Con l’avvento del nuovo anno, Milano si trova al bivio tra sfide, fragilità persistenti e nuove opportunità per rinnovarsi. In questo contesto critico, MI’mpegno emerge come catalizzatore di cambiamento, verso un futuro più equo e accogliente. Abbiamo chiesto a Carmelo Ferraro, punto di riferimento indiscusso di questa trasformazione e di MI’mpegno di delineare il futuro di Milano.
Ogni inizio d’anno è un momento di riflessione e di nuovi propositi. Qual è la visione di MI’mpegno per Milano nel nuovo anno, soprattutto in un contesto che sembra però dominato e criticità continue: insicurezza, povertà, solitudini, emergenza educativa.
Queste fragilità sono per noi spinta sfide per promuovere un’azione incisiva e inclusiva. Quest’anno, ci impegniamo a smantellare le barriere che dividono, usando la cultura e l’innovazione come nostri strumenti più potenti. Il nostro impegno è irremovibile: fare di Milano un modello di comunità e di solidarietà, mostrando che la rete del bene che già esiste può trasformare le fragilità in opportunità per unire e rinnovare.
Parlando di iniziative, potresti darci qualche anticipazione sulle attività programmate da MI’mpegno? E ci sono novità sul prossimo gemellaggio con Pane Quotidiano?
Stiamo riconfigurando il nostro approccio per intensificare il nostro impatto sociale. Questo anno, vogliamo rafforzare il nostro legame con Pane Quotidiano per essere più vicini e d’aiuto a chi è più prossimo agli ultimi. Stiamo inoltre lanciando nuove iniziative che mirano a sostenere i più vulnerabili a 360 gradi. Dal supporto socio sanitario a quello psicologico, stiamo innovando continuamente le nostre strategie per rispondere con precisione alle molteplici sfide che affrontano i cittadini meno fortunati.
L’evento della Befana del clochard, in collaborazione con i City Angels, è un bell’esempio di come solidarietà e inclusione possano andare di pari passo. Qual è stata la tua percezione di quest’evento?
L’evento della Befana del clochard è molto più di una semplice distribuzione di un pasto caldo e buono; è un potente atto di umanità che unisce tutta Milano. La risposta della comunità è stata straordinaria, dimostrando che l’inclusione è una forza capace di trasformare positivamente la città partendo dai nostri cuori. Questo evento è un fulgido esempio di come MI’mpegno, insieme ai City Angels (ai quali siamo gemellati) possa tessere le reti di un supporto sociale profondo e impattante senza confini e distinzioni di alcunché .
Siamo anche al tempo delle grandi restrizioni: divieto fumo, aumento aerea C, inasprimenti codice della strada, ecc. Pensi che si possa influenzare la politica cittadina e oltre per promuovere un modello di città più aperto e inclusivo?
Siamo in prima linea per modellare le politiche cittadine, portando avanti una visione di Milano che è radicale e innovativa. Attraverso dialoghi costruttivi con le istituzioni e la nostra presenza attiva nelle arene decisionali. Partiamo dal “basso” cioè dalle vere esigenze della gente e dalle potenti forze positive già diffide sul territorio. Il modello è meno restrizioni che hanno la pretesa di moralizzare la società e più esempi di inclusione e solidarietà. In altri termini valorizzare la sussidiarietà dei tanti “corpi intermedi” che fanno grande questo Paese e reso un modello questa città : il terzo settore, gli ordini professionali, le laboriose associazioni di categoria, l’imprenditoria familiare, il commercio, i comitati di cittadini responsabili, ecc.
Quali eventi sono in programma per coinvolgere ulteriormente la comunità milanese nei prossimi mesi?
Uno degli highlight è “Scoperta urbana”, ovvero la ripresa di vivere e riscoprire alcuni luoghi sconosciuti ma affascinanti della nostra città: Piazza del Compasso d’Oro e il design ATM”. Questo evento, l’11 gennaio, è un invito aperto a tutti i milanesi per riscoprire e re impossessarsi della loro città attraverso il prisma del design e dell’innovazione urbana. Inoltre, il 18 gennaio 2025 al Politecnico di Milano, il convegno “Casa, comunità, futuro: ripensare l’abitare a Milano” catalizzerà esperti di urbanistica e politiche urbane per una riflessione critica sul futuro abitativo della città, proponendo nuove strade per un’abitazione più sostenibile e inclusiva
Qual’è l’orizzonte nel quale vi muovete: le prossime elezioni comunali, regionali?
L’orizzonte è “Milano 2030”, una spinta d’azione che tiene conto di fragilità e potenzialità, con la pretesa di essere visione oltre l’emergenza di oggi, e le partite politiche di domani.
Scopri di più da GazzettadiMilano.it
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.