Progetto Rocca, vent’anni di collaborazione tra Politecnico di Milano e MIT di Boston per la ricerca

Il Politecnico di Milano ha celebrato oggi in Aula Magna i vent’anni del Progetto Roberto Rocca, la collaborazione internazionale con il Massachusetts Institute of Technology (MIT) avviata nel 2005 grazie al sostegno della Fondazione Fratelli Agostino ed Enrico Rocca.

Dedicato alla memoria di Roberto Rocca (1922-2003), ingegnere meccanico laureato al Politecnico e dottore di ricerca al MIT, il programma rappresenta uno dei ponti più duraturi e significativi tra ricerca italiana e statunitense.

In vent’anni il Progetto ha sostenuto oltre 250 docenti e ricercatori del MIT e del Politecnico, finanziando 169 fellowship. Le aree scientifiche più rappresentate sono la bioingegneria e l’ingegneria meccanica, accanto alla scienza dei materiali, all’energia, all’elettronica, all’informatica e, in misura minore, all’architettura e design.

La mappatura degli Alumni condotta dal Politecnico evidenzia che circa il 55% dei partecipanti lavora oggi in Italia. L’impatto del progetto è ben visibile nel mondo dell’industria: il 50 per cento degli Alumni lavora in aziende nei settori della ricerca e dell’innovazione, in Italia e all’estero. La metà dei dottorandi prosegue nella carriera accademica, molti nell’Ateneo stesso, percentuale che cresce al 65% per i post-doc.

Il Progetto sostiene ogni anno la crescita dei giovani con soggiorni di ricerca al MIT per i dottorandi del Politecnico, borse post-doc annuali, fondi di avviamento per progetti congiunti, workshop tematici e opportunità di scambio per studenti del MIT a Milano. Nel tempo, queste esperienze si traducono in pubblicazioni scientifiche e in nuove opportunità di finanziamento, consolidando una rete di cooperazione che lega stabilmente il Politecnico di Milano e il MIT.

“Il Progetto Rocca è un investimento nel talento e nella capacità delle persone di costruire il futuro. Oggi, a vent’anni di distanza, il suo valore è più che mai evidente: le università devono continuare a essere ponti che rafforzano il dialogo e la collaborazione internazionale. Grazie alla visione di Gianfelice Rocca e alla collaborazione con il MIT, sono diversi i fellow che, dal Politecnico di Milano, oggi rivestono ruoli di primo piano nell’ambiente accademico o che si sono affermati nel settore privato e nell’industria. Sono i testimoni di un percorso di crescita basato sul confronto, che va alimentato e accresciuto nell’interesse collettivo.”  – commenta Donatella Sciuto, Rettrice del Politecnico di Milano.

Il progetto Roberto Rocca è nato nel 2005 per ricreare, a beneficio degli studenti, il percorso di mio padre, che dopo Politecnico intraprese un dottorato al MIT – afferma Gianfelice Rocca, Presidente Gruppo Techint – Costruire ponti tra i due Atenei dà un’occasione di crescita a studenti e studentesse e, tramite questi giovani, favorisce la collaborazione tra le due Università. Con orgoglio abbiamo visto il progetto evolvere per rispondere alle sfide di oggi, con un aumento dell’interdisciplinarietà e la combinazione tra i campi tecnici tradizionali e le Scienze della Vita”.

Nell’ambito delle collaborazioni tra Politecnico di Milano e Gruppo Techint, in particolare Humanitas, sono nate altre iniziative di valore internazionale, tra cui MEDTEC School: corso di Laurea in Medicina e Chirurgia e, contemporaneamente, in Ingegneria Biomedica, in lingua inglese, ideato da Humanitas University e Politecnico di Milano. Proprio nel 2025 si sono laureati i primi medici-ingegneri d’Europa.

Il 7 ottobre, con un evento in Aula Magna, il Politecnico di Milano ha celebrato i vent’anni del Progetto Roberto Rocca. È l’occasione per ripercorrere i risultati raggiunti e raccogliere le testimonianze dei Rocca Fellows e degli Alumni, con una tavola rotonda con rappresentanti del Politecnico, del MIT e della Fondazione Fratelli Agostino ed Enrico Rocca, per discutere nuove sfide globali e il futuro della collaborazione


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