
Il centrodestra si sta preparando per le future elezioni comunali a Milano che, salvo ulteriori scossoni giudiziari, si terranno nel 2026.
Antonio Tajani, leader di Forza Italia, propone di allargare i confini della coalizione coinvolgendo anche forze riformiste e moderate.
Tajani lancia un appello pubblico a Carlo Calenda e al suo partito Azione per collaborare su un candidato civico.
L’obiettivo è attrarre il consenso della borghesia produttiva e dei riformisti, superando le divisioni tradizionali tra centrodestra e centrosinistra.
La Lega e altri esponenti del centrodestra criticano duramente il sindaco Beppe Sala, accusandolo di aver trasformato Milano in una “boutique per milionari”, e chiedono le dimissioni del sindaco e nuove elezioni.
Tra i nomi ipotizzati:
- Ferruccio Resta, ex rettore del Politecnico
- Antonino La Lumia, presidente dell’Ordine degli Avvocati
- Giovanni Bozzetti, imprenditore
Il modello proposto da Tajani si ispira a quello della Basilicata, dove un candidato civico ha permesso al centrodestra di vincere con l’appoggio di forze esterne alla coalizione.
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