Domenica 19 manifestazione nazionale delle cittadine e dei cittadini peruviani a sostegno della protesta sociale in Perú

dal Comitato Nazionale delle peruviane e dei peruviani in Italia riceviamo e pubblichiamo

Il giorno 19 marzo alle ore 15:00 si svolgerà a Milano una manifestazione nazionale in appoggio alla protesta che da oltre due mesi sta portando avanti il popolo peruviano.

La manifestazione è organizzata dal neonato “Comitato Nazionale delle peruviane e dei peruviani in Italia” e vedrà la partecipazione di persone da diverse città d’Italia: Milano, Roma, Torino, Genova, Firenze, ecc.

Il corteo partirà da viale Padova 118 (altezza ufficio anagrafe Municipio 2), farà una tappa in piazzale Lima e si concluderà in piazza Duca D’Aosta (Stazione Centrale) con una serie di interventi artistici.

L’obiettivo dell’iniziativa è quello di far arrivare il sostegno e la solidarietà alle migliaia di persone che in Perú, da oltre due mesi, sono in piazza per manifestare il proprio dissenso contro il governo di Dina Boluarte.

La risposta del governo Boluatye, è stata quella di una brutale repressione contro i/le manifestanti che ha provocato migliaia di feriti e oltre 60 morti (tra cui diversi minori). Organizzazioni internazionali, come Amnesty International (https://www.amnesty.org/es/latest/news/2023/02/peru-lethal-state-repression/), così come una delegazione di parlamentari europei (report in allegato) e un’altra di organizzazioni e parlamentari argentini (report in allegato) hanno potuto constatare le gravissime violazioni ai diritti umani ad opera della polizia e dell’esercito, sin dal 7 dicembre 2022 giorno in cui ha assunto la presidenza Dina Boluarte: omicidi, esecuzioni sommarie, aggressioni sessuali, detenzioni arbitrarie, privazione della libertà d’espressione sono solo alcuni dei crimini commessi.
La repressione e violenza è ancora maggiore nei confronti delle e dei manifestanti che appartengono ai popoli originari, in particolare Quechua, Aymara y Chanca, evidenziando il profondo razzismo dello Stato peruviano. Molti di loro sono stati arrestati e accusati di “terrorismo”, di avere “legami con il narcotraffico” o “di aver ricevuto armi dalla Bolivia”. Si vorrebbe silenziare le proteste incarcerando gli attivisti sindacali e sociali.

Di fronte a questo scenario la comunità di cittadine e cittadini peruviani che abitano in Italia ha deciso di manifestare il suo totale rifiuto al governo di Dina Boluarte, che sta riportando il Perú al clima sinistro del regime dittatoriale di Alberto Fujimori.

Chiediamo:

 La fine della repressione e della criminalizzazione delle e dei manifestati;
 il rispetto del diritto a manifestare e di tutti i diritti umani;
 le dimissioni di Dina Boluarte: un governo che in 60 giorni ha 60 omicidi sulle sue spalle non è un governo legittimo;
 la convocazione di elezione anticipate;
 che termini il mandato parlamentare dell’attuale congresso che ha dimostrato di essere corrotto, non al servizio del popolo ma dei propri interessi personali e quelli delle multinazionali;
 l’avvio di un processo di Assemblea costituente;
 una nuova Costituzione che abolisca quella del 1993, frutto del regime dittatoriale fujimorista.