Domenica 7 si celebra il Risotto alla Milanese

Il 7 dicembre si celebra uno dei simboli più potenti della Milano a tavola: il risotto giallo. Un piatto che attraversa epoche, chef, quartieri e tavole familiari, diventando linguaggio, memoria e gesto identitario.

Per l’occasione, Honor Consulting raccoglie alcune proposte dai ristoranti che interpreta e comunica: cucine diverse per stile e visione, tutte accomunate da un principio semplice e imprescindibile — il risotto alla milanese non è solo una ricetta, è un carattere.

Nel ristorante di Matteo Fronduti, dove la cucina resta “senza alibi” e fedele a sé stessa, il risotto alla milanese è un piatto identitario tanto quanto il pacchero o la tarte tatin, citati tra “i piatti che non se ne vanno”, nel menu tutto l’anno. La versione di Manna è considerata uno dei risotti gialli più interessanti della città: preparato con zafferano in pistilli e midollo di bue crudo, è un omaggio dichiarato alla tradizione, con un’estetica che richiama quella “marchesiana” — essenziale, pulita, potente. Quello che sorprende, però, è l’equilibrio: un piatto che tiene insieme opulenza e finezza, grazie anche alle note di brace che aggiungono profondità e carattere. Un risotto che parla esattamente la lingua di Manna: schietto, diretto, emozionale. È un piatto che “colpisce al cuore e al palato”, capace di affascinare tanto nella forma quanto nel gusto. Una celebrazione del gesto, della tecnica e della memoria, con quella verticalità che da sempre distingue Fronduti e la sua cucina (come raccontato nella sezione dedicata allo chef a pag. 4: “La sua non è una cuisine, ma una cucina dove si prepara cibo vero”.

Per informazioni e prenotazioni: 02 26809153

Non è un risotto, d’accordo. Ma la signature “Fiordilatte, battuta di manzo, salsa allo zafferano, pecorino, gremolada” ne ricalca lo spirito alla perfezione, prendendo in prestito i codici del piatto più iconico della città – il giallo brillante dello zafferano, la profondità del manzo, la freschezza della gremolada – e traducendoli  nel linguaggio che qui conoscono meglio: quello della pizza contemporanea. Il risultato è un omaggio non letterale ma immediato: i profumi ricordano la tradizione, la struttura è tutta ULTRA. Il fiordilatte fa da sfondo, la battuta di manzo porta succosità e carattere, la salsa allo zafferano si fa notare con la sua nota inconfondibile, mentre pecorino e gremolada chiudono il cerchio con freschezza e salinità. Non è un risotto, è una pizza. Eppure basta un assaggio per capire che Milano è tutta lì, in un topping che reinterpreta la città senza copiarla.

Prenotazioni: Ultra – Milano

All’ombra del Duomo, nel cuore raffinato del Rosa Grand di Starhotels Collezione, il ristorante Sfizio omaggia la città con la sua ricetta più iconica: il classico risotto con pistilli di zafferano, simbolo della tradizione lombarda e fiore all’occhiello della cucina dello chef Bruno Cefalà. Un grande classico diventa anche un gesto di solidarietà. Il piatto sarà infatti parte della campagna Ristoranti contro la Fame, con una quota dedicata al sostegno dei programmi di Action Against Hunger: un modo concreto per trasformare una specialità milanese in un contributo reale. Nel menù di Sfizio, il risotto alla milanese convive con proposte contemporanee e stagionali che valorizzano il territorio, sempre nel segno di una cucina attenta, sostenibile e profondamente legata alla filiera “Km Italia”. Una visione che si ritrova in ogni piatto e nell’atmosfera accogliente del ristorante, punto di riferimento gourmand a due passi da Piazza Fontana.

 

Per informazioni e prenotazioni: rosagrandmilano.com

Sul menù il suo sottotitolo recita Milan l’è un gran Milàn e da Speciale Osteria il risotto alla milanese è così, un piccolo manifesto di come qui si interpreta la tradizione: ingredienti selezionati, esecuzione precisa, gusto sincero. Il riso “Tenuta Margherita” cuoce lentamente fino a diventare cremoso, il midollo aggiunge profondità e rotondità, mentre la gremolada porta quella nota fresca che illumina il piatto senza snaturarlo. È un risotto che parla la lingua di Milano – concreta, diretta, rassicurante – e allo stesso tempo racconta l’identità dell’osteria: una cucina che rispetta i classici e li serve con quel tocco di cura e contemporaneità che rende tutto “speciale”, ma senza complicazioni inutili. Un piatto iconico, eseguito come deve essere e come ci si aspetta in un luogo che fa della semplicità ben fatta il suo tratto distintivo.

Per informazioni e prenotazioni: Speciale Osteria | Tel: 02 392 5182


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