Olimpia vince il classico contro Cantù

L’Olimpia raschia il fondo delle energie e vince a Desio, 94-89, una partita difficile e diventata complicata per la tenacia dell’avversaria, qualche momento in cui la stanchezza ha prevalso soprattutto sul versante difensivo. Milano ha guidato la partita 40 minuti su 40 tranne un possesso, alla fine del terzo periodo quando Erick Green ha portato Cantù avanti di un punto.

L’Olimpia ha risposto e ha tenuto il margine senza mollarlo anche se è stata costretta a giocare fino alla sirena. Decisiva la prova mostruosa di Josh Nebo, opposto ad un giocatore di stazza superiore come Oumar Ballo: 22 punti, 12 rimbalzi di cui sei in attacco, 10 su 12 al tiro.

Nel secondo tempo, strepitosa la gestione di Marko Guduric, da playmaker aggiunto, che ha messo in ritmo i compagni e segnato quando serviva, tra l’altro costruendosi tiri liberi a raffica per metterli tutti. Non è stato facile, era un derby, in un clima acceso, l’Olimpia ha vinto e non era semplice.

IL PRIMO TEMPO – L’Olimpia usa Shields su Sneed e LeDay su Moraschini invertendo le marcature sulle due ali di Cantù. Parte con notevole ritmo in attacco e aggressività in difesa. LeDay segna subito sette punti e Milano scappa sull’11-2. Poi proprio LeDay commette il secondo fallo, mentre Cantù trova un po’ di inerzia in attacco con Sneed e il gioco in post basso di Moraschini. Con i tiri da tre (uno a testa di Shields, LeDay, Guduric e Ricci), l’Olimpia conserva il vantaggio, che raggiunge al massimo i nove punti, e sono sette alla fine del primo periodo, 29-22. L’ingresso di Erick Green vivacizza ulteriormente l’attacco di Cantù: con cinque punti consecutivi, riporta i suoi a meno quattro, ma è solo un attimo. Ricci risponde con una tripla e un gioco in post basso con chiusura di mano sinistra che vale il 5-0, il nuovo più nove e il time-out d’urgenza di Coach Brienza. Brooks con la prima tripla della sua gara scava il più 12. Ma nel momento in cui può mettere le mani sulla partita, l’Olimpia si perde in attacco e smarrisce un po’ di solidità in difesa. Cantù trova una tripla di Basile, una di De Nicolao e un gioco da tre punti di Bortolani. Il 9-0 con time-out di Coach Poeta riequilibra la partita a metà del secondo quarto. Dal minuto di stop, l’Olimpia rientra con una schiacciata di Nevo a rimbalzo d’attacco e una tripla dall’angolo di Brooks in transizione. A LeDay fischiano il terzo fallo e la rotazione si complica. Ma Ricci sostiene il ruolo di ala forte e Bryant Dunston quello di centro alle spalle di Nebo. Nonostante, qualche incertezza difensiva e a rimbalzo, l’Olimpia chiude avanti 54-47.

IL SECONDO TEMPO – Cantù approfitta di due rientri tardivi dell’Olimpia per piazzare un 5-0 avviato da una schiacciata di Bortolani e rafforzato dal primo canestro di Gilyard, una tripla che convince Coach Poeta a spendere dopo neanche due minuti il primo time-out della ripresa. Al rientro, Brooks viene liberato per una tripla che Bortolani elimina con il successivo gioco da quattro punti (meno tre e terzo fallo di Ellis). Poi Brooks ne mette una seconda, Bortolani fa lo stesso. Il nuovo più sei lo firma allora Nebo con un gioco da tre punti, subito prima di ritrovarsi forzatamente in panchina anche lui con tre falli. Cantù ha molto più ritmo e riesce a correre nel terzo quarto. Gilyard, all’asciutto nel primo tempo, dopo la seconda tripla converte anche i due liberi del meno uno. Il livello della fisicità è notevolmente più elevato nel secondo tempo. Ricci scongiura il sorpasso con una stoppata da dietro su Basile. Ma due prodezze di Green ribaltano il punteggio alla fine del terzo, 70-69. Il controsorpasso è tutto di Josh Nebo che converte due assist di Guduric, il secondo completando un gioco da tre punti. Sul terzo possesso offensivo, Guduric – in campo con Nico Mannion – centra la tripla dell’8-0 che obbliga al time-out Coach Brienza. Milano tocca gli otto di vantaggio con l’energia di Nebo e una tripla di Ricci. Cantù replica con quattrotiri liberi di Basile. Shields allunga a più 10, ma Cantù usa tutta l’energia del suo pubblico per piazzare un improvviso 7-0 (Ballo da sotto, Bortolani tripla in transizione, Basile su un gioco rotto) che riapre tutto un’altra volta con 2:36 da giocare. Dal time-out di Coach Poeta, l’Olimpia torna con un canestro in entrata di Guduric. A 1:10, sul più tre, l’Olimpia si abbassa con Shields al fianco di Nebo. A 43 secondi dalla fine, Gilyard dalla lunetta ripristina il meno uno. Ellis prova il fuoricampo della vittoria, ma non riesce. Sul possesso decisivo, Shields tiene Sneed e forza la palla persa che restituisce palla all’Olimpia con otto secondi da giocare. Sul fallo tattico, Guduric mette i due liberi del più tre. Il fallo tattico di Guduric manda in lunetta Green, che però sbagliail primo libero, è costretto a sbagliare il secondo e così Guduric la chiude dalla lunetta 94-89

Così Coach Peppe Poeta ha commentato la gara con Cantù: “E’ stata una vittoria importante. Alla quinta partita in nove giorni, avevamo il serbatoio delle energie ridotto a zero, ma abbiamo giocato un’ottima gara in attacco. In difesa possiamo e dobbiamo fare meglio e ci è mancato un po’ di cinismo quando abbiamo preso dei vantaggi importanti. Avremmo dovuto essere più spietati e chiuderla. Ma non era per nulla facile. E’ stato un tour de force di cinque gare, ne abbiamo vinte quattro, per cui devo ringraziare i ragazzi. Dopo una sequenza terribile vincere qui non era scontato. C’è un’intesa sempre migliore tra le nostre guardie e Josh Nebo. Sono stati bravi ad innescarlo nelle situazioni dinamiche in cui è più pericoloso. Lui ci dà tanta “gravity”, cioè crea spazio con la sua presenza. I tanti assist delle nostre guardie sono significativi. Così può essere una freccia in più in attacco. Non era una vittoria scontata perché avevo visto le ultime di Cantù e non ha mai mollato, a Venezia aveva perso in volata, ha aggiunto Erick Green e ha un gruppo di italiani solidi. Non ha mai mollato, ha giocato con resilienza e ci ha tenuto in ansia fino alla fine. Anche per questo è una vittoria apprezzata”.


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