Il Como batte la Juventus per 2-0 nel match della settima giornata della Serie A.
I lariani si impongono con i gol di Kempf e Paz. Con il successo, la formazione di Fabregas aggancia i bianconeri a 12 punti.
La Juve di Tudor non esce dalla crisi di gioco e risultati: i torinesi in campionato incassano la prima sconfitta e sono senza vittorie da 4 gare. Tra Serie A e Champions League, la Juve non vince da oltre un mese: l’ultimo successo risale al 13 settembre.
Il Como sblocca il risultato alla prima occasione. Al 4′, Kempf si inserisce all’altezza del secondo palo sul cross di Paz: la difesa della Juve dorme, il difensore tedesco può insaccare per l’1-0. La Juve di Tudor offre il solito copione proposto nell’ultimo mese. Difesa ‘allegra’, manovra involuta, si punta quasi tutto sul talento di Yildiz.
I torinesi provano a spingere e creano chance con Yildiz, Koopmeiners, Conceicao e Thuram: la mira però non è una qualità dei bianconeri e Butez non deve effettuare nemmeno una parata per difendere la propria porta. Dall’altra parte, le amnesie della retroguardia ospite regala occasioni in serie al Como. Morata spreca due ghiotte occasioni al 29′ e al 31′, Moreno spaventa Di Gregorio al 34′, Vojvoda spreca il raddoppio prima dell’intervallo.
Il copione non cambia granché nella ripresa. La qualità del gioco della Juve è ‘rivedibile’, il Como si rende pericolosissimo appena accelera.
Al 56′ Di Gregorio respinge il tiro di Vojvoda, Caqueret potrebbe appoggiare il pallone del 2-0 ma spreca clamorosamente.
Il sipario sul match cala al 79′. Paz, innescato da Perrone, salta senza nessun problema Cambiaso e buca Di Gregorio sul secondo palo: 2-0, game over.
Il tecnico Cesc Fabregas a Dazn nel dopopartita: “L’idea non cambia, poi dipende anche dalle altre squadre. Oggi sono orgoglioso, abbiamo parlato dell’essere vincenti e odiare la sconfitta lottando l’uno con l’altro per essere una famiglia. Lo abbia mo dimostrato ancora una volta, ritrovando anche i nostri tifosi che ci spingono: quando siamo uniti, con questa mentalità, siamo forti”.
Morata sta crescendo: “Alvaro ha fatto la partita perfetta per quello che io volevo da lui, sfortunatamente l’attaccante viene giudicato solo per il gol ma non per me. Oggi ha dimostrato perché è qua, la squadra ha giocato in maniera solidale contro la Juve che tra tre giorni va a giocare a Madrid col Real. Per questo do tanto valore a questa vittoria, tatticamente abbiamo preparato una grande partita”.
Decisive le palle inattive: “Analizziamo tutte le partite, lavoriamo molto sulle palle inattive perché ti possono far vincere e siamo stati bravi”.
Come sta Diao: “E’ stata una scelta forzata, non si è mai allenato con la squadra, è mancato sei mesi e potete capire l’importanza di questo giocatore. Inizierà ad allenarsi martedì e piano piano proveremo a farlo rientrare quando sarà pronto”.
Fabregas ha ricevuto la visita di Wenger e di Henry:”E’ venuto un’ora prima della gara nel mio ufficio con Henry, lo ringrazio perché a 16 anni ha creduto in me come io credo in Nico Paz, che è un campione. Sono molto fiducioso sul suo futuro, perché capisco quando un giocatore ha la testa per diventare un top, se continua così può arrivare dove vuole”.
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