È pari ad almeno 1.5 miliardi di Euro il valore delle attività del mondo artigiano della filiera casa “congelato” dall’inchiesta milanese sui cantieri. È il dato stimato da Unione Artigiani sul numero delle case finite nel mirino della Procura o rimaste bloccate dalla conseguente paralisi della macchina amministrative comunale.
Secondo il Comitato Famiglie Sospese di Milano sono 11350 gli appartamenti fermati a vario titolo tra lavori in corso, sospesi e in attesa di autorizzazione: qui avrebbero dovuto operare nel corso di questi mesi centinaia di micro e piccole imprese artigiane specializzate tra le quali, ad esempio, posatori di pavimenti e parquet, mobilieri e installatori di arredo su misura, cucine, bagni, impiantisti elettrici, domotici, idraulici, fotovoltaici, tv, fibra, esperti di condizionamento, cartongessisti, imbianchini, tendaggi, finiture artistiche, manutenzioni e pulizie.
“Tolta una piccola fascia di locali di edilizia convenzionata, gran parte di questi appartamenti sono destinati ad una fascia di proprietari o investitori esigenti con elevata disponibilità economica – commenta Marco Accornero, Segretario di Unione Artigiani – generalmente le nostre ditte subentrano dal rustico in poi con costi in gran parte assorbiti nel capitolato ma poi gli artigiani si occupano anche di tutta la personalizzazione della casa. I costi? Come ogni milanese sa, è impossibile pensare di avere una casa pronta all’uso senza investire dal rustico in poi almeno 1000/1500 euro al metro quadro. Cifre alla mano, il conto monstre è presto fatto e vale almeno 1,5 mld di Euro. Con costi purtroppo destinati ad aumentare per i tempi incerti dell’inchiesta e per tutti i rischi che corrono acquirenti e costruttori, fino a quello dell’abbattimento dell’immobile o dell’impossibilità di metterlo a reddito o a venderlo.”
Cosa fare? “Come operatori del settore – conclude Accornero – siamo i primi a chiedere che il mercato edilizio milanese e non solo si svolga nella legalità. Secondo noi in questo momento è indispensabile trovare una soluzione in tempi rapidi per i proprietari che hanno versato in buona fede importanti anticipi e ridare certezze a famiglie, costruttori, artigiani e a Palazzo Marino”.
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