L’Inter vola in Serie A e batte 4-0 il Como nell’anticipo della quattordicesima giornata di campionato. Oggi, sabato 6 dicembre, i nerazzurri hanno rifilato un poker senza appelli alla squadra di Fabregas, grazie alle reti di Lautaro Martinez e Thuram (nel primo tempo) e Calhanoglu e Carlos Augusto (nella ripresa).
Prestazione spaziale della squadra di Chivu, in completo controllo della gara fin dai primi minuti della sfida di San Siro.
Con questo successo, i nerazzurri volano momentaneamente in testa alla classifica a 30 punti, +2 su Milan e Napoli.
Martedì 9 dicembre impegno di Champions importante per i nerazzurri, che ospitano il Liverpool a San Siro.
Cristian Chivu ha commentato il match ai microfoni di DAZN: “Si poteva far meglio, nel primo tempo abbiamo avuto un po’ di fretta. Abbiamo usato troppa energia, fatta una partita vera e di tanto agonismo. Ci prendiamo i tre punti che erano importanti”.
C’è stata una sfida tra Chivu e Fabregas?
“Sono titoli di giornali, a me non interessa. Mi interessa il lavoro quotidiano, ciò che dobbiamo fare e poi migliorare. Sono solo titoli di giornale, fanno comodo a chi fa questo lavoro e va bene così”.
Luis Henrique è stato uno dei migliori: aveva bisogno di tempo?
“C’è bisogno di tutti i 22 di movimento, più i portieri e chi viene dall’Under 23. C’è bisogno di pazienza, ci sono 9 giocatori nuovi che arrivano da altri campionati. I miei lo fanno nel migliore dei modi grazie ai loro compagni, li trattano e li coccolano”.
Intensità che si replicherà?
“Dipende dagli avversari. Vorrei palleggiare di più, poi è ovvio che se vengono a prenderti a uomo devi giocare di prima. Devi trovare sempre gli atttaccanti, ci voleva un po’ di serenità: i primi 20 minuti sono stati altissimi a livello di agonismo, poi abbiamo rifiatato. Potevamo gestirla meglio, mentre nella ripresa abbiamo accettato il loro palleggio: il dominio della palla l’abbiamo recuperato più bassa e colpire in contropiede”.
Esultanza che racchiude il momento?
“Sono felice per i ragazzi. Sono il solito cretino [ride ndr]. Mi godo quel che c’è in questa squadra, con il lavoro nella società. Il lavoro a Parma mi ha arricchito e sono tornato con entusiasmo e cerco di trasmettere quello che ho in testa. Voglio trasmettere ciò che vuol dire essere interista”.
Cesc Fabregas ha commentato il match ai microfoni di DAZN: “Dipende come si vuole vedere. Diventa difficile fare un’analisi dopo una sconfitta così. Io sinceramente faccio fatico a parlare: quando dico quel che penso non piace ma calcisticamente non ho visto una grandissima differenza. Ho visto due attaccanti di livello mondiale, noi abbiamo fatto quello che facciamo sempre. In un momento ho pensato di cambiare e di proteggermi in difesa. Penso che la sconfitta sia salutare da questo punto di vista, quando tutti parlano bene non si cresce tanto mentre una sconfitta pesante può portare diverse riflessione. Se pensiamo al fatto che nelle ultime 38 partite abbiamo fatto più di 60 punti, vuol dire che stiamo facendo bene. Abbiamo perso contro una squadra fortissima, il 4-0 è anche meritato e vanno fatti i complimenti a loro. Noi dobbiamo continuare a lavorare. Nel nostro miglior momento, ci hanno segnato in un momento un po’ imbarazzante vista la nostra parte. Poi dopo il terzo gol abbiamo mollato, ed è giusto così visto la giovane età media”.
Nel primo tempo è stato concesso tanto.
“Loro hanno avuto diverse occasioni ma non dipende dalla nostra aggressione. Abbiamo fatta la stessa partita e c’è stata personalità nel pressare, loro sono fortissimi ed è come se pressi il Barcellona di Messi e Xavi. Devi fare tante cose bene ma loro sono talmente bravi che trovano sempre la soluzione. Bastoni e Dimarco giocano a memoria. A livello di gioco i due esterni non siamo stati bravissimi ma loro sono stati in giornata. La sconfitta, ripeto, è meritata. Martedì giocheranno contro il Liverpool e verrò qui per continuare ad imparare”.
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