“Ci siamo. Anzi. Ghe sem, come si dice da queste parti. Come Lombardia abbiamo fortemente voluto le Olimpiadi, vetrina mondiale straordinaria che lascerà al territorio eredità fondamentali in termini di infrastrutture, servizi e impatto culturale”. Così il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana ha aperto l’evento ‘La Lombardia al Centro della sfida Olimpica’ organizzato nella sede della regione.
Il governatore ha ricordato come i Giochi Olimpici siano un esempio del “modello di sviluppo adottato in Lombardia, che comprende la capacità di attivare sinergie con soggetti pubblici e privati, la capacità di ascoltare i territori e di tradurre le idee in progetti concreti, col pragmatismo tipicamente lombardo che ci contraddistingue”.
“Le Olimpiadi invernali – ha proseguito Fontana – sono l’occasione per accelerare processi virtuosi già in atto, offrendo la spinta per mettere a terra gli investimenti che riguardano le connessioni verso i territori montani e nell’area milanese”.
“Milano Cortina 2026 – ha detto ancora il governatore – è un laboratorio di metodo per programmare, investire e amministrare, fondato sui bisogni delle comunità, con l’80% delle opere ‘già in pancia’, generando per i lombardi risposte tangibili e durature e non temporanee”.
Il governatore ha acceso un faro anche sul tema strategico dell’attrattività in chiave turistica: “L’Olimpiade è occasione per mostrare le bellezze del territorio. La stima dei flussi turistici per il periodo febbraio-marzo 2026 attesta 3 milioni di pernottamenti aggiuntivi generati dai visitatori degli eventi olimpici. Un +50% delle presenze turistiche rispetto ai 6 milioni circa di pernottamenti registrati su tutta la Regione nei mesi di febbraio e marzo nel 2024 e 2025, con una percentuale di stranieri che passa da una media del 60% a circa il 75%. Le eccellenze del Made in Italy della Lombardia avranno un’opportunità unica per mostrarsi al mondo”.
“L’eredità olimpica – ha concluso Fontana – si dispiega su vari fronti: valorizza il dialogo tra livelli istituzionali e la governance dove pubblico e privato, montagna e metropoli, condividono la responsabilità delle scelte e della loro efficace attuazione. La Lombardia è una Smart Land capace di unire visione strategica e prossimità alle persone. Andiamo avanti con la sfida di progettare, coordinare e realizzare. Sempre pensando al bene dei cittadini lombardi”.
‘La Lombardia al centro della sfida olimpica ‘ è il titolo del convegno in corso a Milano, a Palazzo Lombardia, per fare il punto sui prossimi Giochi olimpici di Milano-Cortina 2026.
Nel primo panel ‘Dalla sfida fino all’eredità: infrastrutture, sostenibilità e nuove connessioni’ è intervenuto il presidente della Fondazione Fiera Milano Giovanni Bozzetti.
“Il polo fieristico milanese – ha detto – sarà al centro dei Giochi olimpici. Il sistema milanese non è infatti solo un polo di scambio tra offerta e domanda di lavoro ma infrastruttura al servizio di Milano, della Lombardia e dell’Italia. In Fiera tra l’altro si riescono ad attuare politiche industriali, si fa anche diplomazia economica poiché si incontrano aziende e comunità di tutto il mondo”.
“Proprio in una logica di sistema Paese – ha sottolineato Bozzetti – Fondazione Fiera ha risposto immediatamente sì nel momento in cui c’è stata la necessità di dotare Milano di due impianti su ghiaccio al servizio dell’Olimpiadi, dove si svolgeranno le gare dell’hockey su ghiaccio femminile e alcune del maschile e anche di pattinaggio di velocità”.
“È stato un impegno molto importante – ha ribadito – che ha comportato un investimento di 25 milioni di euro senza extra costi, senza ricorso a denari pubblici e l’opera ingegneristica che è stata effettuata è stata di grandissimo livello: sono stati demoliti tutti i pilastri di due padiglioni che sono stati unificati inserendo quattro travi di acciaio della lunghezza di 100 metri ciascuna per un totale di 1.750 tonnellate di ferro che è pari a un quarto della Torre Eiffel”.
“Questo – ha precisato Bozzetti – ci ha consentito di mettere la la pista di pattinaggio su ghiaccio velocità lunga 400 metri, realizzando il tunnel anche per far entrare gli atleti direttamente veramente nel centro dell’Ovale, gli spogliatoi e poi sono stati anche realizzati in altri due padiglioni il campo di hockey su ghiaccio. È stato quindi un intervento di altissimo livello ingegneristico e tra l’altro, ricordo anche che a Fiera Milano City ospiteremo tutti i giornalisti provenienti da ogni parte del mondo”.
“Da ultimo, insieme al sindaco di Milano Giuseppe Sala e al presidente di Regione Lombardia Attilio Regione Fontana – ha concluso il presidente della Fondazione Fiera Milano – abbiamo deciso di inserire all’interno di di Fiera, a Rho e Pero, un infopoint sull’Olimpiade. Insieme anche al comitato di di Milano Cortina che sta veicolando informazione a tutti i visitatori sulle gare olimpiche, sarà possibile conoscere tutto quello che si svolgerà durante le Olimpiadi con anche la possibilità di acquistare direttamente i ticket inquadrando un QR code. In Fiera abbiamo 4 milioni e mezzo di visitatori all’anno, da qui alle Olimpiadi ne ospiteremo 2 milioni e quindi vogliamo dare informazioni precise sulle Olimpiadi e su quello che si svolgerà a Milano”.
“Grazie alla sinergia tra Comune di Milano, Regione Lombardia, Governo e CONI – ha detto – i lavori stiano procedendo secondo i tempi previsti e i finanziamenti sono confermati. Abbiamo meritato questa sfida costruendo una reputazione solida e credibile per il nostro territorio e ora dobbiamo coinvolgere la cittadinanza e dare calore a questa grande opportunità. L’obiettivo è lasciare una legacy positiva, assicurando sostenibilità e benefici duraturi per i territori coinvolti. “Siamo qui perché abbiamo lavorato tutti insieme, senza divisioni, e ora è il momento di attivare energia e partecipazione”.
Il presidente della Fondazione Milano Cortina 2026, Giovanni Malagò, intervenendo all’evento ‘Lombardia al centro della sfida olimpica’ in corso di svolgimento a Palazzo Lombardia, ha sottolineato il ruolo determinante di Regione Lombardia e di Milano nell’ottenere e realizzare i Giochi invernali.
Malagò ha ricordato come il successo di Expo 2015 abbia rafforzato la reputazione internazionale del territorio, contribuendo in modo decisivo alla vittoria della candidatura olimpica: “Milano, la Lombardia e tutto il Paese – ha aggiunto – hanno dimostrato credibilità e capacità organizzativa costruendo nel tempo un prestigio riconosciuto a livello globale”.
Richiamando le analisi economiche condotte dalle Università Bocconi di Milano, Ca’ Foscari di Venezia e Sapienza di Roma, Malagò ha citato gli effetti positivi delle Olimpiadi sull’economia, “con una crescita stimata dello 0,25% del PIL nel trimestre successivo ai Giochi”.
“Questa eredità – ha concluso – non riguarda solo gli impianti e le infrastrutture, ma soprattutto la capacità di proiettare Milano e la Lombardia in una prospettiva di sviluppo e attrattività internazionale”.
“Ci siamo impegnati per mettere la Lombardia, cosi come il Veneto e Trento e Bolzano, nelle migliori condizioni per presentarsi al mondo. Spetta oggi a chi è in prima linea per farsi trovare pronti. E quando si è prossimi a una linea di arrivo non si può sbagliare. Vale per i nostri atleti, per gli enti, le regioni, e i comuni”. Lo ha detto il ministro delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, intervenendo in videocollegamento a ‘La Lombardia al centro della sfida olimpica, road to 2026’ oggi in Regione.
“La più significativa celebrazione globale del valore dello sport – ha aggiunto il ministro – e la Lombardia con la sua tradizione sportiva e sviluppo impiantistico hanno un ruolo di traino per l’intero sport italiano. Da responsabile dello sport del governo italiano nel 2019 ero convinto che i giochi avrebbero potuto dare linfa al nostro sport per tutte le generazioni. In questa occasione, contribuiranno gli investimenti fatti insieme all’effetto emulativo che si avrà guardando i grandi campioni”.
Milan Cortina 2026, ha aggiunto Giorgetti, sarà “una grande opportunità di marketing territoriale. L’effetto del risveglio olimpico, chiusa la fase pandemica, si vedrà nel lungo termine, quando gli effetti della promozione si vedranno tra gli investitori e turisti che guardano alla Lombardia. Usiamo prima, durante e dopo i Giochi il meglio dello spirito lombardo e potremo capitalizzare questa oppportunità”.
“Le Olimpiadi sono il presupposto per la realizzazione di interventi pensati per lasciare una legacy oltre la durata dei Giochi – ha ricordato il titolare dell’economia- . Il piano complessivo prevede costi per 3, 5 miliardi, di questi oltre un miliardo e 400 sono relativi a opere in Lombardia. Per il 95% coperti dallo Stato, per il 4% dagli enti territoriali e per l’1% dai privati. L’Italia ha rimesso i conti pubblici sotto controllo, riportando lo spread a livelli sconosciuti da parecchi anni. Siamo pronti a fare la nostra parte per investimenti che valgono”.
“Esorto tutti – ha concluso Giorgetti – a fare la propria parte dal punto di vista comunicativo, amministrativo e finanziario . Solo un’azione decisa e sinergica da qui all’inizio dell’evento potrà garantire il raggiungimento dei risultati che tutti ci aspettiamo. Facciamo vedere ancora una volta di cosa la Lombardia è capace”.
“L’organizzazione delle Olimpiadi parte nel 2019 quando si mette a terra una delle gare più importanti, non statali, di Regione Lombardia per finanziare più di 240 treni che era previsto che arrivassero prima del 2026. Questo lavoro fatto da Regione Lombardia e FNM si sta completando”. Lo ha detto Andrea Gibelli, presidente di FNM S.p.A., nel corso del suo intervento all’evento ‘La Lombardia al centro della sfida olimpica’, oggi a Palazzo Lombardia.
“Altro elemento importante – ha aggiunto Gibelli – è la firma del Presidente Fontana per circa 14 miliardi di euro di investimenti nelle infrastrutture ordinarie, non quelle legate all’evento Milano Cortina, che cambiano il volto della Regione sul piano del trasporto su ferro. Ora la sfida è mettere a terra questi importanti investimenti e lavoriamo in questa direzione. Immaginiamo una Lombardia sulla scala di dieci milioni di abitanti che in ogni punto, e questo è il compito che ci ha affidato Regione Lombardia nel piano industriale, offra gli stessi servizi”.
“Con le Olimpiadi supereremo anche alcuni luoghi comuni: per il gruppo FNM si tratta di una sfida di natura industriale e per questo abbiamo scelto di essere partner e sponsor di Milano Cortina. Queste Olimpiadi – ha proseguito Gibelli – sono un evento molto particolare perché distribuite sul territorio; quindi, i fattori abilitanti saranno la mobilità e le infrastrutture. La sfida vera sarà quella di offrire un servizio che consenta al pubblico di sfidare il privato. Come FNM non abbiamo nulla contro l’automobile, ma siamo particolarmente concentrati sulla mobilità pubblica per reiterare quella grande esperienza di Expo 2015. Con questo evento vogliamo anche avvicinare tutte le persone alle Olimpiadi e Paralimpiadi per mettere in mobilità anche chi ha problemi. Nel nostro perimetro abbiamo studiato soluzione affinché tutti possano partecipare a questi eventi”.
“Sport e grandi eventi rappresentano un binomio indissolubile. Allo stesso modo, grandi eventi e turismo sono strettamente legati, così come turismo e trasporti. Per questo, nella nostra strategia di posizionamento – commerciale ma oggi anche istituzionale – cerchiamo di essere al fianco di tutte le eccellenze che il nostro Paese è in grado di esprimere: culturali, sportive e sociali. I Giochi, naturalmente, sono una di queste eccellenze nazionali, e non potevamo mancare”. Lo ha detto il presidente di ITA spa, Sandro Pappalardo, intervenendo all’evento ‘La Lombardia al centro della sfida olimpica, road to 2026’, organizzato nella sede della Regione.
“I valori che lo sport incarna e trasmette ogni giorno – ha proseguito Pappalardo – l’impegno, la costanza, la perseveranza, lo spirito di squadra, sono scritti nel DNA del nostro personale. Siamo profondamente orgogliosi di questo legame. È un’eredità che portiamo avanti con convinzione: andare in giro per il mondo come ambasciatori dell’Italia, con la vocazione di rappresentare la ‘bella Italia’ nel mondo”.
“Sulle nostre livree – ha concluso il presidente – portiamo con orgoglio le eccellenze italiane, tra cui i nostri atleti, simbolo di talento e passione. E abbiamo il dovere – e il piacere – di continuare a farlo anche in futuro”.
“Questa mattina mi sono confrontato con l’amministratore delegato di Anas per la variante di Tirano. I lombardi sanno bene come, al di là delle Olimpiadi e di quanto stiamo investendo a Bormio per nuove piste e impianti e a Livigno, dove sarà realizzato uno snow park eccezionale che sarà un’attrattiva a livello mondiale, con le strade attuali siano necessarie alcune ore di viaggio per arrivare in Alta Valtellina. La Variante è una delle tante eredità che rimarranno sul territorio a beneficio di tutti”.
Lo ha detto il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini intervenuto in videocollegamento, da Verona, all’evento ‘Lombardia al centro della sfida olimpica’ organizzato nella sede della Regione.
“Ne ho approfittato – ha proseguito – anche per fare il punto sulle altre infrastrutture ‘aperte’ in Lombardia: la Variante della Tremezzina, sul lago di Como, per la quale abbiamo convocato un altro tavolo con i sindaci e le realtà del territorio per il 2 dicembre e la Bretella della Val Trompia, un’opera attesa da anni nonostante si tratti di 7-8 km e siamo a buon punto”.
“Da milanese – ha aggiunto – ho a cuore il prolungamento delle linee metropolitane cittadine verso nord, quindi Sesto San Giovanni, Cinisello Balsamo e Monza; verso ovest, Baggio e Quartiere Olmi”.
A proposito di legacy, il vicepremier ha ricordato lo studentato universitario che, a Milano, dal prossimo anno accademico ospiterà 1.700 studenti.
“Voglio citare due numeri – ha continuato – per renderci conto delle dimensioni di questo evento: ci sono opere per 41 miliardi, una cifra che non ha precedenti nella storia della Repubblica. Sono i progetti in essere e in cantiere per Regione Lombardia. Di questi, 28 miliardi già finanziati e operativi per la realizzazione di strade, ferrovie, alta velocità, case popolari: quindi l’evento olimpico è stato un acceleratore di opere positivo. Sono un grande segnale di speranza, di innovazione tecnologica: l’Italia può e deve diventare il polo mondiale della ricerca, dello sviluppo”.
Tornando alle Olimpiadi, ha detto ancora Salvini “Settimana prossima sarò a Cortina per fare un sopralluogo su quella pista di bob che molti davano per impossibile da realizzare e invece a tempi di record si sta preparando e per questo ringrazio Simico e l’impresa Pizzarotti, ringrazio soprattutto gli operai e i tecnici perché hanno fatto un miracolo senza precedenti nelle infrastrutture olimpiche e la pista, a detta degli atleti, è eccellente”.
“Mi auguro che tutti i protagonisti sul territorio, a partire dalle amministrazioni comunali coinvolte e quindi Milano, Bormio, Livigno – ha dichiarato – usino al massimo il periodo del Natale e del Capodanno, ormai alle porte, per far capire che siamo a 3 mesi dalle Olimpiadi. Vorrei che, quando qualcuno arriva a Linate o a Malpensa, si accorga dello sforzo che tutti stiamo facendo per ospitare un evento eccezionale”.
Facendo riferimento al luogo da cui si è collegato in video, Salvini ha sottolineato che “Grazie alle Olimpiadi, Verona sarà più accessibile ai portatori di handicap anche per i decenni a venire: ascensori, passerelle, nuove platee, nuove sedute e accessi non solo per gli atleti delle paralimpiadi ma anche per tutti gli spettatori che in futuro vorranno venire all’Arena di Verona per godersi la musica, l’opera, i concerti e il teatro. E’ uno dei tanti esempi che le Olimpiadi lasceranno sul territorio”.
‘La Lombardia al centro della sfida olimpica ‘ è il titolo del convegno in corso a Milano, a Palazzo Lombardia, per fare il punto sui prossimi Giochi olimpici di Milano-Cortina 2026.
Nel primo panel ‘Olimpiadi e Paralimpiadi senza confini : valori universali per un futuro condiviso’ è intervenuta la presidente di Tim Alberta Figari.
“I valori dello sport – ha sottolineato la presidente di Tim – sono tanti e importanti: inclusione, solidarietà e coraggio, rispetto delle regole. Sono tutti valori che il gruppo Tim condivide e ritiene fondamentali. Anche per questa ragione Tim è sempre stata a fianco, non solo dello sport, ma anche dei grandi eventi. Tra i vari valori che accomunano molto il gruppo Tim e lo sport, c’è sicuramente anche il gender gap perché sicuramente la storia delle Olimpiadi ce lo insegna, è una strada molto tortuosa. La storia ci ricorda infatti a che ai primi Giochi olimpici di Chamonix c’erano circa 10 donne su 250 atleti, a Milano-Cortina probabilmente si raggiungerà una percentuale molto simile alla parità perché ci avviciniamo al 47%”.
“Volevo poi ricordare anche il coraggio: l’organizzazione di questi giochi – ha concluso – comprende infatti tre Regioni: Lombardia, Veneto e Trentino, una vera sfida sportiva vinta. Quella invece connessa alla sicurezza dei dati è la nuova sfida che deve affrontare e vincere Tim”.
“La Lombardia durante Milano Cortina sarà un hub di innovazione per la transizione. Accenderemo i Giochi in modo concreto, da partner e sponsor, dando contributi che poi rimangono sul territorio per accendere il futuro delle nuove generazioni”. Lo ha detto Francesca Gostinelli, direttore Eni Commercial, nel corso del suo intervento all’evento ‘La Lombardia al centro della sfida olimpica’, oggi a Palazzo Lombardia.
“Le Olimpiadi di Milano Cortina saranno una sfida di sistema e un’occasione per dimostrare con la sinergia pubblico-privato ciò di cui l’Italia è capace. Noi andremo a fornire sia energia da fonti rinnovabile sia a rafforzare la potenza in senso energetico dove è stata richiesta. La Lombardia – ha aggiunto Gostinelli – per la nostra azienda è una regione strategica: qui abbiamo impianti, gestiamo l’illuminazione pubblica nei Comuni, abbiamo clienti, infrastrutture di ricarica per l’auto elettrica. La Lombardia è una regione vivace e fervida e per Enel contribuire alle Olimpiadi è un ulteriore traino”.
“Il nostro impegno come impresa energetica che lavora sulle reti riguarda, in Lombardia, migliorie per Livigno, con una nuova cabina primaria, 60 km di rete in media tensione e 4 cabine secondarie in Valtellina. Significa lasciare sul territorio una maggiore potenza che arriva per i Giochi ma poi rimane per le comunità. Per noi è importante anche applicare elettrificazione sostenibile per rispettare il paesaggio e impattare il meno possibile”.
“Regione Lombardia è un partner straordinario. L’idea alla base di questa candidatura è stata quella di realizzare Giochi diffusi, cioè di adattarli ai territori, e non il contrario. Per la prima volta dopo vent’anni i Giochi invernali tornano sulle Alpi. Abbiamo scelto luoghi dove esistevano già impianti e competenze migliorando infrastrutture già eccellenti, senza stravolgerle. Questa è l’immagine che vogliamo dare: un’Italia capace di innovare restando sé stessa, di unire tradizione e modernità, di accendere entusiasmo e partecipazione”. Lo ha detto l’amministratore delegato della Fondazione Milano Cortina 2026, Andrea Varnier, intervenendo all’evento ‘La Lombardia al centro della sfida olimpica, road to 2026’, organizzato nella sede della Regione.
“Il tema dei giovani e del loro coinvolgimento – ha sottolineato – è uno degli aspetti più belli di questa esperienza. Abbiamo ricevuto 130.000 candidature di volontari e oltre il 50% dei biglietti è stato acquistato da persone sotto i 40 anni. È un segnale straordinario, che ci dice che i Giochi Olimpici e Paralimpici continuano ad affascinare e a ispirare le nuove generazioni. Lo sport è un motore fondamentale di una società positiva”.
“Organizzare Olimpiadi diffuse è stata una scelta ambiziosa – ha concluso Varnier – che naturalmente comporta anche delle complessità. Questo ha richiesto, e continuerà a richiedere, un fortissimo spirito di collaborazione e un lavoro di squadra eccezionale, che finora ha funzionato molto bene e che, sono certo, continuerà anche nei prossimi 91 giorni che ci separano dall’inizio dei Giochi. Perché, alla fine, più la sfida è grande, più è entusiasmante”.
“La Lombardia è la locomotiva trainante del Paese. Sono orgogliosa di essere qui, in questo territorio dove sono nate molte iniziative e che resta fucina e laboratorio di idee e progetti. Con le Olimpiadi confermeremo la grande capacità di fare squadra che ci caratterizza”. Lo ha detto il ministro del Turismo Daniela Santanchè intervenendo all’evento ‘La Lombardia al Centro della sfida Olimpica’ organizzato nella sede della regione.
“I Giochi Olimpici – ha proseguito Santanchè – saranno una straordinaria opportunità per il turismo. Avremo 2,5 miliardi di persone che assisteranno in TV alla cermonia di inaugurazione: una vetrina di enorme impatto in termini di promozione per il territorio”.
“L’evento – ha detto Santanchè – potrà generare 5 miliardi di investimenti, aiuterà a destagionalizzare il turismo e sarà l’occasione per portare i turisti a visitare anche i luoghi meno noti. Tutto il mondo vuole venire in Italia e anche per questo dobbiamo sempre più essere orgogliosi di essere italiani”.
“Quando parliamo di eredità, parliamo di qualcosa che resta, che si tramanda. E quello che stiamo costruendo con Milano Cortina 2026 parte proprio da qui, dalla Lombardia, da una regione che è motore di sport, di entusiasmo e di innovazione. Questa sarà la prima Olimpiade diffusa della storia: un modello nuovo, che potrà ispirare le future edizioni”. Lo ha detto il presidente del CONI – Comitato Olimpico Nazionale Italiano, Luciano Buonfiglio, intervenendo all’evento ‘La Lombardia al centro della sfida olimpica, road to 2026’, organizzato nella sede della Regione.
“Passando al tema delle medaglie – ha ricordato Buonfiglio – questa sarà la spedizione italiana più numerosa di sempre ai Giochi Olimpici Invernali. Parteciperemo in sedici discipline, undici della Federazione Sci e cinque della Federazione Ghiaccio: saremo presenti ovunque, pronti a competere ai massimi livelli”.
“Milano Cortina 2026 – ha concluso il presidente del CONI – sarà la prima Olimpiade con quattro portabandiera, due donne e due uomini. Un segnale concreto di equilibrio, inclusione e parità. Dobbiamo essere orgogliosi di vivere questa esperienza, perché il nostro obiettivo è sempre lo stesso: costruire, attraverso lo sport, una società migliore”.
Quali sono i punti di contatto e i valori comuni che avvicinano un colosso come l’Eni alle Olimpiadi invernali Milano Cortina 2026? La domanda è stata rivolta a Giuseppe Zafarana, amministratore delegato di Eni SpA, che è intervenuto al panel ‘Dalla sfida fino all’eredità: infrastrutture, sostenibilità e nuove connessioni’, nell’ambito dell’evento ‘La Lombardia al centro della sfida olimpica’, oggi a Palazzo Lombardia.
“Siamo vicini alle Olimpiadi per due ragioni fondamentali – ha spiegato il numero uno di Eni -. In primo luogo da un punto di vista valoriare, in secondo luogo per un aspetto ‘ più pragmatico. Dal punto di vista valoriale Eni è accomunata per molti versi dall’attività sportiva. Lo sport, per sua natura ha una connotazione globale, mondiale, internazionale, con una quantità di differenze in 64 paesi al mondo. Così come lo sport è una lingua universale che diventa strumento di incontro tra popoli, persone, culture diverse – ha proseguito Zafarana – lo stesso vale per l’energia. L’energia è un bisogno universale che può diventare un grande strumento di incontro tra culture diverse, come è avvenuto nella storia di Eni, a partire dall’approccio di Mattei. Secondo una dimensione più pragmatica il fatto che le Olimpiadi siano un evento mondiale, a cui partecipano in tutti i paesi del mondo, e rappresentano perciò un veicolo straordinario per raccontare al mondo come Eni e come l’Italia affrontano la transizione energetica”.
Oltre a questo, Zafarana ha poi ricordato altri punti di contatto: “uno sano spirito di competizione e rispetto delle regole, che è alla base dello sport, ma anche del nostro essere presente sui mercati mondiali nei riguardi dei nostri competitor”. Per concludere anche che “Lo sforzo continuo di migliorarsi, nel nostro caso attraverso la ricerca e l’innovazione tecnologica, per raggiungere e superare dei record, proprio come avviene nell’attività sportiva”.
“Le Olimpiadi sono una grande opportunità, il nostro gruppo è molto vicino allo sport e cerchiamo di farlo dando un valore aggiunto”. Così Renato Mazzoncini, amministratore delegato di A2a SpA, intervenendo al panel ‘Dalla sfida fino all’eredità: infrastrutture, sostenibilità e nuove connessioni’, nell’ambito dell’evento ‘La Lombardia al centro della sfida olimpica’, oggi a Palazzo Lombardia.
“Il fatto che i valori dello sport siano condivisibili – ha chiosato il numero uno di A2A – è quasi banale. Riflettendo sulla parola eredità – ha continuato – mi stavo chiedendo: a chi lasciamo in eredità questo lavoro? Come tutti gli amministratori delegati, sono ottimista – ha ammesso – ma al contempo sono preoccupato. E la preoccupazione principale è quella demografica. A chi lasciamo – ha continuato Mazzoncini – questa eredità? Ai giovani, che sono quelli che devono fare sport e che possono cogliere quest’opportunità, oppure a un Paese di vecchi? I dati demografici restituiscono il secondo scenario – ha incalzato – . Mi piacerebbe immaginare che le Olimpiadi possano essere, invece, un momento che, dà un segnale diverso. Perché – ha quindi fatto presente – per riuscire ad invertire un trend demografico che i dati statistici fotografano, con un indice di natalità sceso a 1,18, il minimo nella storia italiana e uno dei più bassi del pianeta, occorrono due cose. Avere – ha suggerito Mazzoncini – un po’ di ottimismo nel futuro, e l’Italia ha tutte le caratteristiche per giocarsi la partita, e poi bisogna costruire un paese per giovani dove si fa sport, ci sono infrastrutture, opportunità e possibilità per i ragazzi di giocare, nel senso buono del termine”. “È su questi valori che lavoriamo – ha ricordato – anche perché per un’azienda come la nostra, che si occupa di servizi essenziali, di servizi energetici e di economia circolare, banalmente l’indicatore principale è la nostra popolazione. Una popolazione – ha concluso Mazzoncini – che se veramente scendesse dagli attuali 58, ai 47 milioni nel 2060-70, non potrebbe vedere in buona salute nessuno, nemmeno noi”.
“La medaglia per un nostro atleta è l’ultima cosa. Prima è importante la ‘civiltà’ che consente a chi ha una disabilità di muoversi ed essere come gli altri, dallo sport alla vita di tutti i giorni”. Così Paolo Tavian, presidente FISIP (Federazione Italiana Sport Invernali Paralimpici), intervenendo oggi all’evento ‘La Lombardia al centro della sfida olimpica’, a Palazzo Lombardia, insieme a Flavio Roda, presidente FISI (Federazione Italiana Sport Invernali).
“Nelle nostra attività sportive – ha aggiunto Tavian – ci saranno grandi campioni, vogliamo che siano visibili perché tutti possano capire le differenze”. “Come Federazione – ha proseguito – siamo pronti a portare i nostri 15 atleti a gareggiare, non facciamo pronostici, vogliamo pensare a salvaguardarli fisicamente. La vera sfida è lasciare qualcosa, e trovare nuovi talenti. Stiamo promuovendo le attività, troviamo anche nuove leve, ma non basta. La visibilità che ci attendiamo dall’evento paralimpico sarà fondamentale”.
SICUREZZA, FRONTE COMUNE – “Stiamo affrontando con la legge 40 il tema sulla sicurezza in pista – ha ricordato Tavian -; è importante anche formare figure dentro la Federazione che possano lavorare con chi ha una disabilità. Non è nulla scontato, ogni giorno impariamo qualcosa di nuovo anche in questo campo”.
“Anche nei nostri sport gli infortuni sono all’ordine del giorno – ha osservato Flavio Roda, presidente FISI, ricordando gli atleti azzurri ancora in via di guarigione -. Abbiamo un ranking da mantenere; per stare a un certo livello, occorre essere in determinate condizioni per competere al miglior modo possibile”.
“Siamo cresciuti molto anche nelle altre discipline che rappresentiamo, con lo sci alpino protagonista per visibilità – ha ribadito Roda -; alcuni hanno vivai più grandi, altri sono più di nicchia. Sia nello skeleton che nel bob siamo cresciuti. Fa ben sperare questa nuova pista, di altissima qualità, a detta degli atleti stessi che hanno fatto le prime prove. Noi lavoriamo in tutte le discipline, intensificando tutta l’attività in funzione dell’evento olimpico”.
“La Lombardia e Milano, saranno al centro della sfida olimpica, naturalmente insieme al Veneto e al Trentino-Alto Adige. Questa regione è da sempre il cuore di eventi storici italiani importanti, e Milano-Cortina 2026 è un appuntamento rilevante che darà lustro ai territori coinvolti”.
Lo ha detto il presidente del Senato, Ignazio La Russa, in un videomessaggio inviato per l’evento ‘La Lombardia al centro della sfida olimpica – Road to 2026’, che si è svolto oggi a Palazzo Lombardia.
Il presidente La Russa ha inoltre spiegato di non poter essere presente per importanti impegni istituzionali.
“Le Olimpiadi invernali – ha aggiunto – rappresentano un appuntamento che darà prestigio a tutta l’Italia, come avviene per tutto quello che riguarda la Lombardia. Basti pensare ai dati economici di questa regione, alla sua eccellenza nel settore della moda e della cultura. Non a caso qualcuno definisce Milano la capitale morale d’Italia. Senza entrare in logiche competitive, credo che anche il territorio lombardo sarà il cuore dei Giochi Olimpici”.
“Vorrei che Milano Cortina 2026 fosse l’occasione per mettere al centro anche il binomio sport-disabilità. Il Comitato Italiano Paralimpico e lo sport che vede protagonisti i disabili rappresentano, infatti, una grande risorsa e un’opportunità per tutto il Paese. Sono questioni che vanno al di là dell’ambito prettamente sportivo, coinvolgendo anche altri comparti legati a questo settore, come ad esempio quello turistico”. Lo ha detto il presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Marco Giunio De Sanctis intervenendo oggi a Palazzo Lombardia al convegno ‘La Lombardia al centro della sfida olimpica – Road to 2026’.
De Sanctis ha sottolineato inoltre l’importanza di adottare una prospettiva più ampia anche in ambito comunicativo, capace di sfruttare le Olimpiadi come cassa di risonanza per declinare a 360 gradi il tema disabilità. “E’ necessario – ha detto – essere consapevoli dell’importanza di parlare di queste questioni, cercando di andare oltre quello che viene rappresentato durante i Giochi”.
“Le Paralimpiadi – ha concluso – vengono dopo le Olimpiadi, ma sono due momenti di uno stesso grande evento. Vorrei che tutte le manifestazioni sportive replicassero il modello ‘Milano Cortina 2026’ per promuovere una cultura inclusiva”.
“Siamo orgogliosi del percorso fatto insieme. Ha funzionato la positiva sinergia tra Governo, Regioni, Comuni e imprese. Abbiamo raccolto la sfida di Milano Cortina 2026 e tra poco saremo al centro dell’attenzione mondiale”. Lo ha detto il ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi intervenendo all’evento ‘La Lombardia al Centro della sfida Olimpica’ organizzato nella sede della regione.
“Come Italia nel suo complesso – ha continuato Abodi – sappiamo raggiungere traguardi che sembravano impossibili, quando è in gioco la reputazione nazionale. Il lavoro in chiave olimpica proseguirà con i Giochi Olimpici Giovanili Invernali Dolomiti Valtellina 2028, che vedranno nuovamente protagonista la Lombardia insieme a Veneto e Trentino: sarà un ulteriore occasione per intensificare il lavoro sullo sport a scuola e nelle università”.
“Un ricordo legato alle Olimpiadi? La vittoria di Tomba nel 1988 che fece fermare il Festival di Sanremo”. Lo ha detto Giuseppe Marotta, presidente dell’Inter, nel corso del suo intervento all’evento ‘La Lombardia al centro della sfida olimpica’, oggi a Palazzo Lombardia.
“La mia presenza qui – ha aggiunto Marotta – è da appassionato e non da protagonista. Un grande ringraziamento a tutti coloro che sono riusciti prima a portare le Olimpiadi in Italia e poi ora alla macchina organizzativa. Tutto questo è il riconoscimento di un brand che è il Made in Italy che ci da orgoglio”.
“La mia carriera è partita da Varese e quei valori da polisportiva ora li ritrovo nei Giochi Olimpici. Ci sarà una copertura televisiva importante, vedere i campioni che difendono la nostra bandiera – ha concluso Marotta – sarà bellissimo. Ringrazio tutti i protagonisti, la politica e il ministro Andrea Abodi”.