Panasonic Connect presenta la sua visione ai 50 anni di Productronica

Panasonic Connect è stato tra i protagonisti della 50ª edizione di Productronica che si è conclusa pochi giorni fa a Monaco di Baviera e che ha registrato numeri da record, con una presenza senza precedenti di espositori e visitatori provenienti da tutto il mondo. Nell’ambito di un settore dell’elettronica in profonda trasformazione – che in Italia alimenta filiere dal valore superiore ai 1.100 miliardi di euro, pari a oltre il 56% del PIL nazionale[1] – la manifestazione ha celebrato non solo cinquant’anni di storia della fiera, ma anche l’evoluzione tecnologica che ha ridefinito le logiche produttive del comparto.

In questo scenario, Panasonic è stata una delle presenze più rilevanti, che ha consolidato il suo ruolo di protagonista nell’automazione industriale e celebrato mezzo secolo di innovazione. L’azienda ha ripercorso il cammino che, dagli anni ’70 con le prime macchine Panasert per l’assemblaggio elettronico, l’ha portata oggi a guidare una transizione più ampia: quella verso la fabbrica autonoma. Un modello produttivo capace di apprendere, adattarsi e ottimizzarsi costantemente e continuamente.

Durante i giorni della fiera, Panasonic Connect è riuscita a mettere in risalto come il concetto di fabbrica autonoma non rappresenti più un obiettivo futuristico, ma una realtà concreta. La sua proposta integra infatti macchine intelligenti, software avanzati e processi digitalizzati che cooperano per mantenere la qualità, prevenire guasti e ridurre sprechi ed errori.

Al centro di questa visione vi è una generazione di macchine in grado di prendere decisioni in autonomia per garantire la continuità operativa. Ne è un esempio la placement machine NPM-GW, presentata come uno dei punti focali dello stand: un sistema ad altissima produttività progettato per mantenere stabilità e precisione anche nei contesti più variabili, grazie a funzioni di recupero automatico e alla possibilità di operare da remoto. Accanto a questa, la serie NPM-GH ha mostrato come Panasonic stia rendendo possibile la produzione ad alto volume anche in presenza di componenti e configurazioni molto differenti, offrendo una flessibilità un tempo impossibile per linee di questa categoria.

La visione della fabbrica autonoma si completa con soluzioni pensate per diversi livelli di produzione. Il modello AM100, ad esempio, rappresenta la risposta di Panasonic alle esigenze di chi lavora con alti mix di prodotti o volumi ridotti: una macchina capace di cambi rapidi e processi stabili anche quando la varietà dei componenti è elevata, facilitando le attività di prototipazione e le produzioni flessibili. A queste soluzioni per il posizionamento si affianca la NPM-GP_L Stencil Printer, una stampante caratterizzata da tempi di ciclo estremamente brevi e da funzioni automatiche che eliminano la necessità di compensazioni manuali, contribuendo a ridurre i principali colli di bottiglia delle linee SMT.

Infine, un ruolo chiave nella strategia di automazione intelligente è occupato dal software. Panasonic ha presentato le ultime evoluzioni della piattaforma PanaCIM Gen2, insieme ai sistemi di correzione automatica del processo (APC), con cui la fabbrica diventa un ecosistema connesso in cui ogni macchina comunica, apprende e interviene proattivamente per mantenere costante la qualità. La raccolta dati in tempo reale e la capacità di analizzare tendenze e anomalie sono elementi centrali per raggiungere la visione di un ambiente produttivo capace di autoregolarsi.

Panasonic, in occasione di Productronica, ha sottolineato come negli ultimi cinquant’anni l’industria elettronica abbia vissuto una trasformazione radicale. Infatti, dalle schede con poche decine di componenti, assemblate in gran parte a mano, si è arrivati a dispositivi complessi e miniaturizzati che contengono migliaia di componenti e richiedono precisione assoluta. Questa evoluzione è stata accompagnata da una crescente variabilità nella produzione, con cicli di vita dei prodotti più brevi e richieste di personalizzazione sempre più frequenti.

La proposta di Panasonic per la fabbrica autonoma nasce proprio da queste esigenze: non più semplici macchine automatizzate, ma sistemi capaci di supportare la complessità moderna mantenendo efficienza, qualità e flessibilità. In quest’ultima edizione di Productronica 2025 questa visione è stata accolta con grande interesse, evidenziando come il settore sia pronto a compiere il prossimo passo verso un’automazione più intelligente e consapevole.

[1] https://anie.it/le-tecnologie-rappresentate-da-anie-confindustria-abilitano-oltre-il-56-del-pil-italiano/


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