Coppa Italia, Como avanti

Vittoria in rimonta del Como nei trentaduesimi di Coppa Italia, i lariani battono 3-1 il Südtirol.

Primo tempo sofferto: Il Como fatica per oltre mezz’ora, bloccato dalla densità difensiva del Südtirol e penalizzato da un rigore trasformato da Casiraghi.

Ribaltone in 4 minuti: Douvikas si scatena con una doppietta fulminea, seguito da Da Cunha che firma il 3-1 al 42’. In pochi istanti, il Como ribalta una gara che sembrava compromessa.

L’ex campione del mondo schiera una formazione equilibrata con volti noti e nuovi innesti come Addai e Jesus Rodriguez. La squadra mostra carattere e qualità.

Secondo tempo di controllo: Il Como gestisce il ritmo, sfrutta le fasce e inserisce giocatori di spessore come Morata e Caqueret, consolidando il vantaggio.

Prossima sfida: I lariani volano ai sedicesimi di Coppa Italia, dove affronteranno il Sassuolo di Fabio Grosso.

Al termine della sfida di Coppa Italia vinta 3-1 contro il Sudtirol, il tecnico del Como, Cesc Fabregas, parlando in conferenza stampa si è soffermato a commentare la possibilità che il club intervenga ancora sul mercato.

Qual è l’indicazione più utile per questa sera?
“Manca tantissimo. Se giochiamo così non c’è nessuna opzione di vincere contro la Lazio. C’è tanta strada da fare, c’è tanta gente nuova, alla prima stagione da professionista e giovane, che deve cambiare la mentalità. Non si può fare da un giorno all’altro, però chiedo a loro di spingere tanto perché nel calcio non c’è tanto tempo. Siamo una società che sta cambiando tante cose, che sta spingendo per portare grandi talenti e che c’è un potenziale molto forte per fare molto bene nel futuro, però tanto lavoro da fare e tanta strada per creare”.

C’è la possibilità di velocizzare questo percorso di crescita con un altro colpo? E in che ruolo?
“No, è tutto chiuso, siamo questi. Con un’opportunità di mercato si vedrà ma in questo momento stiamo così. A lavorare, alzare la testa da domani e preparare una partita importante in campionato contro la Lazio”.

Alcuni ragazzi sono entrati molto in competizione tra loro per dimostrarle qualcosa.
“Io non posso fare un messaggio più chiaro, sono un po’ triste, ho fatto un discorso. Abbiamo 20-22 giocatori di posizione, nel calcio chi vince la partita è chi entra dalla panchina, nel calcio moderno è troppo importante. Chiedo tanta energia da chi entra, che lotti per la famiglia e per il suo compagno e sorprendentemente oggi già 3-4 giocatori hanno fatto una brutta faccia e che è entrato con un’energia che non si può permettere. Ha perso tutte le palle che ha toccato e non va bene. Devo essere alcune volte più soft, altre più duro. Chi non lo capisce, non c’è spazio per gente così”.

Come ha visto Morata?
“Non doveva giocare ma lui si sente bene. Vogliamo andare un po’ piano, mi ha convinto di mandarlo in campo. Dopo vediamo come andrà. Abbiamo iniziato in partita a fare tutto l’opposto di quello fatto in settimana, non abbiamo rispettato la struttura, ma la tattica è importante. Quello che penso io, con lo staff ci mangiamo la testa ore e ore, sappiamo quello che facciamo e quanto lavoriamo. Ma i primi 20 minuti non è stato l’atteggiamento giusto da parte nostra”.

Contro queste squadre bisogna correre più di loro.
“Non devo dire niente perché l’ho già detto, però quando cominci a giocare male… la Serie A non ti regala opportunità, non ti perdona. Questo livello dobbiamo alzarlo, però abbiamo una vittoria e ci sono cose positive da guardare. Comunque tanta strada da fare e tanto da lavorare”.

 


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