Stadio, Sala: nessuno sconto ai club ma possibile compartecipazione spese

Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha chiarito che nella trattativa per la vendita dell’area su cui sorgerà il nuovo stadio non ci saranno sconti economici, ma è prevista una compartecipazione alle spese.

Questa compartecipazione può derivare da obblighi di legge (come quelli relativi alle bonifiche ambientali) oppure da richieste specifiche del Comune, come lo spostamento dello stadio.

I Punti salienti del messaggio di Sala

Nessuno sconto sul prezzo di vendita dell’area, ma un contributo condiviso alle spese, legato a bonifiche o richieste comunali.

L’obiettivo è chiudere la vendita entro settembre.

L’eventuale accordo sarà sottoposto a giunta, commissioni e Consiglio comunale.

Sala auspica un’intesa con i club, sottolineando il dovere istituzionale di affrontare il problema con decisione.

Il tono del sindaco è fermo ma collaborativo: riconosce la complessità della situazione e la necessità di una posizione chiara da parte dell’amministrazione, pur auspicando una soluzione condivisa con le società sportive coinvolte.

“Possiamo rimpiangere le proprietà alla Moratti e alla Berlusconi. Io Moratti lo rimpiango e gli mando un abbraccio, ma così è oggi. Queste proprietà, più che la passione per il calcio, per lo sport, lo considerano un’occasione di business”. Lo ha detto il sindaco di Milano, Beppe Sala, interpellato sulla vendita di San Siro a Milan e Inter a margine della commemorazione del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa. “Io mi sto esprimendo in maniera decisa, poi ognuno si prenderà la sua parte di responsabilità. Se il Consiglio non dovesse approvare la vendita di San Siro sarà un problema che si prenderà il prossimo sindaco” perché “non è che le squadre decideranno con facilità di fare finta di niente. Noi andremo avanti”, ha aggiunto Sala.


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