A 1.2 secondi dalla fine la tripla dall’angolo di Nicolò Melli certifica la vittoria dell’Olimpia, 73-72, dopo una lunga rimonta, coronata una volta a metà del quarto periodo ma poi da ricostruire nella volata conclusiva. Cremona ha avuto un’ultima chance al buzzer ma Melli ha cancellato anche questa possibilità con la stoppata risolutiva. L’Olimpia ha faticato, è partita ad handicap, non ha trovato grande continuità né in attacco né in difesa, ma è riuscita a vibrare la zampata decisiva e salvare il secondo posto in classifica, nella serata in cui è rientrato Nikola Mirotic, non infallibile, ma autore di 25 punti in 21 minuti.
IL PRIMO TEMPO – Wayne McCullough, il tiratore scelto di Cremona, detta subito i tempi della partita. Segna tre triple consecutive, dieci dei primi undici punti della Vanoli, e costringe subito l’Olimpia alle corde. Il vantaggio di Cremona tocca i 13 punti, sul 18-5, poi una palla persa contro la zone-press ferma anche il primo momento favorevole a Milano con i quattro punti consecutivi prodotti da Shields. Lui e Mirotic fabbricano 12 punti e riportano l’Olimpia a meno nove alla fine del primo periodo, 26-17. L’inerzia sembra cambiare padrone nella parte iniziale del secondo quarto. Diego Flaccadori segna cinque punti consecutivi ricucendo a meno tre. Ma il rientro di McCullough, ispiratissimo in combinazione con Trevor Lacey, permette alla Vanoli di ritrovare ritmo e nove punti di vantaggio. L’Olimpia sale un po’ di tono in difesa negli ultimi due minuti del tempo e con un tap-in di Mirotic chiude a meno quattro, 39-35.
IL SECONDO TEMPO – L’Olimpia ha bisogno di quattro minuti e mezzo per ripristinare la parità costringendo Coach Cavina a spendere il suo primo time-out della ripresa sul 45-45. Il pareggio lo sigla Melli con un fade-away, ma prima c’erano stati otto punti di Mirotic con due triple frontali. L’Olimpia va avanti quando Pippo Ricci, con due tagli ben eseguiti e un contropiede, produce tre canestri consecutivi. Ma l’allungo non arriva perché giocando con i lunghi tiratori Cremona apre il campo e trova tre triple consecutive, due di Adrian e una di Zanotti, superando una volta di più per chiudere il terzo periodo avanti 54-53. Nel quarto quarto, l’Olimpia produce subito un parziale di 5-0 con tripla di Mirotic e schiacciata tonante di Hall. Ma non riesce a scappare, perché Cremona mette subito in ritmo Adrian per un’altra tripla e poco dopo Zanotti completa un gioco da tre punti. Su un antisportivo sanzionato a Kyle Hines, la Vanoli costruisce quattro punti di vantaggio. Shields con una tripla riporta Milano a contatto. Napier da tre firma il meno due. Eboua la ricaccia a meno quattro con due tiri liberi. Mirotic a 45 secondi dalla fine aggiunge due liberi. La difesa regge. L’ultimo attacco libero Melli in angolo. La sua unica tripla della gara è quella della vittoria, 73-72, perché l’ultimo attacco di Cremona è annullato ancora da Melli con una stoppata su McCullough.
Così Coach Ettore Messina ha commentato la vittoria di Cremona: “Vorrei fare i complimenti al Signor Vanoli, Coach Cavina e tutta Cremona per una grande stagione. Hanno espresso qualità di gioco, coesione, mentalità. Un anno che vale più della semplice salvezza. Noi ci siamo complicati la vita con un avvio pessimo, sia in attacco che in difesa che ci ha costretto a inseguire tutta la partita. Essere rimasti lì, a lottare fino alla fine lo considero un fatto positivo, nonostante le tante difficoltà incontrate. Alla fine, abbiamo vinto con alcuni possessi difensivi decisivi oltre che alle giocate individuali di qualcuno soprattutto il canestro ovviamente di Nicolò Melli. Loro erano leggeri, sono partiti segnando credo sei triple nel primo quarto, e a quel punto è diventato tutto difficile anche perché non avevamo gli equilibri soliti. Purtroppo, è la storia di questa stagione: un giorno fuori uno, un giorno fuori un altro e tutte le volte devi ricostruire certi equilibri come è avvenuto oggi con il ritorno di Mirotic. In qualche momento ci ha dato cose molto buone, in altre ci siamo trovati in difficoltà. Ora lavoreremo per trovare equilibrio fin dal primo possesso nella serie con Trento che ci aspetta. Prima della partita parlando con gli altri allenatori avevo detto che se non avessimo vinto di venti avremmo rischiato di perdere. Questo è quanto è successo. Loro potevano entrare in campo un po’ appagati, sono situazioni in cui inconsciamente magari pensi a non farti male. Ma una volta partiti a razzo, la qualità del loro gioco, qui tra l’altro hanno battuto tutte le migliori, è emersa insieme alla voglia di chiudere la stagione con una grande vittoria. Alla fine poteva andare bene a loro come a noi”: