Il Como si è fatto rimontare dal Genoa in una partita che sembrava già vinta, lasciando sul campo due punti preziosi.
Magia di Nico Paz: Al 15′, il talento argentino ha incantato il Sinigaglia con una giocata da fuoriclasse: dribbling secco su due avversari e missile dalla trequarti per l’1-0. Assist di Morata, che poco dopo ha fallito clamorosamente il raddoppio a porta vuota.
Salvataggio eroico: Alex Valle ha evitato il pareggio con un intervento decisivo su Masini, mantenendo il vantaggio fino all’intervallo.
Ingenuità di Ramon: Nella ripresa, il Como ha gestito il ritmo fino al rosso diretto a Ramon per un brutto fallo su Junior Messias. Da lì, il Genoa ha preso coraggio.
Beffa finale: Al 90’+2, Ekuban ha sfruttato una ribattuta per siglare il pareggio, gelando il pubblico di casa.
Fabregas e i suoi possono solo recriminare: una partita dominata, ma rovinata da un episodio evitabile. Il Genoa, invece, ha dimostrato carattere e ha strappato un punto insperato.
Cesc Fabregas, tecnico del Como, ha parlato ai microfoni di Sky dopo il pareggio con il Genoa: “Sicuramente il rosso ha condizionato la partita, preferisco non commentare. Noi siamo una squadra giovane che vuole dimostrare la propria forza. Avremmo meritato la vittoria, soprattutto dopo i primi 60 minuti. Questa squadra potrà diventare davvero molto forte.
Come si spiega la differenza fra il Como dei primi 60 minuti e quello dell’ultima mezz’ora? Dominare per 90 minuti è molto difficile e in campo ci sono sempre due squadre: il Genoa è forte e orgoglioso, noi siamo giovani, stiamo crescendo e imparando. Rispetto allo scorso anno siamo migliori: miglioreremo giocando insieme. È vero, sbagliamo ancora qualche scelta, ma possiamo crescere molto.
I cambi? Li ho fatti per dare maggiore stabilità. Avevamo 12 giocatori convocati in nazionale e qualcuno era un po’ affaticato. Ripeto, siamo una squadra davvero giovane, con ragazzi alla prima o alla seconda stagione da professionisti. Non siamo ancora una squadra come il Napoli: di giocatori vincenti abbiamo soltanto Morata e Sergi Roberto, ma io sono tranquillo”.
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