Partita complessa e difficile per l’Inter di Simone Inzaghi a San Siro contro il Genoa di Viera, sbloccata e vinta 1-0 solo nel finale dall’ennesimo gol di Lautaro Martinez che al 78′ ha fatto crollare la retroguardia rossoblu. Grazie a questo successo la squadra di Inzaghi si porta in vetta alla classifica, a 57 punti, a +1 sul Napoli, impegnato domani a Como, mentre il Genoa resta a 30 punti. Inzaghi in avanti sceglie Lautaro Martinez e Correa, con Asllani davanti alla difesa e Calhanoglu in panchina. Tra i pali c’è Martinez al posto dell’infortunato Sommer. Mentre Vieira opta per Pinamonti al centro dell’attacco con Ekhator a supporto, Zanoli sulla destra. Masini e Frendrup in mediana.
Primo tempo senza gol e con poche emozioni, in una gara in equilibrio. Al 15′ ci prova il Genoa con Pinamonti che mette al centro, Ekhator di testa non riesce a indirizzare il pallone verso la porta. Al 28′ tentativo dalla distanza di Lautaro Martinez, tiro smorzato, Leali raccoglie la sfera facilmente. Alla fine del primo tempo Inzaghi perde Correa per infortunio.
Nella ripresa al 54′ Genoa pericoloso: imbucata di Ekhator, ma Acerbi salva su Miretti. Al 59′ Barella prova a sorprendere Leali con un tiro da poco oltre la metà campo, ma il tentativo è fallito. L’Inyter alza i ritmi e al 70′ Barella conclude dal limite dell’area con il pallone che colpisce l’incrocio dei pali. Il Genoa reagisce e al 76′ Ekuban sugli sviluppi di un corner impegna Martinez che in uscita chiude lo specchio della porta con un grande intervento.
Al 78′ la gara si sblocca: Calhanoglu dalla bandierina, stacca Lautaro Martinez, deviazione di Masini, nulla da fare per Leali e 1-0. Il Genoa prova a reagire ma è l’Inter ha sprecare più volte l’occasione per il gol del ko. All’89’ assist di Pavard, Taremi calcia da pochi passi dalla porta, Leali risponde presente. Al 92′ ci riprova ancora Lautaro ma salva Frendrup. Infine al 94′ ennesimo guizzo dell’argentino che entra in area e calcia sul primo palo ma è ancora bravo Leali a salvare. La gara finisce e l’Inter può esultare per la vittoria e il primo posto.
Simone Inzaghi, intervistato da Sky, commenta il successo per 1-0 della sua Inter sul Genoa: “Dobbiamo anzitutto fare i complimenti a loro e a Vieira. Hanno fatto un’ottima partita, ma non sono rimasto sorpreso. Ai miei ragazzi devo fare un plauso: era la 37^ partita, a cui ci sono da aggiungere quelle con le nazionali. Sono stati determinati, non era semplice con un avversario di valore: le partite non sono mai semplici in Serie A, siamo partiti bene e poi abbiamo avuto qualche difficoltà ma siamo stati lucidi. Abbiamo concesso un tiro su cui è stato bravo Martinez, abbiamo preso l’ennesimo palo ed è stato bravo anche il loro portiere. Sono contento e avrei detto le stesse cose anche senza vittoria”.
Come fate a resettare sempre dopo un passo falso?
“Alleno una squadra di grandissimi valori, con dei grandissimi tifosi che anche oggi ci hanno accolto, ci hanno trascinato, ci hanno accompagnato nelle difficoltà. Noi siamo contenti di dare loro delle soddisfazioni, sapendo che dobbiamo continuare e che abbiamo tantissime partite da giocare, che venivamo da una sconfitta che ci aveva fatto male, ma i ragazzi sono andati oltre difficoltà e assenze, sperando di dare soddisfazione ai nostri tifosi”.
È contento della condizione della rosa? Acerbi è tornato alla grande, mentre Frattesi di solito entrava in partite bloccate…
“Frattesi probabilmente sarebbe stato il primo, era una di quelle classiche partite dove Davide ci avrebbe aiutato: aveva qualche problema, già ieri in rifinitura. Stasera si è scaldato, ma non poteva darci il suo apporto, che sicuramente ci darà. Acerbi è rientrato molto bene: lo abbiamo aspettato, in questo momento nel reparto difensivo non abbiamo problemi, ora ne abbiamo in quello offensivo. Sperando che Frattesi lo si possa già recuperare per martedì”.
Marotta ha detto che la differenza con il Napoli la farà la capacità di gestire le energie in questo periodo intensissimo. È d’accordo?
“Sì, è quello che ho detto prima. Siamo a 37 partite, più sei partite delle nazionali: ho Bastoni, Barella, Dimarco che sono alla 43^ partita. Solitamente se ne fanno 38 più qualcuna: adesso abbiamo giocatori con 43/44 partite stagionali e sono tantissime. Bisognerà essere bravi nel gestire le energie: quest’anno il calendario è molto serrato, sono d’accordo col nostro presidente”.
Cosa significa il primo posto per voi?
“A dodici partite dalla fine non conta tanto. Abbiamo una partita in più: domani giocheranno ottime squadre, Napoli, Atalanta, Juventus, Fiorentina. Sono squadre che avranno possibilità di rientrare nelle parti alte della classifica”.