Nel contesto della terza giornata della fase a gironi della Champions League 2024/25, l’Atalanta ha ospitato il Celtic al Gewiss Stadium.
Nonostante una prestazione decisamente dominante sul campo, la squadra di casa non è riuscita a portare a casa più di un punto, concludendo il match con un pareggio a reti inviolate, 0-0.
Gli sforzi dell’Atalanta nel primo tempo sono stati guidati in gran parte da Mario Pasalic, che ha più volte messo in difficoltà la difesa avversaria con i suoi inserimenti intelligenti e ben calibrati. Tuttavia, non è riuscito a segnare, essendo stato fermato prima dalla traversa, e poi dalle parate sicure di Kasper Schmeichel, il portiere del Celtic.
Dopo questo incontro, l’Atalanta è salita a 5 punti nella classifica del girone, un piccolo vantaggio sui 4 punti accumulati finora dal Celtic. Durante i primi momenti del match, la squadra di Brendan Rodgers ha cercato di esercitare una pressione alta, tentando di creare difficoltà ai bergamaschi.
Tuttavia, ogni volta che i padroni di casa riuscivano a superare questa prima linea di pressione, il Celtic si trovava in evidente difficoltà. Gaspare Gasperini, l’allenatore dell’Atalanta, ha visto i suoi calciatori premere costantemente sull’acceleratore, specialmente nella prima metà della partita. Una delle occasioni più rilevanti è stata quella in cui Pasalic ha colpito di testa, ma il pallone ha sbattuto contro la traversa, negando il vantaggio ai suoi colori.
L’efficacia del croato negli inserimenti sui cross degli esterni lo rendeva una minaccia costante, ma Schmeichel è sempre stato ben posizionato per sventare i pericoli. Verso la chiusura del primo tempo, ulteriori tentativi di passare in vantaggio sono stati portati avanti da Mateo Retegui e Davide Zappacosta, ma anche questi sforzi non hanno cambiato il risultato, e le squadre sono state mandate negli spogliatoi sullo 0-0.
Durante la ripresa, Gasperini ha optato per alcune sostituzioni strategiche, inserendo Charles De Ketelaere e Lazar Samardzic nel tentativo di ravvivare l’attacco. Rodgers ha risposto mandando in campo Kyogo Furuhashi, che ha subito impegnato il portiere dell’Atalanta, Marco Carnesecchi.
Tuttavia, nei minuti finali della partita, l’Atalanta ha registrato un calo di ritmo e di energie, mentre il Celtic, nonostante avesse ancora benzina in corpo, non è riuscito ad approfittarne per segnare. Negli istanti finali del match, i bergamaschi hanno incrementato la pressione offensiva con l’obiettivo di conquistare i tre punti, ma la difesa compatta del Celtic si è dimostrata abbastanza solida da resistere.
Infine, il risultato è rimasto bloccato sullo 0-0, un dato che ha permesso all’Atalanta di avanzare leggermente in classifica, accumulando un totale di 5 punti.
Gian Piero Gasperini, allenatore nerazzurro, ha analizzato la partita nel post-gara ai microfoni di Sky Sport, evidenziando gli aspetti positivi e negativi della prestazione della sua squadra. Nonostante la dominante prestazione e le numerose occasioni create, Gasperini evidenzia la mancanza di concretezza in attacco come principale problema della squadra.
Mister, rispetto alle partite di campionato, dove sembrava che le squadre fossero più stanche, oggi l’Atalanta non ha espresso lo stesso livello di brillantezza. È un’analisi corretta?
“A Venezia avevamo vinto bene, ma anche lì non ero completamente soddisfatto. La partita si era incanalata nel verso giusto grazie al gol iniziale. Nel primo tempo non eravamo brillantissimi, ma il gol ci ha agevolato. Oggi, invece, abbiamo premuto tantissimo, creando diverse occasioni chiare, ma non siamo riusciti a concretizzare”.
La squadra ha dimostrato una grande solidità difensiva, ma in attacco è mancata la capacità di finalizzare. Quali sono le cause di questa difficoltà?
“È stata una partita stregata. Abbiamo creato tantissime occasioni, circa 23 tiri in porta, ma non siamo riusciti a segnare. Abbiamo dominato per lunghi tratti, tenendo lontani dal pericolo i giocatori veloci del Celtic, ma ci è mancata la qualità negli ultimi metri. Ci è mancato lo spunto decisivo, il tiro, l’ultimo passaggio, il colpo di testa vincente. In questo tipo di partite, questi dettagli fanno la differenza”.
Non aver subito gol per la terza partita consecutiva in Champions è un dato positivo, ma pesa di più non aver segnato?
“Certo, non aver segnato contro l’Arsenal e oggi pesa molto di più. Preferirei un 3-2 per noi, piuttosto che questo 0-0. Il nostro problema principale è migliorare la fase offensiva. Se riusciamo a farlo, diventeremo molto più competitivi.
Nel primo tempo l’Atalanta ha creato molte occasioni, soprattutto con i cross di Zappacosta dalla sinistra. Perché poi ha cambiato modulo, rimettendo la squadra in una posizione più difensiva? E perché la sostituzione di Retegui?
“Ho provato a dare più spazio a Samardžić, facendogli fare il quinto di centrocampo, ma rischiavamo di lasciare troppo spazio alle ripartenze del Celtic. Inoltre, avevo dei problemi con alcuni giocatori, come Kolasinac e Hien, e temevo di sovraccaricarli. Retegui è stato sostituito perché gli attaccanti faticano a giocare 90 minuti ogni tre giorni. Quando la squadra è stanca, si cerca di dare uno spunto in più dalla panchina, per cercare di sbloccare la partita. Chi entra ha proprio questo compito”.