Ucraina, Sala: mi preoccupano profughi con fragilità. Fontana: pronti ad ogni evenienza.

Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala (d) e il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, all'istituto dei tumori di Milano per la visita del presidente della Repubblica per i 90 anni dell'istituto, Milano, 20 settembre 2018. ANSA/DANIEL DAL ZENNARO

“La situazione è sotto controllo e gli arrivi dei profughi sono ancora limitati. Il punto è capire cosa succederà e nessuno di noi oggi può saperlo. Il Ministero degli Interni dice che ci sono 251mila ucraini in Italia, nella realtà ce ne saranno decisamente di più, da quello che ci dicono gli ucraini. Noi sappiamo che una parte non è in regola, ma è un fenomeno normale in questi tempi. Ad oggi ce la facciamo. Vediamo due difficoltà principali: l’inserimento a scuola, perché le nostre sono obiettivamente già piene. Ci stiamo chiedendo se dobbiamo inserire in prospettiva singoli bambini nelle classi italiane o fare classi per bambini ucraini con traduttori e interpreti, assistenti sociali per fornigli kit scolastici”.

Lo ha detto il sindaco Giuseppe Sala a margine della partenza dei convogli umanitari verso la Polonia.

“La seconda preoccupazione è che ci segnalano che stanno arrivando abbastanza ucraini con varie forme di fragilità e quindi da accogliere in centri specializzati”, ha aggiunto il sindaco.

“L’accoglienza degli ucraini è stata organizzata a livello nazionale con grande presenza del volontariato, con la partecipazione dei comuni e con un’attività di coordinamento da parte della Regione. Mi sembra che stia andando bene, anche perché adesso anche gli arrivi sono più controllati. La prefettura ha abbassato i numeri delle attese dei profughi che ci dobbiamo aspettare”. Lo ha detto il presidente della regione Attilio Fontana, a margine della partenza dei convogli umanitari verso la Polonia.

“Noi siamo pronti a ogni evenienza, comunque grazie alla collaborazione con il volontariato, i comuni e le prefetture abbiamo cercato di fare un’opera di coordinamento. Mi auguro che la guerra finisca tra un’ora e quindi non ci siano più queste necessità, ma comunque c’è la consapevolezza di poter andare anche oltre i numeri previsti”, ha aggiunto Fontana.

“Abbiamo fatto riferimento all’iniziale discorso che era stato fatto dal governo, quindi pensavamo potessero arrivare fino a 100mila in regione. Quindi l’organizzazione sta andando in quella direzione”, ha concluso.(MiaNews)