Super Maignan, derby al Milan

Il derby di Milano è rossonero. Il Milan ha battuto l’Inter 1-0 oggi, domenica 23 novembre, nel big match di San Siro, valido per la 12esima giornata di Serie A. Decisivo un gol di Pulisic, al 54′, e il rigore parato da Maignan a Calhanoglu al 73′.

Con questa vittoria il Milan scavalca proprio l’Inter e si porta al secondo posto in classifica a quota 24, a +1 sui nerazzurri e a -2 dalla Roma capolista.

La vittoria ha un forte valore simbolico ma anche per la classifica.

Il derby, come sempre, ha rappresentato molto più di una semplice partita: è un evento che coinvolge la città, le tifoserie e l’orgoglio sportivo.

Il primo tempo  si è chiuso sullo 0-0, ma con grandi emozioni: l’Inter ha dominato il gioco e ha colpito sia la traversa con Acerbi che il palo con Çalhanoğlu, senza riuscire a sbloccare il risultato.

Inter in controllo: la squadra di Inzaghi ha gestito il possesso e creato le occasioni più pericolose.

Legni colpiti: Acerbi ha centrato la traversa sugli sviluppi di un corner, mentre Çalhanoğlu ha colpito il palo con un tiro dalla distanza.

Milan più attendista: i rossoneri hanno sofferto la pressione, cercando di ripartire in contropiede ma senza grandi occasioni.

Nella ripresa il copione iniziale sembrava ricalcare quello del primo tempo, con l’Inter ancora in pressione. Tuttavia, al 55’ minuto la partita ha preso una svolta decisiva: dopo una palla recuperata da Fofana Saelemaekers è partito in campo aperto, ha concluso in diagonale trovando la respinta di Sommer, sul pallone vagante si è avventato Christian Pulisic, che ha ribadito in rete firmando l’1-0 per il Milan.

L’Inter ha provato a cambiare passo con i cambi di Mister Chivu, inserendo forze fresche per aumentare la pressione. Al 72’ minuto è arrivata l’occasione più grande per i nerazzurri: l’Inter conquista un rigore, Thuram è a terra, il Var controlla la dinamica e nota il pestone di Pavlovic sull’attaccante francese e quindi chiama Sozza alla on-field review. L’arbitro assegna il penalty alla squadra di Chivu.

Sul dischetto si presenta Hakan Çalhanoğlu, considerato uno specialista.

Mike Maignan però si conferma decisivo: intuisce e respinge il tiro, mantenendo il vantaggio rossonero.

Per Çalhanoğlu si tratta del secondo errore dal dischetto con la maglia nerazzurra, dopo quello già registrato contro il Napoli.

L’episodio ha cambiato l’inerzia del match, spostando l’equilibrio dalla parte rossonera.

L’Inter ha provato a reagire, mantenendo il possesso e cercando spazi contro la difesa milanista.

Il Milan, forte del vantaggio, ha gestito con attenzione, puntando su compattezza e ripartenze.

 

Cristian Chivu, tecnico dell’Inter, ha parlato ai microfoni di DAZN al termine della sfida col Milan: “Non è solo quello che abbiamo creato ma la prestazione e l’attenzione da salvare, ci hanno fatto gol nell’unica occasione su un lancio lungo ma il calcio è così. Ci abbiamo provato in tutti i modi, questo è lo spirito che voglio vedere poi è normale che quattro sconfitte in dodici giornate sono troppe però la classifica è ancora corta. Dobbiamo gestire bene la frustrazione, perché perdere una partita così può lasciare qualche segno”.

Sommer sta avendo un rendimento altalenante?
“Io non faccio un’analisi del genere, so quello che creiamo e i rischi che corriamo. Non vado mai sulle individualità, perché i miei giocatori sono sempre i migliori. Non punto il dito perché quando accade c’è odore di fallimento. Non c’è un solo colpevole di questa sconfitta, siamo tutti dentro. Potevamo gestire meglio i momenti, abbiamo solo il dovere di rialzarci perché mercoledì abbiamo un’altra partita importante”.

Come mai tutti questi gol presi in contropiede?
“Per caratteristiche dei nostri giocatori siamo costretti ad attaccare con tanti uomini e siamo più esposti al contropiede, oggi ne abbiamo subito solo uno ed è stato fatale. Finora abbiamo subito abbastanza poco per quelli che sono i rischi che corriamo. Dobbiamo migliorare nella percezione del pericolo, fare anche qualche fallo in più”.

Perché Lautaro è uscito a mezz’ora dalla fine?
“Lautaro sta bene, non posso cambiare giocatori? È una scelta tecnica mia, anche i ragazzi che sono in panchina come Bonny e Esposito meritano di dare il loro contributo”.

Massimiliano Allegri ha parlato a DAZN al termine di Inter-Milan 0-1. Queste le dichiarazioni del tecnico dopo il derby vinto.

La corsa negli spogliatoi sorridendo alla fine della partita

“Una bella vittoria, è stata una partita divertente. Nel primo tempo eravamo un pochino assenti il primo quarto d’ora, poi la squadra ha giocato meglio. Abbiamo avuto 4-5 situazioni dove potevamo rifinire meglio negli ultimi metri, dovevamo mettere in moto meglio Saelemaekers perché Dimarco era molto alto e potevamo fare male. Dobbiamo rifinire meglio i cross. Poi dopo che l’Inter ci è venuta ad attaccarci ci siamo difesi bene sulle marcature preventive. Loro sono micidiali quando li vai a pressare e fanno gli appoggi con punte e centrocampisti. Abbiamo difeso discretamente bene anche sulle palle inattive”.

Sono più grandi i rimpianti per non aver vinto quelle partite abbordabili o più grande la gioia per gli scontri diretti vinti?

“Il fatto degli scontri diretti è una bella gioia, poi ci sono campionati in cui vinci tutti gli scontri diretti ma perdi punti con le piccole… Ma alla fine i punti che abbiamo sono quelli che meritiamo. Dobbiamo migliorare nella pressione offensiva, questa settimana ci alleniamo tutti insieme e miglioreremo la condizione fisica. Per i rigori c’è Claudio Filippi, è un migliore in quel ruolo, un gran lavoratore. Molto bravo a preparare i portieri sui rigori”.

Che conferma vi dà questa partita?

“Ha confermato che quando abbiamo avuto partite dove il ritmo bisognava deciderlo noi a tratti l’abbiamo fatto e a tratti no, infatti abbiamo subito gol con Cremonese, Pisa e Parma. Quando le partite sono di alto livello sei costretto a tenere l’attenzione alta. Il passo in avanti va fatto con le cosiddette piccole. Il risultato di stasera è importante soprattutto a livello psicologico, potevi andare sotto di 5 punti che non sono tantissimi, ma rimanere dentro le prime 4 è molto importante”.

Su Pulisic e Leao insieme:

“Ha funzionato bene, ma aveva già funzionato in Australia. Anche Nkunku è importante, abbiamo bisogno di tutti. Che questa settimana ci siamo allenati tutti insieme è un vantaggio perché alzi il ritmo”.


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