a non più di 300 metri da uno spazio verde accessibile.
Milano ha dimostrato di avere l’opportunità di diventare sempre più un laboratorio di innovazione verde e di paesaggio, capace di coniugare crescita urbana e rispetto per l’ambiente. La Green Week ci ha ricordato che il futuro della città dipende dalle scelte di oggi: continuiamo a lavorare insieme perché sia un futuro più verde, equo e vivibile.
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