Il mondo del calcio piange Giovanni Lodetti: l’ex giocatore del Milan, soprannominato “Basletta” per il suo mento aguzzo, che lo scorso 10 agosto aveva compiuto 81 anni, è infatti scomparso nella giornata di oggi.
Non era l’unico soprannome che aveva, Nereo Rocco chiamava lui e Giovanni Trapattoni “le cocorite”, perchè parlavano in continuazione nello spogliatoio.
Nato nel lodigiano da padre falegname, inizia a lavorare come operaio a 14 anni, un anno dopo entra nel settore giovanile del Milan, esordendo in prima squadra nel 1961.
Uomo d’ordine del centrocampo del Paròn, perfetto equilibrio tra il dinamismo di Trapattoni e l’estro di Rivera, in maglia rossonera ha giocato 288 partite e segnato 26 gol, vincendo due Scudetti (1961-62, 1967-68), una Coppa dei Campioni (1969), una Coppa Intercontinentale (1969), una Coppa delle Coppe (1968) e una Coppa Italia (1967).
Al Milan fino al 1970, continuò poi nella Sampdoria, nel Foggia e nel Novara, giocando fino al 1980.
In serie A ha giocato 436 partite tra Milan, Sampdoria e Foggia, segnando 27 reti nelle varie competizioni.
Con la Nazionale ha vinto l’Europeo 1968 e prese parte anche ai Mondiali 1966 e 1970 (anche se prima dell’inizio della competizione fu escluso a causa dell’infortunio occorso a Pietro Anastasi, il ct Valcareggi allora convocò altri 2 attaccanti, Boninsegna del Cagliari e Prati compagno di Lodetti al Milan e quindi al “basletta” fu detto di fare le valigie e tornare in Italia. Rientrato, ebbe anche la notizia che il Milan lo aveva ceduto alla Sampdoria come contropartita per Romeo Benetti).
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