Salute dei figli: a Milano se ne occupano entrambi i genitori in meno di una famiglia su tre

La salute dei figli è sicuramente tra le principali preoccupazioni di qualunque genitore. Ma come si occupano concretamente di questo aspetto le famiglie milanesi? Su questo tema si incentra l’ultima indagine dell’Osservatorio Sanità di UniSalute[1], condotto in collaborazione con l’istituto di ricerca Nomisma.

 

Un primo dato che salta all’occhio è quanto la cura dei figli resti ancora, anche a Milano, una responsabilità prevalentemente materna. L’81% delle madri interrogate da UniSalute, infatti, dice di occuparsi attivamente – da sole o insieme al partner – della salute dei figli, ad esempio contattando il medico e pianificando i vari controlli. Solo il 56% dei padri, al contrario, dice di gestire questo ambito della vita familiare. Nel complesso, in appena il 32% delle famiglie questa responsabilità è condivisa da entrambi i genitori, con un’evidente disparità di genere che fa gravare questo compito soprattutto sulle donne.

 

Indipendentemente da chi nello specifico si occupi di questo aspetto, in caso di malattia dei figli il pediatra di libera scelta resta il punto di riferimento, con il 52% delle famiglie milanesi che vi si rivolge sempre (22%) o spesso (30%). Più di una su tre (35%) si rivolge però almeno qualche volta a un pediatra privato.

Tre, in particolare, sono i fattori che spingono le famiglie milanesi a ricorrere a uno specialista privato per la salute dei propri figli: la possibilità di svolgere le visite a domicilio, citata dal 50% del campione, la maggior facilità di contatto con il medico, indicata dal 45% degli intervistati, e i tempi di attesa più brevi (30%). Non a caso, proprio la scarsa disponibilità per visite a domicilio è il principale limite che le famiglie riscontrano nel rapporto col pediatra di libera scelta (citato dal 65% del campione), seguito dalla mancanza di disponibilità a svolgere visite nel weekend (58%) e dalle difficoltà a contattare il pediatra e a prenotare i controlli (40%).

Infine, secondo il sondaggio, le famiglie milanesi preferiscono passare dalla sanità privata anche per alcuni controlli più specialistici: nell’ultimo anno, ad esempio, meno di una su quattro (24%) ha fatto svolgere ai figli una visita oculistica con il servizio pubblico.