Milan spaccaNapoli, rossoneri in testa

Il Milan batte 2-1 il Napoli nel posticipo domenicale della quinta giornata di Serie A, disputato allo stadio ‘Meazza’. In classifica il Milan aggancia il Napoli e la Roma in vetta con 12 punti, uno in più della Juventus.

A decidere il match le reti nel primo tempo di Saelemaekers al 3′ e Pulisic al 31′. Al 15′ della ripresa Estupinan trattiene Di Lorenzo in area di rigore e Chiffi lo espelle assegnando il rigore agli azzurri che De Bruyne trasforma spiazzando Maignan.

Al primo affondo il Milan passa, straordinaria azione di Pulisic che va via due volte a Marianucci, entra in area dal lato corto e mette una palla sul secondo palo che Saelemaekers deve solo spingere alle spalle di Meret: 1-0. Al 10′ la risposta dei partenopei arriva prima con un colpo di testa di Gutierrez respinto da Maignan e poi con una conclusione di McTominay, sempre respinta dal portiere francese. Al 17′ padroni di casa pericolosi dagli sviluppi di un angolo, con Pavlovic che manca la deviazione vincente. Al 20′ proteste del Napoli per un atterramento in area di Anguissa, Chiffi lascia proseguire. Al 27′ contropiede della squadra rossonera, un’altra invenzione di Pulisic che lancia Fofana verso la porta avversaria, il centrocampista calcia forte ma appena alto oltre la traversa.

Al 31′ raddoppia il Milan grazie a Pulisic. La squadra di Allegri sfonda di nuovo sulla destra del Napoli con Pavlovic che entra praticamente in area, guadagna il fondo, mette all’indietro, Fofana appoggia per Pulisic che calcia di prima intenzione e batte ancora Meret: 2-0. Al 38′ Politano va via sulla destra, mette in mezzo per McTominay che viene contrastato da Tomori, palla ad Anguissa e conclusione oltre la traversa. Gli azzurri protestano per un fallo su McTominay che non viene rilevato dal Var. Un minuto dopo ancora Milan in attacco, apertura di Modric, controllo di Saelemaekers che rientra sul sinistro e calcia, Meret ci mette i pugni. Al 42′ chance per la squadra di Conte: Politano rientra sul sinistro, palla in mezzo per Anguissa, colpo di testa che con inquadra la porta.

In avvio di ripresa il Napoli parte all’attacco con il Milan che si difende. All’8′ Politano mette in mezzo una palla tagliata che attraversa tutta l’area del Milan, Hojlund non trova la battuta vincente. Al quarto d’ora il Napoli accorcia le distanze: Chiffi assegna un calcio di rigore al Napoli per una trattenuta di Estupinan su Di Lorenzo ed espelle l’esterno ecuadoriano. Allegri si copre inserendo Bartesaghi per Pulisic. Dagli 11 metri De Bruyne batte Maignan e accorcia le distanze: 2-1.

Al 23′ doppio cambio tra i padroni di casa: entrano Leao e Athekame, escono Saelemaekers e Gimenez. Al 27′ triplo cambio per Conte. Entrano Elmas, Lucca e Neres, escono De Bruyne, McTominay e Hojlund. Alla mezz’ora bel cross di Anguissa per Di Lorenzo che salta e colpisce di testa: palla che non inquadra la porta. Un minuto dopo esce Politano ed entra Lang per gli azzurri, mentre i rossoneri terminano i cambi con De Winter e Loftus Cheek in campo al posto di Tomori e Fofana.

Attaccano a testa bassa i campioni d’Italia in carica, al 39′ Elmas cerca lo spazio per calciare poi è completamente murato dalla difesa avversaria. Al 43′ Lang si mette in proprio e trova un destro sul palo più lontano: Maignan si distende e para. Poco dopo Conte effettua l’ultima sostituzione con Gilmour per Lobotka. Al settimo degli otto minuti di recupero l’ultimo brivido del match con Neres che va al tiro e Maignan che salva i suoi e regala tre punti che riportano il Milan in vetta alla Serie A.

Massimiliano Allegri ha parlato a DAZN al termine di Milan-Napoli, big match vinto dai rossoneri per 2-1 nonostante l’uomo in meno. Queste tutte le sue dichiarazioni:

Sulla partita:

“Sono contento, era un test importante. Partita molto difficile contro un Napoli che ha grandi qualità. Abbiamo fatto un grande primo tempo, nel secondo tempo purtroppo l’espulsione ed il rigore ci ha costretto a giocare… diciamo che ci siamo allenati bene per la fase difensiva. È la dimostrazione che quando difendi in un certo modo difficilmente prendi gol. È solamente l’inizio, bisogna goderci questa serata di vittoria e da domani dobbiamo pensare all’ultima partita prima della sosta”.

Al Milan mancava orgoglio e senso di gruppo?

“Bisogna continuare a lavorare, abbiamo fatto un passettino con questa vittoria che abbiamo ottenuto contro un grande Napoli. Se fosse finita in pareggia non sarebbe successo niente viste le cose in campo. Bisogna continuare a lavorare, partite di sofferenza così ce ne saranno ancora nel campionato, se giochi con questo spirito è più facile portarle a casa. Leao è in ritardo di condizione, Nkunku sta crescendo di condizione: ci sono buone cose per poter far bene”.

Dove nasce l’idea di giocare in questo modo?

“Sinceramente dalla prima partita in estate con l’Arsenal: giocavamo con i due trequarti, il doppio mediano e Leao di punta. Poi dipende dalle caratteristiche dei due trequartisti: se è più difensivo diventa una mezzala, se è più offensivo diventa un trequartista. Abbiamo sempre lavorato così, ogni tanto cambiamo in allenamento per vedere se ci sono soluzioni diverse che durante l’anno potranno servire”.

Leao come si sposa con tutto ciò?

“Davanti abbiamo Leao, Pulisic, Gimenez, Nkunku più Loftus-Cheek che balla tra centrocampo e attacco. Ne abbiamo cinque per due/tre posti ed è importante che tutti migliorino la condizione, soprattutto Leao che è stato 45 giorni fermo e non aveva tanto minutaggio. Mi dispiace per Nkunku che non è entrato perché è un giocatore di grande qualità e nei momenti di gestione è molto bravo. Gimenez ha lavorato molto bene. Ma l’importante è che chi va in campo corra tanto perché poi al 60esimo subentra una nuova partita, oggi è stato differente perché siamo rimasti in dieci”.

Come ha fatto a rendere Allegriano Modric in così poco tempo? È il secondo giocatore in Serie A per intercetti…

“Luka è un giocatore talmente intelligente… Nel campionato italiano è un giocatore che davanti la difesa ti dà più qualità e si gestisce meglio. È troppo intelligente anche nelle chiusure. Chi gioca davanti alla difesa di solito dovrebbe rubare più palle d’intercetto, e le palle d’intercetto rispetto alle palle di contrasto ti aprono il contropiede. Lui è molto bravo su questo. Anche Ambrosini era bravo quando lo mettevo davanti la difesa. Un po’ meno qualità ma era bravo”.

Dopo la Cremonese sembrava ci fosse il disastro…

“Il calcio è strano. Lì abbiamo subito due gol sugli unici due cross subiti, Maignan non ha fatto neanche una parata. Paradossalmente avevamo subito più col Bari che con la Cremonese. Il calcio è strano, con la Cremonese abbiamo avuto due disattenzioni che ci sono costate i gol. Poi i giocatori più giocano insieme e più migliorano”.

Pensi già alla partita contro la Juventus?

“No, no, assolutamente. Domenica è una bella partita, meravigliosa. Ne ho fatte un po’ di qua e un po’ di là. Prima al Milan, poi alla Juve, poi di nuovo alla Juve e di nuovo di qua. È anche divertente”.


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