Le Professioni Sanitarie di Milano portano la fiaccola della salute

Tra i 10.000 tedofori per le Olimpiadi invernali del 2026 ci sarà anche lei: Elena Fossati, Tecnica della Riabilitazione Psichiatrica (TeRP) iscritta all’Ordine dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione di Milano, Como, Lecco, Lodi, Monza Brianza e Sondrio.

La Professionista, che ha inviato la sua autocandidatura tramite il portale di Milano-Cortina 2026, è stata selezionata dalla Fondazione organizzatrice dei Giochi e avrà l’onore di percorrere 300 metri del percorso a staffetta che, snodandosi per tutta l’Italia, porterà la fiamma olimpica fino a Milano.

La Dott.ssa Fossati racconta così le motivazioni della sua candidatura, dal forte significato simbolico: “Con la mia presenza voglio rappresentare tutti i colori della diversità e dell’inclusione, illuminando chi rimane ai margini della società. Il mio lavoro mi mette a contatto con problematiche di natura fisica e psichica anche gravi. Corro, quindi, anche per i pazienti che non possono farlo, e che però possono essere considerati a pieno titolo, per le difficoltà che affrontano quotidianamente, dei veri e propri ‘atleti della vita’. Corro anche per i giovani, soprattutto i più fragili, per insegnare loro che non devono smettere mai di sognare”.

La Professionista Sanitaria correrà parte della penultima tappa fino a Monza, dove l’arrivo della fiamma olimpica è previsto per il 4 febbraio 2026. A sostenerla ci sarà una delegazione del suo Ordine professionale, che comprende 19 Professioni dell’area sanitaria tecnica, della riabilitazione e della prevenzione. Afferma Diego Catania, Presidente dell’Ordine: “Siamo orgogliosi di dare supporto alla Dott.ssa Fossati, Professionista stimata e molto attiva nella vita della nostra Istituzione. Tutto l’Ordine si unisce simbolicamente a lei nel portare la fiaccola della salute, facendo luce su tante emergenze silenziose, come quella dei disturbi mentali e psicologici che colpiscono sempre di più le nuove generazioni. I Tecnici della Riabilitazione Psichiatrica, insieme ad altre Professioni Sanitarie afferenti all’Ordine che rappresento, costituiscono la spina dorsale dei servizi di cura e assistenza a chi soffre per disabilità psichiche, ai loro caregiver e alle loro famiglie, svolgendo un lavoro insostituibile di riabilitazione e integrazione sociale”.

I TeRP, Professionisti Sanitari laureati e abilitati, operano in una grande varietà di servizi territoriali, dalle strutture residenziali e semi-residenziali per adulti e minori agli ambulatori di neuropsichiatria, dagli ospedali alle residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza, oltre che in libera professione. Le loro competenze hanno un ruolo determinante nella riabilitazione, nel supporto e nell’inclusione delle persone che soffrono di patologie psichiatriche e nell’abbattimento dello stigma che circonda i disturbi mentali.

“Il messaggio che desidero mettere in rilievo, in solidarietà con la Professionista che porterà la torcia, è che i problemi di salute mentale non devono essere nascosti, ma posti alla luce del dibattito pubblico, così come i professionisti, talvolta poco conosciuti, che lavorano con passione per aprire nuove prospettive di vita e di integrazione sociale” aggiunge Massimo Oltolina, Presidente della Commissione d’Albo TeRP dell’Ordine. “Spesso la quotidianità ci mette a confronto con situazioni complesse e sfidanti. A dispetto delle difficoltà, tuttavia, mi sento di dire che la nostra è una Professione ricca di soddisfazioni, in grado di sorprenderci ogni giorno e di mostrarci quanto l’impegno, l’attenzione e la cura possano fare la differenza”.

Nonostante il ruolo cruciale che rivestono nella vita di tante persone, le Professioni Sanitarie attive nella cura dei soggetti vulnerabili, come i TeRP, soffrono di un drammatico calo di attrattività dei percorsi universitari, prospettando preoccupanti scenari futuri di dispersione di competenze essenziali.

Dichiara il Presidente Catania: “Colgo l’occasione per fare un appello alle istituzioni, chiedendo interventi mirati per valorizzare i Professionisti che supportano i più fragili, riconoscendone l’importanza per la tenuta del sistema salute. Mi auguro, infine, che l’impresa della collega possa essere di ispirazione per i giovani, mostrando loro che, tra tanti percorsi possibili, c’è anche quello dell’impegno professionale in ambito sanitario, in grado di cambiare la vita di chi cura come quella di chi viene curato”.


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