Scomparsi l’inventore della moviola e la voce dello sci Rai

E’ morto Carlo Sassi, il giornalista Rai inventore della moviola. Il cronista sportivo, volto storico della Domenica sportiva e ospite fisso di Quelli che il calcio, aveva 95 anni.

Sassi, in Rai dal 1960, fece entrare la moviola nelle case degli italiani il 22 ottobre 1967. Dopo un derby Inter-Milan, analizzò le immagini per chiarire se il gol di Rivera fosse effettivamente da convalidare: con i mezzi a disposizione all’epoca – 50 anni prima del Var – Sassi stabilì al rallentatore che la palla non avesse del tutto oltrepassato la linea.

Negli anni in cui il campionato si giocava tutto la domenica pomeriggio, con calcio d’inizio alle 14.30, l’appuntamento della moviola alla Domenica Sportiva era un punto di riferimento non solo per i tifosi ma anche per i protagonisti del calcio italiano e per gli addetti ai lavori: l’analisi di Sassi diventava fondamentale per offrire risposte a allenatori e calciatori in cerca di chiarimenti dopo un fischio arbitrale contestato.

Sassi ha gestito la moviola fino al 1991, quando il calcio italiano è entrato nell’era delle pay tv con anticipi e posticipi vivisezionati sempre più in tempo reale. Dal 1993, il giornalista si è spostato nel salotto di Fabio Fazio e Marino Bartoletti a “Quelli che il calcio”.

“La Rai esprime profondo cordoglio per la scomparsa di Carlo Sassi, giornalista e storico volto della Domenica Sportiva. Pioniere dell’uso della moviola, introdotta nel 1967, ha cambiato il modo di raccontare il calcio e lo sport in televisione. Con rigore e passione ha accompagnato per decenni i telespettatori, lasciando un segno indelebile nella storia del giornalismo sportivo italiano”, è la nota della Rai.

Non è il solo lutto nello sport Rai.

È morto Furio Focolari. Domenica 28 settembre, il giornalista sportivo è scomparso all’età di 78 anni. Focolari, noto per le sue radiocronache in particolare quelle di sci e storica voce di Radio Radio, era malato da tempo di Sla. A dare il triste annuncio è stato lo stesso direttore di Radio Radio, Ilario Di Giovambattista, con un messaggio pubblicato sul proprio profilo ufficiale X: “Ciao Furio ora riposa in pace. Aiutaci a sopportare questo immenso dolore e grazie di tutto”. Sui social è arrivato anche il saluto dell’emittente romana: “Ciao Furio, è stata una trasmissione che non avremmo voluto chiudere mai”.

Furio Focolari era un giornalista sportivo e vero e proprio punto di riferimento per la nuova generazione di radiocronisti. Nato nel 1947 a Roma e grande tifoso della Lazio, ha commentato ha raccontato sulla Rai la stagione più luminosa di Alberto Tomba, di cui è stato anche grande amico. Figlio di Lorenzo Focolari, direttore del quotidiano ‘Umanità’, Focolari era approdato in Rai nel 1976 dove al Gr3 iniziò a seguire lo sport come inviato ai Mondiali di calcio di Spagna del 1982.Focolari ha lavorato a lungo a Radio Radio, di cui è stato anche direttore, coprendo ogni tipo di evento sportivo, dai Mondiali di calcio fino alle Olimpiadi.


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