Quella del Sinigaglia tra Como e Cremonese è stata una partita intensa e piena di spunti tattici e psicologici.
Il Como parte forte, dominando il centrocampo con Perrone e Sergi Roberto. L’assist di Jesus Rodriguez per Nico Paz è da manuale: dribbling secco e passaggio perfetto per l’1-0.
Nicola schiera il suo classico 3-5-2, ma la squadra fatica a contenere le imbucate del Como. L’infortunio di Sergi Roberto e l’ingresso di Da Cunha cambiano leggermente gli equilibri.
Il ‘Mudo’ Vazquez, subentrato, pennella un corner su cui Baschirotto svetta, complice una deviazione di Diego Carlos. È 1-1 al 69’.
Jesus Rodriguez rovina la sua prestazione con un fallo a palla lontana, rivisto al VAR. Rosso diretto e Como in inferiorità numerica.
Fabregas prova a vincerla nonostante l’inferiorità, ma la frenesia e la mancanza di lucidità impediscono il raddoppio. Due punti persi per il Como, un punto guadagnato per la Cremonese.
Fabregas cambia sette uomini rispetto al Sassuolo, lasciando Morata in panchina per Douvikas e rivoluzionando la difesa. Nicola resta fedele al suo modulo e punta su Bonazzoli-Johnsen.
Rodriguez è protagonista in positivo e negativo. Prima l’assist, poi il rosso. Un contrasto che incarna l’altalena emotiva del Como in questa stagione.
Davide Nicola, tecnico della Cremonese, ha commentato così il pareggio per 1-1 contro il Como ai microfoni di Dazn: “Sono soddisfatto della prova dei ragazzi, non era facile venire qui e fare la partita che abbiamo fatto. Il primo tempo mi è piaciuto fino al gol, ma sembrava avessimo troppo rispetto di un avversario comunque forte; noi, comunque, dobbiamo essere organizzati senza palla ed essere propositivi. Nella ripresa mi sono divertito molto, ho visto una squadra con fiducia: bellissima Cremonese, in entrambe le fasi di gioco”.
Johnsen-Bonazzoli in attacco è stata la sorpresa.
“Ho dei calciatori a disposizione. So che non tutti hanno il minutaggio completo, sono contento di aver potuto schierare di nuovo Payero che è un calciatore importante per noi. Siamo stati un po’ timidi nel mettere Vardy, perché non volevamo correre rischi inutili, ma settimana prossima toccherà a lui. C’è chi deve ritrovare ritmo, ma può farlo solo giocando. Io cerco di tenere sempre tutti sulla corda”.
Nel secondo tempo ha cambiato qualcosa dal punto di vista tattico?
“Siamo rientrati dopo il primo tempo e le sensazioni erano già positive. Ma non dovevamo lasciare loro il pallone totalmente. Volevo una squadra alta, abbiamo voluto correre i giusti rischi: ci sono momenti in cui devi accettare l’uno contro uno, alzando i due esterni abbiamo fatto bene e portato più uomini in avanti, guadagnandone in baricentro. L’idea è far coesistere più calciatori di qualità, senza perdere equilibrio: conosciamo la strada, ci arriveremo”.
Cesc Fabregas, tecnico del Como, ha commentato così il pareggio per 1-1 contro la Cremonese ai microfoni di Dazn: “Peccato perché abbiamo preso gol su palla inattiva quando Valle è uscito con i dottori. Non so se è sbagliata la regola, visto che lo staff medico è entrato richiamato dall’arbitro e quindi Valle poteva rimanere, oppure se è stato un errore nostro. Chiaramente sul calcio piazzato, in dieci cambiano le cose, lavoriamo la settimana su questi aspetti e dettagli, però bisogna anche sapersi adattare a quelle situazioni”.
Vi affrontano da grande squadra. Nel secondo tempo hanno cambiato qualcosina e vi hanno messo in difficoltà?
“Abbiamo segnato con la costruzione a quattro, a volte abbiamo impostato a tre. Abbiamo disputato un buon primo tempo, male il secondo per merito dei nostri avversari. Noi dobbiamo continuare a crescere, non fermarci durante la partita ed essere più bravi a concretizzare. Abbiamo avuto un paio d’occasioni importanti, ma la finalizzazione nel calcio è fondamentale. C’è tanto da migliorare”.
L’espulsione di Rodriguez?
“Non posso dire tanto. Non l’ho rivisto, preferisco non commentarlo”.
Cosa si porta dietro da questa settimana con tre partite?
“È stata una settimana diversa con tanti impegni ravvicinati, a cui sono abituati i campioni. I calciatori devono riposare bene, mangiare bene, lavorare bene. I top-player giocano ogni settimana tre partite, speriamo siano pronti per il futuro”.
Scopri di più da GazzettadiMilano.it
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.