Lo scorso venerdì, i finanzieri del Comando Provinciale di Milano stanno dando esecuzione a un decreto di sequestro preventivo, emesso d’urgenza dalla Procura della Repubblica di Milano, nei confronti di un imprenditore milanese indagato per utilizzo ed emissione di fatture per operazioni inesistenti e indebita compensazione di crediti d’imposta falsi per oltre 47 milioni di euro.
L’imprenditore meneghino è emerso all’esito di precedenti indagini in materia somministrazione illecita di manodopera, coordinate da questo Ufficio e condotte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di finanza di Milano, nei confronti di una società attiva nel settore del trasporto e movimentazione merci, che nel mese di aprile 2024 hanno portato all’esecuzione di un sequestro preventivo nei confronti della società per oltre 64 milioni di euro.
Gli ulteriori approfondimenti economico finanziari condotti dalle Fiamme Gialle nei confronti del citato imprenditore hanno consentito di disvelare una complessa frode fiscale derivante dall’emissione e dall’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, adoperate per dissimulare un articolato sistema di somministrazione di forza lavoro posto in essere in violazione delle specifiche norme di settore, nonché l’indebita compensazione di crediti d’imposta falsi per oltre 45 milioni di euro.
L’indebito risparmio di imposta così ottenuto è stato poi utilizzato dallo stesso imprenditore per costituire un cospicuo patrimonio, emerso all’esito degli accertamenti patrimoniali svolti, consistente in oltre 28 società, gestite anche tramite prestanome e in parte dislocate all’estero, 58 immobili, anche di lusso, e diversi conti off shore.
Si evidenzia che il procedimento penale verte ancora nella fase delle indagini preliminari e che la responsabilità degli indagati sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.