Dall’8 al 20 novembre, l’ADI Design Museum ospita la mostra “Quando l’essenziale è invisibile agli occhi. Il contributo dello Studio Belvedere alle innovazioni e alla tutela del territorio”, in occasione del 50° anniversario dello Studio BLV – Belvedere & Partners. L’esposizione è a cura di Luciano Galimberti, con il coordinamento scientifico di Valentina Fisichella, il progetto di allestimento di Mario Cucinella, MCA – Mario Cucinella Architects con Michela Galli e il progetto editoriale, con l’omonimo volume, a cura di Luca Mocarelli.
La mostra rappresenta un’occasione di riflessione sulla complessità delle dinamiche di valorizzazione del territorio e sul contributo dello Studio Belvedere alle trasformazioni urbane. Il percorso espositivo mette in relazione i molteplici fattori che influenzano i processi di innovazione territoriale, approfondendo tre interventi sulla città di Milano rispetto ai quali il ruolo dello Studio è stato determinante. Il progetto è nato da un processo corale di condivisione, con il coinvolgimento dell’intero Studio e la collaborazione dell’ADI Design Museum, che è al contempo uno dei casi studio esposti.
Si tratta della seconda tappa del percorso dedicato ai 50 anni di BLV – Belvedere & Partners, avviato all’inizio del 2025 con la piantumazione di un Ginkgo Biloba e un intervento artistico in Piazza Eleonora Duse a Milano, sede storica dello Studio.
Antonio Belvedere: «Quest’anno ricorre il 50° anniversario dello Studio Belvedere, da cinquant’anni sempre nello stesso palazzo di Piazza Duse. Sono orgoglioso di festeggiare presso l’ADI Design Museum questo evento, e ringrazio i 24 Avvocati che compongono BLV – Belvedere & Partners, che condividono con me tenacia, spirito di sacrificio ed etica professionale e non solo professionale, con senso di squadra, di appartenenza, di solidarietà e di armonia all’interno del nostro Staff, il tutto accompagnato con continuità da un sano ottimismo della volontà, contrapposto al pessimismo della ragione».
Luciano Galimberti: «Troppo spesso le complessità dei processi di valorizzazione territoriale non vengono colte, producendo nella collettività un senso di frustrazione o addirittura di ingiustizia verso strutture di governo del territorio che ci appaiono distanti e incomprensibili; la mostra vuole invece evidenziare come a questa complessità di leggi, norme e codici, in continua crescita e spesso in contraddizione tra loro, possa corrispondere una prassi lucida quanto trasparente di governo della complessità stessa».
La mostra
Il percorso espositivo, firmato da Mario Cucinella, MCA – Mario Cucinella Architects con Michela Galli, si sviluppa lungo una timeline che abbraccia cinque decenni, dal 1975 al 2025, restituendo – con foto, video, disegni, dati e testimonianze – la storia dello Studio e il suo dialogo con i grandi cambiamenti sociali e normativi che hanno mutato il volto della città e del Paese. Una mostra che ripercorre anche mezzo secolo di storia di Milano, raccontando una città capace di evolvere e di reinventarsi. Tra urbanistica, diritto, innovazione e senso civico, sarà possibile riscoprire il valore di ciò che spesso – proprio come l’essenziale – rimane invisibile agli occhi.
Mario Cucinella, Architetto & Fondatore di MCA – Mario Cucinella Architects: «Abbiamo voluto che l’allestimento fosse un dispositivo narrativo capace di restituire la storia dello Studio Belvedere come un racconto di città, fatto di persone, idee e regole che nel tempo hanno modellato il territorio. È un omaggio al valore della conoscenza condivisa, alla capacità di leggere la complessità e di trasformarla in cultura del progetto. In un luogo simbolico come l’ADI Design Museum, questa installazione celebra non solo i cinquant’anni di uno studio, ma anche il contributo che il diritto e l’architettura insieme possono offrire alla costruzione di città più consapevoli e sostenibili».
L’installazione si apre con una grande parete a soffietto in cartone plissettato, un materiale semplice e sostenibile che, come un nastro che si srotola, diventa supporto alla storia dello Studio. L’esperienza di visita si articola quindi in video-interviste ai partner dello Studio Belvedere, che approfondiranno specifiche sfide incontrate durante lo sviluppo progettuale: tempi di sviluppo, tecniche costruttive, leggi e norme tecniche, economia ed evoluzione urbana. A completare lo spazio, sospesi a diverse altezze, i kokedama portano la leggerezza del verde, evocando la vitalità di una città che cresce e si rinnova. Ogni parte dell’installazione è pensata per avere una seconda vita: potrà essere smontata, riutilizzata e ricollocata, perché il valore di un progetto si misura anche nella sua capacità di trasformarsi e continuare a generare significato nel tempo.
Tre casi studio – Bicocca, Piazza Compasso d’Oro e San Siro – intervallano il percorso con foto, disegni e materiali originali, raccontando il passato, il presente e il futuro della pratica progettuale a Milano. La mostra evidenzia il contributo dello Studio Belvedere nel favorire il costante dialogo tra pubblico e privato, costruendo un modello virtuoso capace di sostenere e governare processi complessi come quello della rigenerazione urbana. Nel caso del recupero e della conversione della storica sede Edison nella nuova sede di ADI – Associazione per il Disegno Industriale e della sua Fondazione – che custodisce la “Collezione Storica Compasso d’Oro” – il tavolo di coordinamento organizzato dallo Studio Belvedere ha permesso uno svolgimento ordinato delle complesse opere di riqualificazione del quartiere, creando le condizioni affinché la città possa oggi vantare un museo, l’ADI Design Museum, che, con Piazza Compasso d’Oro, rappresenta un centro aggregativo riconosciuto e apprezzato a livello cittadino, nazionale e internazionale.
Il progetto editoriale
La mostra è affiancata dall’omonimo volume, a cura di Luca Mocarelli, professore ordinario di storia economica all’Università degli Studi di Milano-Bicocca, con i contributi editoriali di Luciano Galimberti, Valentina Fisichella, Mario Cucinella, Antonio Belvedere, Fabrizio Pierandrei, Stefano Anfossi, Gianni Verga e Carlo Alessandro Puri Negri.
Mocarelli ripercorre la storia della città e il ruolo dello Studio Belvedere, che ha saputo accompagnare istituzioni pubbliche e operatori privati nei processi di rigenerazione, coniugando competenze legali e visione strategica. Un progetto editoriale che – attraverso dati, fotografie e documenti – intende raccontare la trasformazione del nostro Paese dagli anni Settanta a oggi, fra transizioni industriali, cambiamenti sociali e vasti progetti di riqualificazione urbana.
Luca Mocarelli: «L’evoluzione del comparto immobiliare è uno dei tratti che differenzia maggiormente l’esperienza milanese dal resto del Paese, sia per l’ampiezza assunta dal processo di rigenerazione urbana, che per le dimensioni degli investimenti compiuti e degli esiti architettonici conseguiti. La ricostruzione della storia e dell’attività di BLV – Belvedere & Partners ha offerto una prospettiva inedita e di grande interesse che consente, non solo di ripercorrere, attraverso l’esperienza di chi ne è stato protagonista, le trasformazioni della città negli ultimi cinquant’anni, ma anche di fare emergere, con riferimento al mondo del real estate, l’importanza dei servizi legali, un’attività essenziale e in genere poco visibile».
Junior Design Lab: un laboratorio per i progettisti di domani
Sabato 15 e domenica 16 novembre, ad accompagnamento della mostra, si terrà il ciclo di laboratori “Missione Città”, a cura dello Junior Design Lab di ADI Design Museum, dedicati al pubblico dei più piccoli e alle famiglie. I laboratori mirano a coinvolgere i bambini nel conoscere e progettare la propria porzione di città, nel segno di una consapevolezza civica e del rispetto delle regole. Per due ore i bambini saranno designer, architetti e cittadini: ciascun partecipante avrà a disposizione una “tessera” di territorio urbano in cui dare forma alle proprie idee e, al termine del laboratorio, tutte le “tessere di città” realizzate confluiranno in un’unica grande installazione. Una città collettiva che rappresenterà la pluralità di sguardi sulla Milano del futuro. I lavori rimarranno esposti negli spazi del Junior Design Lab fino alla conclusione della mostra. La partecipazione è gratuita, previa prenotazione su Eventbrite.
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