
La partita che doveva essere “come una finale” e in cui all’Inter si chiedeva il salto di qualità si trasforma in un incubo per i nerazzurri e Antonio Conte, che fa materializzare lo spettro della clamorosa eliminazione nei gironi di Champions League.
A San Siro il Real Madrid non solo vince 2-0 grazie ai gol di Hazard e all’autorete di Hakimi, ma domina per tutti i 90′ Lukaku e compagni (in 10′ per un’ora dopo un ingenuo rosso per proteste a Vidal), adesso ad un passo dal baratro.
Complicando ancora di più la posizione di Antonio Conte, sempre più nel mirino dei tifosi nerazzurri. (ANSA).
“Di base è difficile giocare contro squadre come il Real se andiamo sotto di un gol, se poi rimaniamo in dieci è difficile da scalare. Penso che si sia vista la differenza tra noi e loro, questo non ci deve abbattere ma deve farci capire che c’è una strada da percorrere. Bisogna lavorare, essere vogliosi e umili, senza lasciarsi ammaliare dalle sirene che arrivano dall’esterno”.
“Non penso che non siamo prolifici in attacco, ne facciamo tanti ma ne stiamo subendo qualcuno in più. La partita si è messa subito in salita ed è stato difficile rimettersi in gioco anche per via di un’espulsione dovuta ad un eccesso di proteste. La situazione è questa, ne prendiamo atto. All’andata avevamo fatto molto meglio, siamo stati più aggressivi. L’espulsione ha tagliato le gambe alla squadra, che però nell’atteggiamento e nella determinazione ha fatto bene. C’è stato grande impegno. Non abbiamo giocato contro l’ultima della classe, ma col Real Madrid“.
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