Sciopero generale oggi venerdì 3 ottobre in Italia. Dai trasporti locali con bus e metro ai treni, dalla scuola alla sanità. Da Milano a Roma, da Napoli a Palermo l’intera giornata è caratterizzata dalla protesta annunciata dalla Cgil “in difesa di Flotilla, dei valori costituzionali e a sostegno della popolazione di Gaza”.
Lo sciopero, nonostante il carattere illegittimo evidenziato dal Garante, sarà accompagnato da oltre 100 cortei in tutta Italia. Durante lo sciopero generale, precisa la Cgil, saranno garantite le prestazioni indispensabili, come stabilito dalle regolamentazioni di settore.
La mobilitazione è indetta perché, secondo la Cgil, quanto accaduto alla Global Sumud Flotilla “navi civili che trasportavano cittadine e cittadini italiani, rappresenta un fatto di gravità estrema”.
“Un attacco – sottolinea la Confederazione – all’ordine costituzionale che impedisce un’azione umanitaria e di solidarietà verso la popolazione palestinese sottoposta dal governo israeliano a una vera e propria operazione di genocidio. Un attentato diretto all’incolumità e alla sicurezza di lavoratrici e lavoratori, volontarie e volontari imbarcati. É grave che il governo italiano abbia abbandonato lavoratrici e lavoratori italiani in acque libere internazionali, violando i nostri principi costituzionali”.
Per il personale delle attività ferroviarie lo sciopero inizierà dalle ore 21.00 del 2 ottobre 2025 e si conclude alle 21 del 3 ottobre. Lo sciopero potrebbe avere impatti sulla circolazione ferroviaria e comportare cancellazioni totali e parziali di Frecce, Intercity e treni del Regionale.
Gli effetti, in termini di cancellazioni e ritardi, potranno verificarsi anche prima e protrarsi oltre l’orario di termine dell’agitazione sindacale. Per il trasporto Regionale sono garantiti i servizi essenziali previsti in caso di sciopero nei giorni feriali: dalle ore 6 alle 9, e dalle ore 18 alle 21 di venerdì 3 ottobre. Trenitalia – tenuto conto delle possibili ripercussioni sul servizio – invita i passeggeri a informarsi prima di recarsi in stazione.
A Milano, il servizio di trasporto pubblico Atm non sarà garantito tra 8.45 e le 15 e dalle 18 fino al termine del servizio. Lo sciopero è destinato ad avere conseguenze sulle linee di bus, tram e metropolitana.
Nell’ambito trasporti, il servizio non sarà garantito tra le 8.30 e le 16.30 e dalle 19.30 fino a fine servizio. Due quindi le fasce di garanzia: dalle 5.30 alle 8.30 e dalle 16.30 alle 19.30.
Lezioni a rischio nelle scuole, con la possibile adesione allo sciopero di docenti e personale Ata. “I dirigenti scolastici – ricorda la Cgil – possono adottare misure organizzative per garantire il servizio. Tuttavia, se l’adesione annunciata rende impossibile l’erogazione del servizio, la scuola può essere chiusa”.
Per la Sanità lo sciopero è articolato da inizio primo turno del 3 ottobre 2025 a fine dell’ultimo turno della stessa giornata.
Per il personale delle autostrade lo sciopero inizierà alle ore 22.00 del 2 ottobre 2025.
Per i Vigili del fuoco lo sciopero sarà di 4 ore (senza decurtazione). Inizierà, per il personale turnista, alle ore 09.00 e terminerà alle ore 13.00 mentre sarà dell’intera giornata per il personale giornaliero e amministrativo.
Lo sciopero generale del 3 ottobre è illegittimo per il Garante ma la Cgil tira dritto e conferma per domani la giornata di mobilitazione. La Commissione di garanzia sugli scioperi, riunitasi oggi, ha valutato illegittimo lo sciopero generale di tutti i settori pubblici e privati proclamato per domani, 3 ottobre, in violazione dell’obbligo legale di preavviso, previsto dalla Legge 146/90. Nel provvedimento adottato, il Garante ha ritenuto inconferente il richiamo dei sindacati proclamanti all’art. 2, comma 7, che prevede la possibilità di effettuare scioperi senza preavviso solo “nei casi di astensione dal lavoro in difesa dell’ordine costituzionale, o di protesta per gravi eventi lesivi dell’incolumità e della sicurezza dei lavoratori”.
L’Autorità di garanzia ha quindi inviato un’indicazione immediata alle organizzazioni sindacali, ricordando che il mancato adeguamento comporta, tra l’altro, l’apertura di un procedimento di valutazione del comportamento.
“Il nostro sciopero è pienamente legittimo, rispetta la legge 146, articolo 2 comma 7 che prevede, di fronte a violazioni dell’ordine costituzionale e la messa in discussione della salute e sicurezza dei lavoratori, la possibilità di fare lo sciopero senza preavviso. Lo riconfermiamo, anzi impugniamo la delibera della commissione e se questa dovesse comportare verso l’organizzazione sindacale delle sanzioni siamo pronti a impugnare anche quelle”, dice il segretario generale della Cgil Maurizio Landini a RaiNews24, aggiungendo: “Chiediamo alle lavoratrici e ai lavoratori di scendere in piazza”.
“Chi domani parteciperà a uno sciopero dichiarato illegittimo dalla Commissione, ne pagherà personalmente le conseguenze, come previsto dalla legge”. E’ la posizione del Mit, a quanto si apprende da fonti del Ministero.
“Se si precetta non si risolve il problema ma si alimenta il clima già avvelenato in modo irresponsabile”, spiegano fonti del Mit, evidenziando che la legge esistente “punisce chi partecipa a scioperi illegittimi”, sebbene si tratti di sanzioni “comunque leggere”. Per questo si valuta, come già anticipato, di “cambiare la norma per inasprire le multe”; una scelta simile a quella proposta dal ministro Matteo Salvini di far versare una cauzione a chi organizza manifestazioni. Salvini in ogni caso “si appella al buonsenso di tutti auspicando responsabilità”, viene riferito.
Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e i Trasporti Matteo Salvini è intenzionato a presentare una informativa sugli scioperi nel settore trasporti nel Consiglio dei Ministri previsto questa sera. In particolare, anche alla luce dell’intervento della Commissione di Garanzia, l’indicazione è proporre una revisione della normativa vigente sugli scioperi e in particolare delle sanzioni previste per chi incrocia le braccia senza rispettare le regole (ad oggi da 2.500 a 50mila euro). Lo fa sapere il Mit. “In questa fase delicata – si legge nella nota – Salvini non ritiene utili prove di forza e anzi si appella a sindacati, lavoratori e organizzazioni affinché scelgano la responsabilità e il rispetto delle regole”.
Salvini aveva fatto dichiarato stamattina che “uno sciopero generale improvviso, per motivi politici, è chiaro che non può essere preannunciato con così scarso preavviso”, ha detto il ministro dei Trasporti e vicepremier, a Rtl 102,5 su una eventuale precettazione dello sciopero. E immaginando che sarebbe stato valutato illegittimo aveva fatto sapere che “se poi qualcuno manifesterà ugualmente, sciopererà ugualmente, – ha precisato – aggredirà, bloccherà, ne pagherà penalmente le conseguenze”. “Ribadisco l’importanza di approvare la proposta della Lega, chiunque organizzi un corteo, una manifestazione, deve lasciare una cauzione dal proprio conto corrente personale o associativo e in caso di danni paga lui, non pagano tutti i cittadini”, aveva aggiunto.
La premier Giorgia Meloni ha dichiarato che il popolo italiano affronterà “nei prossimi giorni, temo, diversi disagi per una questione che mi pare c’entri poco con la vicenda palestinese e c’entri molto con le questioni italiane e del resto ce lo spiegano i sindacati, perché mi sarei aspettata che almeno su una questione che reputavano così importante non avessero indetto uno sciopero generale di venerdì, perché il weekend lungo e la rivoluzione non stanno insieme“.
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