Consiglio Comunale, nulla di fatto su San Siro

Nessun voto ieri dal Consiglio comunale di Milano sulla delibera per la vendita dello stadio di San Siro e delle aree attigue.

La discussione è stata rinviata a lunedì, al termine di una seduta segnata da critiche bipartisan sui tempi e sulle modalità dell’iter. Prima ancora dell’illustrazione della vicesindaca Anna Scavuzzo, diversi consiglieri hanno contestato i tempi ristretti dell’istruttoria. Alessandro Giungi (Pd), presidente della commissione Olimpiadi, ha lamentato che la proposta non sia stata realmente discussa, osservando che “non ho dato per discussa la delibera perché non sono stato messo nelle condizioni di analizzarla” e sottolineando la necessità di modificare il regolamento.

Sulla stessa linea Riccardo Truppo, capogruppo di Fratelli d’Italia, che ha criticato la procedura e ricordato come le commissioni non abbiano concluso i lavori: “Voi avete avuto sette anni e ci avete dato sette giorni per affrontare le questioni tecniche”, ha detto.

Dai banchi dell’opposizione, il consigliere della Lega Alessandro Verri ha definito impossibile decidere sulla delibera “più importante degli ultimi anni” sulla base di un’istruttoria “durata appena pochi giorni e con documenti consegnati stamattina”, accusando la Giunta di avere forzato le regole.

Enrico Marcora (Fd’I) ha annunciato l’intenzione di “scrivere al prefetto per denunciare un iter irregolare”. Il consigliere Manfredi Palmeri ha posto il tema del vincolo della Sovrintendenza chiedendo se la scadenza del 30 settembre sia “solo formale o sostanziale”, mentre Enrico Fedrighini (gruppo misto) ha sollecitato “un approccio più rigoroso e approfondito”, ritenendo che “un testo così complesso non può essere liquidato senza la dovuta attenzione”.

Durante la presentazione della delibera da parte di Scavuzzo, che ha parlato di “un nuovo capitolo della storia di Milano” e dei benefici sociali, ambientali ed economici dell’operazione, si sono registrati fischi e mormorii dalla tribuna del pubblico, aumentati quando la vicesindaca ha ringraziato il sindaco per il lavoro svolto. “Esprimo soddisfazione – ha concluso – per il fatto che anche in questa vicenda complicata e divisiva Milano non smette di andare avanti. Al Consiglio ora il compito più importante di prendere una decisione e dare un indirizzo”. Infine, dai vari gruppi dovrebbero essere presentati circa un centinaio di emendamenti.


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