Champions, l’Inter risorge ad Amsterdam

Buona la prima per l’Inter versione Champions League. Il debutto europeo di Cristian Chivu in panchina, contro l’Ajax, si trasforma in una prova di forza. All’Amsterdam Arena, i nerazzurri passano 0-2 grazie alla doppietta di Thuram, uomo partita con un gol per tempo. Sempre di testa, come già visto nel ko per 4-3 dell’ultimo weekend di campionato contro la Juve.

Chivu torna in Olanda da avversario, dopo aver vestito la maglia dei Lancieri dal ‘99 al 2003. La sua Inter è subito ben messa in campo, convinta e quadrata per partire con il piede giusto in Europa. Tra i pali c’è sempre Sommer, in attacco la sorpresa Esposito ad affiancare Thuram. I primi minuti sono di studio: i nerazzurri provano a sfondare a sinistra, soprattutto con Dimarco, la squadra di Heitinga gestisce il possesso e intorno al quarto d’ora si fa vedere con il destro dal limite di Gaaei. Palla alta. Per il gol serve avvicinarsi all’intervallo. Al 43’, ci pensa Thuram a smuovere il punteggio: corner da destra, stacco imperioso del francese all’altezza del primo palo e mani al cielo. Inter avanti al termine della prima frazione.

Il secondo tempo inizia nello stesso solco, con i nerazzurri padroni del campo. Al 47’ altro angolo da destra e identico copione: Thuram stacca ancora nel mucchio e trova la doppietta. L’Ajax accusa il colpo e cerca di riorganizzarsi, ma la squadra di Chivu è sempre attenta e concede poco o nulla agli olandesi, nonostante i tanti cambi. Nei minuti finali l’Inter gestisce, ci prova un paio di volte con Esposito e lascia scorrere i minuti. Chivu si aggrappa a Thuram. E basta per tornare dalla Johann Cruijff Arena con 3 punti d’oro per classifica e morale. Il ko con la Juve è archiviato.

Così Cristian Chivu, allenatore dell’Inter, ha commentato così la gara dei nerazzurri contro l’Ajax nell’esordio vincente in Champions League per 2-0.

“Importante per il lavoro che stanno facendo e cercano di raggiungere. Mancava poco, hanno mostrato una prova di maturità. Abbiamo cercato di togliere i punti forti dell’Ajax ossia il palleggio davanti la nostra area, siamo andati a prenderli alti. Abbiamo avuto coraggio e voglia di stare nella loro metà campo, di recuperare al più presto il pallone per andare in verticale e la maturità dimostrata dai ragazzi stasera mi fa piacere”.

Un voto a Pio Esposito stasera?
“Lo avete visto voi. Come detto è un attaccante che la Nazionale italiana e l’Inter si godrà per lungo tempo”.

Dall’inizio di stagione pensavi di fare 3-5-2 o un altro modulo? E sei soddisfatto del mercato?
“Sei diventato giornalista (ride, ndr). Sì, volevo fare il 3-5-2 perché non volevo togliere certezze, dovevamo solo aggiungere poche cose e ritrovare la fiducia e la parte mentale, molto importante. L’ha detto qualcuno prima di me, ma non posso ripeterlo: io non sono scemo, vado avanti con le mie convinzioni, senza togliere e fare danni. A una squadra che era già forte”.

 


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