Sanremo, il racconto della serata finale.

di Federica Rava

La settantatreesima edizione del Festival di Sanremo è stata l’edizione dei record, non solo quelli legati all’audience e ai contatti sui social e piattaforme di vario tipo. La città, da tempo in soldout per quanto riguarda alberghi e singoli appartamenti affittati, ha registrato il pieno dappertutto, locali e ristornati, bar e negozi. Ma il Festival non ha portato benefici soltanto a Sanremo. Un dato emblematico non è tanto quello del cento per cento dei posti letto esauriti in città.

Apertura patriottica per la serata finale del 73mo Festival di Sanremo con l’inno d’Italia suonato dalla banda dell’Aeronautica Militare, che quest’anno compie cent’anni
Il bacio tra Fedez e Rosa Chemical
Amadeus ringrazia Gianni Morandi, il supereroe che l’ha accompagnato per tutte le serate. Il cantante compare in platea imbracciando la chitarra e canta un medley di canzoni dell’amico Lucio Dalla Piazza Grande, Futura, Caruso commuovendosi nel ricordare che quest’anno avrebbe compiuto 80 anni, mentre il pubblico gli tributa una standing ovation.
Scontata ma meritatissima la vittoria di Marco Mengoni. Premio della Critica Mia Martini e Sala stampa a Colapesce e Di Martino.
Premio Sergio Bardotti perilmigliortesto ai Coma_Cose. Emozioni etrasgressione nella serata finale.
I 28 cantanti in gara presentano nuovamente i loro brani, mentre Amadeus da perfetto padrone di casa li coccola, prestandosi a tutte le bizzarrìe del Fantasanremo come gridare “straguzzo” (molto figo in slang milanese), accettare amuleti o sentirsi ripetere da tutti “Tam Tam”. Dopo il clamore della prima serata torna Chiara Ferragni con un abitoscultura di Schiaparelli composto da un corpino modellato sul suo corpo in metallo dorato e un peplo in seta blu elettrico. Anche stavolta non è solo un vestito ma il simbolo della donna e madre, spesso tormentata dal senso di colpa per voler conciliare tutto.
Morandi stupito tamburella sul bustino per vedere se è davvero metallo: “Stasera ha raffigurato su se stessa il conto in banca” commentano su Twitter, refrattari ai significati allegorici dell’influencer. Fedez, seduto in platea accanto alla madre di Chiara, guarda la moglie con gli occhi lucidi mentre lei spiega che vedere il Festival da casa, con maschera, pigiama e divano era molto rilassante, ma si è divertita così tanto martedì che non vedeva l’ora di ritor- nare.
Riprende le sue lezioni di Instagrammatica all’analfabeta digitale Amadeus: “Ti rendi conto che in quattro giorni sei passato da zero a un milione e quattrocentomila followers? Hai fatto una diretta mettendoti il telefono in tasca, ma dovevi soltanto schiacciare una X!” lo rimprovera. Tra le esibizioni degli artisti spicca quella di Tananai, elegantissimo e impeccabile col suo baciamano a Chiara, che posa sul palco due rose: una gialla e una blu come i colori dell’Ucraina, tema del proprio brano in gara. “Alla nostra periferia che ci ha cre- sciuto” grida Dj Ax al termine del brano degli Articolo 31.
I Coma _Cose confermano che si sposeranno dopo il Festival. Ariete spiega che indossa un abito maschile “per dimostrare che tutti possono vestirsi come vogliono indipendentemente dal sesso”.
I due più stilosi e sexy della serata Marco Mengoni ed Elodie, provocantissimi in nero, tutto in pelle smani- cata lui e in pizzo e seta lei.
Picco della serata quando Rosa Chemical, con camicia tagliata ad altezza capezzoli, twerka su Fedez seduto in platea, lo trascina sul palco e lo bacia platealmente in bocca: “Scusate, mi è preso l’amore” si giustifica con Chiara Ferragni che gli offre i fiori di rito.
Superospiti della serata i Depeche Mode, i giganti dell’elettrorock che tornano a Sanremo dopo trent’anni entusiasmando il pubblico cantando “GhostAgain”, il primo singolo del nuovo album “Memento mori” per poi chiudere con il classico “Personal Jesus”.
Altro superospite è Gino Paoli, 88 anni, che canta “Una lunga storia d’amore”, “Sapore di sale” e “Il cielo in una stanza” accompagnato al pianoforte da Danilo Rea, mentre in platea centinaia di cellulari accesi ricreano l’atmosfera di un concerto in cui il pubblico canta a squarciagola.
“Sono felice di essere qui anche se è una gabbia di matti” dice il cantautore e poi, a ruota libera, comincia a raccontare di quando Morandi quindicenne lo seguiva dappertutto e Little Tony gli chiedeva consigli su come affrontare il tradimento di una donna. L’effetto nonno che straparla viene scongiurato da Amadeus e Gianni Morandi che lo zittiscono a forza. Fiorello in diretta Instagram commenta l’irripetibile serata: “Stasera vi siete guadagnati la prima pagina dell’Avvenire. Fedez non ridere, che si è vista la lingua. Avrei voluto vedere Rosa Chemical all’opera non con Fedez, macon gli artigiani di Poltrone e Sofà, sul divanetto della qualità” e poi, rivolto al direttore di Rai1: “Ma voi avevate controllato? Neanche il bar di Guerre Stellari! Il bello è che quando poi da piazza Colombo si è collegato Achille Lauro sembrava Cristina D’Avena”.
Quando la diretta si interrompe Gianni Morandi tutto contento rivela che il telefono era il suo: “Ora i numeri della diretta sono tutti miei!”. E’ sui social il vero trionfo di questa edizione. Ogni giorno su Instagram, Facebook, Twitter, Tik Tok, l’hashtag #Sanremo conta milioni di interazioni. Mentre sul palco gli artisti cantano, sul web il pubblico commenta, condivide, crea e contenuti digitali che a volte diven- tano tormentoni irresistibili. I meme più iconici del Festival li mostra Chiara dal palco dell’Ariston: la faccia sbigottita di Amadeus di fronte alla devastazione dei fiori da parte di Blanco e Gianni Morandi con la scopa in mano che pulisce il palco. Adrenalinico il collegamento con Salmo sulla Costa Smeralda.
Sale sul palco Ornella Vanoni, 88 anni, e il dialogo è subito surreale: “Me li hai portati i car- ciofi? A Milano fan schifo” Per evitare che anche lei si metta a raccontare di quella volta con Little Tony, Amadeus e Gianni Morandi le chiedono di cantare i suoi più celebri successi: “L’eternità”, “L’appuntamento”, “Una ragione in più”. Alla fine arriva dav- vero un bouquet di carciofi della riviera: “Sono solo die- ci. Siete tirchi?” chiede lei. “E’ stata una settimana speciale grazie a due uomini che si stimano e si vogliono bene” dice Chiara Ferrragni e racconta di essere stata colpita della fatidica busta: il Premio della Critica Mia Martini e Sala Stampa va a a Colapesce e Di Martino.
Il Premio Sergio Bardotti per il miglior testo ai Coma_Cose. Il Premio Giancarlo Bigazzi assegnato dall’orchestra del Festival va a Marco Mengoni.
La vittoria, scontata ma meritatissima, a Marco Mengoni, seguito da Lazza e Mr. Rain.
“Dedico questa vittoria alle donne che hanno portato dei pezzi meravigliosi su questo palco” dice Mengoni prima di cantare la sua “Due vite” sotto una pioggia di coriandoli dorati.
La somma di tutte le classifiche vede in top five Ultimo, Tananai, Lazza, Marco Mengoni e Mr Rain. Neanche una donna, alla faccia di tutti i messaggi femministi della Ferragni. Molti degli artisti più giovani occupano le posizioni più basse del gradimento del pubblico. Azzerata la gara, i cinque cantanti si esibiscono nuovamente e si torna a votare da casa.
Prima della proclamazione del vincitore Amadeus legge l’attesissima lettera del Presidente dell’Ucraina Zelensky: “Cari partecipanti, organizzatori e partecipanti del Festival, da più di sette decenni sulle rive del mar ligure vincono la musica, l’arte e la cultura. Sfortunatamente l’umanità non crea solo cose belle e nel mio paese si sentono spari ed esplosioni”. Ringrazia il popolo italiano per il sostegno all’Ucraina e invita il vincitore a Kiev nel giorno della vittoria. Poi ricorda tutte le canzoni che sono state composte sui difensori della nazione. Una è Fortezza Bakmut, che gli Antytila, band iconica in Ucraina che si è unita alle forze armate, cantano sul palco dell’Ariston. “Vorrei ringraziare per averci dato la possi- bilità di rappresentare come una città non molto grande sta combattendo per il nostro futuro e la nostra libertà e gli ideali che condividia- mo con voi” dice il frontman Taras Topolia.
E’ il momento Marco Mengoni Bordighera che, nella settimana festivaliera, hanno fatto registrare il novantanove per cento delle presenze.
La classifica e il Festival si conclude terzo mrRain secondo Lazza e primo Mengoni.
Si ringraziano per l’abbigliamento La Sa’  e Saturnino Eyewear per gli accessori.