Una serata di tiro terribile (40.0% da due, 3 su 19 da tre) non lascia scampo all’Olimpia a Monaco.
Il finale è 64-53, dopo un primo tempo in qualche modo promettente, chiuso a più cinque, con l’inerzia a favore e un vantaggio di sette punti a inizio ripresa. Ma alla lunga senza segnare, l’Olimpia ha lasciato il Bayern in vita e non appena i vari Baldwin, Mike e Lucic hanno segnato qualche canestro, non c’è più stato modo di rimettere la partita in ritmo. Troppe palle perse (15), molte delle quali non forzate, un dominio a rimbalzo sterile (48 a 37) sono stati fattori ma non abbastanza: a decidere la gara sono state le percentuali di tiro.
Per un po’ gli errori sono stati sostanzialmente su tiri aperti poi gradualmente il Bayern ha preso fiducia nella propria metà campo, è diventato aggressivo e all’Olimpia non è riuscito più nulla.
IL PRIMO TEMPO – L’Olimpia parte con un quintetto piccolo, con Shields da 4, un po’ per accoppiarsi meglio con il Bayern che usa Lucic e Mike come ali e un po’ per necessità vista l’assenza di Zach LeDay nel ruolo. Shields segna la prima tripla della gara e poi completa un gioco da tre punti, ma il Bayern concede all’attacco milanese il tiro da tre e le percentuali non assistono. Dopo il missile di Shields arrivano cinque triple sul ferro. In compenso, l’Olimpia lavora bene a rimbalzo così riesce ad ovviare al primo sussulto del Bayern generato dall’ingresso di Obst e soprattutto due triple praticamente consecutive, l’altra di Lucic. Il vantaggio tedesco tocca i quattro punti, poi l’Olimpia ricuce a meno due, 16-14. L’ingresso di Nico Mannion aiuta l’Olimpia a trovare un po’ di ritmo in attacco. Lui e Armoni Brooks con una tripla confezionano il parziale che porta l’Olimpia avanti 19-16. Tre tiri liberi di Obast impattano subito la gara che resta in bilico. Si segna poco, si tira male, e ci sono palle perse gratuite. Ma il finale di tempo dell’Olimpia è migliore sia in difesa che in attacco dove Brown segna quattro punti di fila e Booker alza la voce vicino a canestro. L’ultimo tripla è di Shields e vale il 33-28.
IL SECONDO TEMPO – L’Olimpia pur senza trovare grande ritmo in attacco scappa a più sette su un canestro in taglio di Bolmaro, imbeccato da Brown. Nel momento in cui potrebbe allungare, invece incassa il parziale che ribalta la partita perché in attacco ferma la palla e in difesa ha il primo -uno dei pochi – momento di sbandamento in cui concede una tripla a Obst, un canestro facile a Mike, poi un’altra di Kamar Baldwin ritrovandosi sotto per la prima volta nel secondo tempo. Il terzo quarto è quello che indirizza la gara: l’Olimpia segna solo sette punti e si ritrova alle corde, sotto 46-40. Sul meno sette, determinato da una tripla di Mike, l’Olimpia costruisce il proprio momento migliore della ripresa. Segna Brown dalla media, Booker centra due tiri liberi, la difesa regge, e Shields ha nelle mani dall’angolo il pallone del pareggio. Finisce sul ferro e sul ribaltamento Lucic converte un gioco da tre punti che di fatto restituisce l’inerzia della gara al Bayern che può portarla fino in fondo perché Milano non si avvicina mai a meno di sei punti e cede 64-53.
Così Coach Ettore Messina dopo la partita di Monaco: “Complimenti al Bayern per la sua rimonta. Noi avevamo costruito un piccolo margine di vantaggio alla fine del primo tempo, poi siamo andati avanti di sette con l’inerzia a favore ma in quel momento abbiamo giocato veramente male, siamo sembrati disorganizzati, abbiamo commesso tanti errori al tiro. In difesa per un po’ abbiamo continuato a competere e lottare poi ci siamo fermati anche lì. E’ stata una partita deludente, ne parleremo, ovviamente mi assumo io la responsabilità”,
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