Il Festival di Sanremo secondo Mattia Pagliarulo tra tanti in e qualche out.

di Mattia Pagliarulo

Un festival di Sanremo eccezionale. È il quarto anno che Amadeus lo conduce e ogni volta diventa sempre più bravo a tenere incollati i telespettatori allo schermo. Egli ascolti confermano ciò che dico, premiando il conduttore e il suo gruppo di lavoro. In ogni edizione riesce sempre a creare un parterre di cantanti ben assortito unendo, su un palco importante come quello di Sanremo, giovani ragazzi provenienti dai talent, artisti bravissimi ma meno conosciuti, a vecchie glorie del passato che hanno fatto la storia della musica italiana. Azzeccatissima, a mio avviso, anche la presenza di Gianni Morandi come sua spalla e delle figure femminili. Io, personalmente, tra le quattro primedonne ho preferito Chiara Ferragni e Francesca Fagnani. Uno dei momenti più belli, che rimarranno sicuramente nella storia di questo Festival, è l’esibizione del trio Massimo Ranieri, Al Bano e Gianni Morandi che hanno riproposto i loro successi. Tanti giovani dovrebbero prendere esempio da loro. Indimenticabile anche il duetto Giorgia-Elisa durante la serata cover. Ciò che invece è già un fatto storico è stata la presenza, nella prima serata, del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al teatro Ariston in occasione dei 75 anni della nostra Costituzione.

Per quanto riguarda i cantanti in gara. Marco Mengoni, il vincitore della 73^ edizione del Festival, ha sicuramente meritato di trionfare, anche se la mia preferenza e il mio tifo era per Mr Rain, la sua canzone è veramente straordinaria ed emozionante. Ho trovato Elodie perfetta, sia come look sia come voce einterpretazione, una vera leonessa.

Straordinaria performance anche per Rosa Chemical, un inno alla libertà e all’amore libero, un testo divertente ma molto realistico, look e show sul palco pazzeschi! Il ritorno delle mitologiche Paola e Chiara era veramente tanto atteso e non hanno assolutamente deluso le aspettative, non hanno per nulla fatto rimpiangere le loro vecchie hit del passato. Giorgia: unica! Ma sinceramente mi aspettavo una canzone più forte, conoscendo i suoi cavalli di battaglia intramontabili. Anna Oxa, a dispetto di ciò che hanno detto, mi è piaciuta molto, la sua canzone è una vera preghiera che va ascoltata e capita. Qualsiasi cosa indossa Anna è moda, riesce sempre a rinnovarsi e a rinascere pur rimanendo fedele a se stessa,e finalmente è tornata dopo dodici anni a infiammare il palco. Un plauso anche ai Cugini di Campagna, che dopo oltre cinquant’anni di carriera hanno esordito al Festival di Sanremo con una canzone molto valida e musicalmente armoniosa scritta da La Rappresentante di Lista, con questa partecipazione hanno fatto un bel salto di qualità.

Tra i cantanti che mi sono piaciuti meno, invece, annovero Mara Sattei e i Colla Zio. La scena più brutta del Festival? Sicuramente quella della prima serata, quando Blanco ha distrutto tutta la scenografia floreale sul palco preso da un suo deliro personale a causa di problemi tecnici che, a suo dire, gli impedivano di sentire la sua voce in cuffia. È stato un pessimo esempio per i milioni di ragazzi e ragazzini che lo seguono e che ora probabilmente si sentiranno giustificati a emularlo solo perché il loro idolo lo ha fatto. È stata una grave mancanza di rispetto verso il palco che stava calcando, tutto il personale che lavorava per Sanremo, il presidente Matterella seduto sugli spaltie il pubblico che, giustamente, ha fischiato in segno di dissenso. Questa a parer mio è stata l’unica nota stonata del festival. È vero che lui il giorno dopo ha chiesto scusa, ma è anche vero che, per dare un messaggio forte a tutti coloro che in ambiti così importanti assumono comportamenti scorretti, venga bandito dal Festival per qualche anno, come qualcuno ha proposto. Per il prossimo Festival di Sanremo, infine, mi piacerebbe molto vedere l’esordio di Alessandra Amoroso, che non ha mai calcato il palco dell’Ariston dall’inizio della sua carriera e, anche se so che è un sogno, vorrei tanto rivedere Francesco Guccini con una delle sue canzoni. Sempre fantasticando, vorrei anche rivedere Viola Valentino, dopo oltre quarant’anni dalla sua ultima partecipazione, e l’arlecchino del rock Alberto Camerini in duetto con un giovane artista, magari con Rosa Chemical o Achille Lauro.