La scomparsa di Giorgio Armani, il cordoglio

    “Ci lascia a 91 anni Giorgio Armani. Con la sua eleganza, sobrietà e creatività ha saputo dare lustro alla moda italiana e ispirare il mondo intero. Un’icona, un lavoratore instancabile, un simbolo dell’Italia migliore. Grazie di tutto”. Questo il messaggio di cordoglio postato sui social dalla premier Giorgia Meloni per la scomparsa dello stilista Giorgio Armani, oggi giovedì 4 settembre.

    Il dolore per la morte di Armani è stato espresso subito anche dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “Maestro dello stile e della moda e simbolo del genio italiano nel mondo. Personalità schiva e riservata, dalla costante infaticabile creatività, nei lunghi anni della sua carriera – ricorda il Capo dello Stato – ha ridefinito, a livello internazionale, i canoni dell’eleganza e del lusso. La sua sofisticata semplicità, la sua cura per la qualità e l’attenzione ai dettagli, hanno ispirato e influenzato generazioni di stilisti“.

    ”E’ venuto a mancare Giorgio Armani, talento senza tempo e ambasciatore del Made in Italy nel mondo. Un visionario della moda, un interprete raffinato dell’eleganza e della bellezza del nostro Paese”. Così il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani su X, affermando che quella di Armani ”rappresenta una straordinaria storia di successo. Ci stringiamo oggi alla sua famiglia, grati per lo straordinario stile che ha donato all’Italia e al mondo”. Anche il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture ha mandato il suo messaggio per la scomparsa dello stilista: “Ci lascia un genio assoluto, un’eccellenza italiana riconosciuta e ammirata in tutto il mondo, un maestro insuperabile di stile e creatività: la sua eredità continuerà a splendere nella storia e nel futuro del Made in Italy. Una preghiera per Giorgio Armani”.

    Queste, invece, le parole del ministro della Cultura Alessandro Giuli: “Con Giorgio Armani scompare un protagonista assoluto della cultura italiana, che ha saputo trasformare l’eleganza in un linguaggio universale. Il suo stile sobrio e innovativo ha ridefinito il rapporto tra moda, cinema e società, lasciando un’impronta indelebile nel costume contemporaneo. Non soltanto un maestro della moda, ma un riconosciuto ambasciatore dell’identità italiana nel mondo. Alla sua famiglia e a tutti i collaboratori va il nostro pensiero riconoscente e commosso“.

    La FIGC e il presidente Gabriele Gravina piangono la scomparsa di Giorgio Armani, vero e proprio re della moda morto oggi all’età di 91 anni. Tra gli stilisti più apprezzati di tutti i tempi, ha contribuito a portare il ‘Made in Italy’ nel mondo fondando negli anni Settanta l’azienda che porta il suo nome. Da sempre vicino al mondo dello sport, dopo aver disegnato per la Nazionale italiana di calcio le divise del Mondiale del 1994, nel 2019 Emporio Armani è diventato Fashion & Luxury Outfitter della FIGC e continua ancora oggi a vestire la Nazionale maggiore, la Nazionale Femminile e l’Under 21 azzurre.

    Giorgio Armani sarà ricordato domani sera dalla Federazione allo Stadio di Bergamo prima del fischio d’inizio del match tra Italia ed Estonia.

    L’eleganza aveva contraddistinto anche la sua ultima uscita pubblica. Era il 26 maggio e Giorgio Armani sorrideva e salutava il suo popolo in occasione della presentazione delle divise olimpiche dell’Italia per i Giochi Invernali di Milano Cortina 2026. Un momento iconico, al club Armani Privé di Milano, in cui ‘Re Giorgio’ si era trovato a sottolineare ancora una volta il suo amore per lo sport e l’intreccio con la sua città. “Milano, Olimpiadi e Paralimpiadi. Non potrei immaginare un progetto di collaborazione più stimolante, che vede protagonisti la città che tanto mi ha dato e lo sport” aveva detto lo stilista scomparso oggi, giovedì 4 settembre, in quell’occasione. Parole sentite, accompagnate dagli applausi dei presenti.

    “Lavorare per e con gli atleti italiani – aveva spiegato – è sempre un piacere e motivo di grande orgoglio. Ho scelto un solo colore, il bianco, per suggerire armonia con le vette innevate. Tra i valori dello sport, il rispetto è forse uno dei più alti e l’ho condensato in un’idea di semplicità, pulizia e purezza”.

    “La scomparsa di Giorgio Armani è una grave perdita per l’Italia – dichiara il presidente della FIGC Gabriele Gravina – il suo contributo illuminante e appassionato nel campo della moda, così come in quello dello sport, rappresenta un vero e proprio orgoglio nazionale. Mi sento di ringraziarlo nuovamente, come ho fatto quando ha deciso di vestire le Nazionali azzurre di calcio, per ciò che ha realizzato in tutta la sua vita. Con la sua arte e la sua profonda dedizione al lavoro, ha incarnato l’ispirazione a migliorarsi giorno dopo giorno, puntando sempre all’eccellenza, che per lui ha rappresentato una splendida ossessione”.

    “Con Giorgio Armani scompare non soltanto un genio della moda, ma un simbolo dell’Italia nel mondo. La sua visione ha ridefinito il concetto stesso di eleganza, unendo sobrietà e modernità, tradizione e innovazione, contribuendo a dare al Made in Italy quella forza riconoscibile che è diventata patrimonio universale.

    La sua storia è quella di un uomo che, con determinazione e talento, ha saputo trasformare un’idea in un impero culturale ed economico, dimostrando che il vero stile non è solo apparenza, ma un modo di raccontare il nostro Paese, i suoi valori, la sua bellezza.

    Oggi l’Italia perde un maestro e un ambasciatore silenzioso ma potentissimo della nostra identità. A lui va la gratitudine di tutti noi, per avere insegnato che l’eleganza è anche un atto di rispetto verso gli altri e verso se stessi”.

    Lo dichiara il Sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni.

    “Giorgio Armani è stato e sarà per sempre la Moda. La Lombardia perde un autentico pilastro, il mondo un maestro”. Così il presidente, Attilio Fontana, a nome anche della Giunta di Regione Lombardia esprime “vicinanza e cordoglio alla famiglia, agli amici e a tutta la comunità” per la scomparsa di Giorgio Armani. “L’uomo – aggiunge il governatore – che ha affermato lo stile italiano e l’eleganza del saper fare lombardo in tutto il mondo. È difficile esprimere con semplici parole ciò che Re Giorgio ha fatto per l’Italia e che, ne sono certo, continuerà a rappresentare. Ha trasformato la creatività in un linguaggio universale, elevando il Made in Italy a simbolo di eccellenza su ogni palcoscenico”. “Lo ricordiamo – prosegue Attilio Fontana – come un artigiano visionario, fedele alle sue radici, capace di reinventarsi senza mai tradire il proprio credo. Lo stilista più apprezzato al mondo, autentico ambasciatore dei nostri valori”. (LNews)

    “Giorgio Armani è stato e resterà per sempre uno dei massimi rappresentanti della moda italiana e milanese nel mondo.
    Armani era un uomo pieno di talento e di interessi, capace di portare nelle sue creazioni lo stile sobrio ed elegante della sua personalità, misurato, mai eccessivo.
    A Milano mancheranno il suo sguardo creativo, la sua partecipazione attiva e il suo sostegno alla vita della nostra città.
    Lunedì, giorno dei suoi funerali, sarà proclamato il lutto cittadino”. Così il sindaco di Milano Giuseppe Sala.

    “Il cordoglio per la scomparsa di Giorgio Armani è oggi condiviso in tutto il mondo. Maestro assoluto del Made in Italy, ha consegnato all’Italia, alla Lombardia e a Milano un’eredità che va oltre la moda, un linguaggio di eleganza, misura e rispetto della persona. Armani ha reso essenziale l’innovazione e rivoluzionaria la sobrietà. Con il suo sguardo azzurro e gentile sapeva far sentire tutti adeguati, mai fuori posto. È grazie a lui se Milano è diventata – e resterà – un punto di riferimento globale di stile, un laboratorio vivo in cui artigianato, creatività e industria parlano all’unisono. Come Assessore al Turismo, Marketing Territoriale e Moda, esprimo il mio profondo ringraziamento: la sua lezione continuerà a ispirare i nostri giovani talenti. La sua opera è una pietra miliare senza pari, un faro che continuerà a indicarci la strada dell’eccellenza italiana”.  Lo afferma Barbara Mazzali, Assessore al Turismo, Marketing Territoriale e Moda di Regione Lombardia.

    Unione Artigiani esprime il proprio cordoglio per la scomparsa di Giorgio Armani, icona della moda italiana e interprete autentico dello spirito artigiano.

    Armani ha iniziato il suo percorso partendo dalla concretezza del lavoro artigiano: la precisione della mano, la ricerca della qualità, l’attenzione minuziosa ai dettagli. Da quelle radici ha saputo costruire un marchio capace di parlare al mondo, trasformando l’eleganza in un valore universale e portando il “saper fare” italiano a livelli mai raggiunti prima.

    Il suo esempio dimostra che l’artigianato, unito alla creatività e alla visione imprenditoriale, è in grado di superare i confini, diventando cultura e innovazione globale. Con il suo stile inconfondibile, Giorgio Armani ha insegnato che dietro ogni singolo abito c’è sempre una straordinaria attenzione per il lavoro artigiano e la forza di una visione.

    «Con Armani perdiamo un gigante della moda e un grande artigiano dell’eleganza – ha dichiarato Marco Accornero, Segretario di Unione Artigiani – La sua storia dimostra che ogni impresa nasce da mani pazienti, da coraggio e da visione. È un’eredità che tutti noi artigiani sentiamo di dover custodire».

    Alla sua famiglia e a tutto il mondo della moda esprimiamo, anche a nome di tutti gli artigiani del settore, la nostra vicinanza in questo momento di grande perdita.

    “Con Giorgio Armani l’Italia perde un maestro dello stile e un simbolo di eleganza, creatività e imprenditorialità riconosciuto a livello internazionale. Ambasciatore del made in Italy, ha dato al nostro Paese un contributo straordinario in termini di immagine e prestigio, prima ancora che economico e sociale. Per Milano e la Lombardia, in particolare, Armani è stato molto più di un grande stilista: è stato un protagonista capace di generare valore, occupazione e cultura. La sua eredità continuerà a illuminare il nostro Paese”: così il presidente della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi e di Confcommercio, Carlo Sangalli, ricorda Giorgio Armani, scomparso oggi.

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