Il nuovo film di Checco Zalone, “Buen Camino”, uscito il 25 dicembre, ha registrato oltre 5,6 milioni di euro di incassi nazionali. A Bellano (Lecco), però, il cinema locale ha scelto di non programmarlo.
La decisione non nasce da una posizione contro Zalone, ma dal rifiuto delle condizioni imposte dalla distribuzione, che richiedevano settimane consecutive di programmazione obbligatoria, e senza possibilità di inserire altri titoli in cartellone.
L’associazione che gestisce la sala spiega che molte sale accettano le condizioni per avere Zalone in prima visione ma Bellano ha preferito tutelare la varietà dell’offerta, ritenuta essenziale per il proprio pubblico.
Al posto di Buen Camino, la sala ha programmato:
- Avatar 3 – Fuoco e Cenere (in esclusiva provinciale),
- Zootropolis 2,
- Un Topolino Sotto l’Albero,
- un biopic su Eleonora Duse,
- il film storico Norimberga.
Il sindaco Antonio Rusconi, appassionato di cinema, sostiene la scelta le piccole sale sono presidi culturali e sociali per i territori la “programmazione monocorde” imposta dai distributori penalizza le aree interne, il cinema deve restare spazio di aggregazione e cultura, non solo un luogo di consumo.
Il caso mette in luce un problema più ampio: le piccole sale faticano a reggere le logiche commerciali dei grandi distributori; accettare film-evento come quello di Zalone spesso significa sacrificare la pluralità dell’offerta per settimane;
Bellano ha scelto di mantenere la propria missione di servizio pubblico culturale.
Il pubblico di Bellano potrà comunque vedere Buen Camino, ma solo a fine gennaio, quando terminerà il periodo di sfruttamento esclusivo imposto dalla distribuzione.
Scopri di più da GazzettadiMilano.it
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.
























