La Juventus vince 2-1 sul campo della Cremonese oggi, 1 novembre 2025, nel match che segna il debutto di Luciano Spalletti sulla panchina bianconera.
La Vecchia Signora sale a 18 punti, i grigiorossi rimangono a quota 14 al termine della gara che i torinesi iniziano in discesa.
Passano 80 secondi a Kostic porta in vantaggio la Juve, insaccando da distanza ravvicinata dopo un tocco di Vanderputte sul tacco di Openda: 0-1.
La Juve sfiora il raddoppio in un paio di occasioni, in particolare con il palo colpito da Locatelli, e concede poco ai padroni di casa.
Il copione non cambia granché nella ripresa fino al bis della Juve. Al 68′ Cambiaso piomba su un pallone vagante, 0-2.
La Cremonese torna in carreggiata all’83’ quando Vardy si beve Gatti e buca Di Gregorio: 1-2.
La Juve regge, Spalletti festeggia il debutto con una vittoria che rilancia i bianconeri.
Il tecnico della Cremonese Davide Nicola ha parlato ai microfoni di DAZN, dopo il match casalingo contro la Juventus perso 1-2 e valido per la 10^ giornata di Serie A.
Esce contento per quanto visto nel secondo tempo?
“Volevamo fare una partita diversa rispetto a quella con l’Inter e ci siamo riusciti. Il fatto di vedere i giocatori infastiditi per non aver recuperato mi rende orgoglioso, ma non mi stupisce. Abbiamo incontrato una grandissima squadra che aveva anche cambiato allenatore: ci è mancata un po’ di fisicità nel primo tempo. Nel secondo il piglio è ulteriormente cresciuto, abbiamo fatto 20 minuti piacevoli e se avessimo segnato sarebbe stato ancora più divertente. Abbiamo subito il 2-0, siamo riusciti a riaprirla: nel finale è successo un po’ di tutto, ma i ragazzi hanno fatto comunque un’ottima prestazione”.
Primo tempo condizionato dal gol subito dopo pochi minuti?
“Non fa piacere, ma può accadere così come può accadere di farlo. Sono dinamiche che indirizzano l’emotività della partita, ma una squadra come la nostra deve essere pronta per cercare di recuperare. Dobbiamo crescere e oggi siamo cresciuti sul piano della prestazione. Se lavoriamo in un certo modo, possiamo essere competitivi, dimostrare di avere idee e organizzazione e di poter rendere felice la propria gente”.
I suoi giocatori si buttavano su ogni pallone, anche troppo.
“Queste partite sono particolari, giocare contro queste squadre è un po’ l’ambizione di tutti. C’è la voglia di misurarsi, non solo per cercare di limitare ma anche facendo vedere che anche noi possiamo giocare. Bisogna avere sempre la cura nel dosare le energie, oggi un po’ più di tranquillità sarebbe servita per gestire certe situazioni. Sottolinearlo troppo, però vorrebbe dire fare un torto ai ragazzi. L’importante è avere sempre il giusto equilibrio”.
Scopri di più da GazzettadiMilano.it
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.

















































