Milano Fashion Week, il ritorno al futuro di Versace

    Il ritorno del brand iconico della Medusa nell’ex fiera di Milano dove la moda italiana ha mosso i primi passi, molto più compatti rispetto agli attuali sparsi in mirabolanti assi cittadini.

    La sfilata celebra lo spirito selvaggio di ogni donn, formale ma sexy, un nuovo autunno inverno 2024- 2025.

    La musica spinge l’orizzonte verso gli anni ’90 con campagne fotografiche immortali e desideri di seduzione che oggi, nel neo conservatorismo, considereremmo immorali.

    Donatella Versace anticipando la sfilata  dichiara: “Questa collezione ha un carattere ribelle e un cuore gentile. La donna è una brava ragazza con uno spirito selvaggio. È formale ma sexy.  Non scherzare con lei! L’uomo e la sua anima gemella, un timido genio. infrangono le regole per crearne di nuove. gli abiti riprendono i codici della sartorialità contemporanea e li stravolgono con tagli, drappeggi e ornamenti. la collezione si concentra su linee pure, tessuti innovativi e una razionale indomabilità. Questi siamo noi. Questo è Versace!”

    Il nuovo power tailoring di Versace

    La ribellione che parte dal mondo sartoriale viene sdrammatizzata da elementi inaspettati. Si gioca con gli estremi: in passerella cappotti extra long ma anche blazer dress dagli orli cortissimi, tempestati di paillettes.

    Un mondo formale ma super sexy composto da tessuto micro e gonne lunghe con lo spacco.

    Gli abiti mesh di Versace sono pura seduzione.

    Come dimenticare il celebre scatto di Doug Ordway che vede protagoniste le celebri supermodelle illuminate da bagliori d’oro nel 1994, poi ribattezzate Golden Girls?

    Sono i loro outfit, gli abiti, a fare questa magia, e a dare l’illusione che le protagoniste siano ricoperte di un prezioso metallo liquido Gold.

    Ovviamente dietro a questi abiti c’era la mente del geniale Gianni Versace che diede forma ad una nuova idea innovativa che celebrava le forme del corpo femminile.

    Dal 1992 nasce una nuova icona con tessuti fluidi, morbidi come la seta ma di consistenza metallica.

    Il risultato fu raggiunto assemblando piccoli dischi di metallo senza nessun collegamento, attaccandoli alla maglia metallica di quattro punti diversi.

    Oggi è tornato in passerella, questa volta in versione Silver, in corto e lungo.

    Spalle scoperte, vita ristretta in maniera seducente quasi ad accarezzare i fianchi esplorando nuovi volumi anche in pelle  rosso fiammante.

    Un look che scnvolge tutti che lascia a bocca aperta senza dubbio il più forte della collezione.

    A seguire modelle che scendono in passerella quasi arrotolate su se stesse con sandali di plexi zippati e gomma, tailleur bouclè, jumpsuit smoking, leggings e meduse nascoste tra gli accessori di borse, colletti bianchi appuntiti su Mary Jane di vernice nera o cuissardes dalle punte cowboy sia femminili che maschili.

    Presenti anche colori neutri o color caffè.

    Inoltre l’eleganza sartoriale di giacche e tuxedo rivisitati flirta con il punk tra creste di capelli e maxi pull trasforati.

    Sono uomini, gli spacchi vertiginosi, l’orlo di cappotti sfiora il pavimento, le scarpe hanno punte affilatissime.

    È sicuramente il nuovo guardaroba per donne razionalmente “indomabili”.

    È stato sicuramente un evento shock, d’impatto ma reale. Un look che ad oggi prende una posizione importante e rivisita il Il vintage e l’innovazione. alla fine della sfilata scende la meravigliosa Donatella Versace a salutare tutti i suoi ospiti insieme alle sue modelle e ovviamente alle sue creazioni.

    Presenti  oltre ad un pubblico amico e fidelizzato , giornalisti, varie tv, conduttori, presentatori, meravigliosi attori coreani e giapponesi ormai conosciuti anche nel nostro territorio e personaggi pubblici come Fedez, Federico Di Mazzo, Giuly Mazzoccato, Marco Mengoni, Luisa Ranieri, Anne Hathaway, Gigi Hadid, Vogue magazine e tanti altri.

    Sara Maria Labidi