Non è stata una vittoria spettacolare ma non poteva esserlo. E’ stata però una vittoria e l’Olimpia l’ha meritata 80-72, comandando per 40 minuti su 40. Senza quattro giocatori, inclusa le assenze dell’ultimo minuto di Marko Guduric e Shavon Shields che hanno un po’ compromesso il piano gara, ha cercato di vincere come poteva, modificando la rotazione degli uomini, schivando i problemi di falli e cercando in tutti un po’ di energia e le giocate necessarie per rintuzzare i tentativi di rimonta dell’Asvel.
La squadra francese, anch’essa con assenze pesanti, nel secondo tempo è rientrata fino a meno tre, poi sul meno nove ha pescato un possesso da cinque punti su un antisportivo fischiato a Stefano Tonut, che ha toccato l’avversario sul polpaccio dopo essere scivolato, e una tripla di tabellone di Watson.
Ma non si è scomposta e ha portato a casa la vittoria con l’energia di Leandro Bolmaro, i missili di Armoni Brooks, il secondo tempo di Devin Booker e il primo di Nico Mannion. Nelle condizioni del roster era importante vincere ed è quello che la squadra – priva anche di Ettore Messina, influenza, in panchina – ha prodotto.
IL PRIMO TEMPO – L’Olimpia parte con il piglio giusto in difesa, sporca tanti palloni e riesce anche a correre in contropiede. Il primo time-out di Coach Poupet arriva sul 7-0, ma anche dopo è l’Olimpia a dettare i ritmi scappando via sul 13-2 con sette punti di Armoni Brooks. Il problema sono le nove palle perse, quasi tutte non forzate, e qualche errore di misura al tiro perché l’Asvel ha taglia, gioca a ritmo basso, riempie l’area e ha quasi sempre tre lunghi in campo quindi arrivare al ferro non è semplice. Un 7-0 Asvel con Seljaas riavvicina l’Asvel a meno quattro poi Nico Mannion offre punti istantanei dalla panchina con una tripla e un floater che chiudono il primo quarto sul 18-9. L’Asvel parte meglio nel secondo quarto. Un’altra tripla di Seljaas e poi un gioco da tre di Traore valgono il 6-0 che ricuce il deficit a tre punti. E’ ancora Mannion a replicare con due tiri liberi e una tripla. Poi centra il bersaglio anche Sestina e l’Olimpia si impossessa di nuovo della partita. Però Traore con il suo gioco dentro-fuori e il supporto di Seljaas tengono vivo l’Asvel. La terza tripla di Seljaas vale ancora il meno cinque prima di una penetrazione, la terza vincente, al ferro di Bolmaro e un tiro libero di Ellis che sul possesso precedente aveva chiuso il tempo prendendo sfondamento. E’ 40-32 all’intervallo.
IL SECONDO TEMPO – L’Asvel rientra subito a meno quattro, poi come successo per tutta la gara, l’Olimpia risponde. Una tripla di Bolmaro la ricaccia indietro, poi Armoni Brooks centra il bersaglio dall’arco e allunga ancora a più otto. Se nel primo tempo erano stati Saljaas e Traore a creare i problemi maggiori, nella ripresa Watson si prende l’Asvel sulle spalle. E’ lui a cancellare la tripla di Brooks. Poi ci prova Booker a salire di colpi, mentre Coach Poeta schiera Mannion ed Ellis assieme per ovviare ai tre falli di Brooks. Milano conserva sette punti di margine su una palla rubata da Tonut, ma nel terzo quarto concede qualcosa a rimbalzo. Alla fine del terzo, è avanti 56-51. La trama del quarto periodo non cambia: allungo e rimonta, allungo e rimonta. Quando l’Asvel si avvicina a meno tre, Booker segna lungolinea. Una tripla clamorosa di Pippo Ricci ristabilisce otto punti di margine, poi da una rubata di Quinn Ellis nasce un’altra tripla di Brooks. A metà del quarto, l’Olimpia ha di nuovo nove punti di vantaggio. Ancora una volta, arriva la tripla a bloccare la fuga. La segna Ndiaye dall’angolo. Poi Watson usa tutta la sua velocità e ricuce a meno quattro. La gara diventa qui un duello tra il playmaker dell’Asvel e Armoni Brooks. Due triple riaprono otto punti, Watson riduce il gap a cinque punti. Poi arriva una schiacciata di Bolmaro, una palla rubata da Booker, un canestro ancora di Booker da sotto. La partita sembra finita quando a Tonut sanzionano un antisportivo sfortunato e Watson ci costruisce sopra una tripla di tabellone. Ma l’Olimpia controlla le operazioni. Bolmaro nel finale detta i tempi dell’attacco al pressing e infine firma l’80-72.
Così Coach Peppe Poeta, che ha sostituito l’indisposto Ettore Messina, ha commentato la partita con l’Asvel Villeurbanne: “Era una importante per noi ma l’abbiamo affrontata senza tanti giocatori chiave quindi dovevamo vincerla e salire al 50% di successi. Era quello che dovevamo fare, chiedendo a tutti un passo in avanti, che hanno fatto, sia in campo che fuori sostenendo i compagni per tutta la gara. Non era facile vincere contro una squadra che ha taglia fisica, è grossa, non ti fa giocare bene, perché usa tanta zona poi cambia su tutti i blocchi togliendoti fluidità. La ricerca del mismatch ti toglie ritmo. Ma siamo stati disciplinati nel giocare la nostra partita. Quinn Ellis ha giocato una partita matura. Per me è stato come da giocatore: ero emozionato all’inizio ma poi dopo la palla a due sono entrato dentro la partita e ho pensato solo a quello. Gli altri allenatori mi hanno supportato ed è arrivata questa vittoria. Anche il Forum mi ha dato una mano, facendomi sentire fiducia e aiutando la squadra nei momento di difficoltà. Venerdì spero ci sia Coach Messina: sarà una partita completamente diversa, contro una delle migliori difese di EuroLeague, che gioca da anni per vincere l’EuroLeague, ha guardie fisiche. La nostra sarà una partita diversa”.
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