Mobilità, Sky Road 236 punta a 100 licenze NCC entro fine anno

Sky Road 236 continua la sua crescita nel settore del trasporto pubblico non di linea e punta a raggiungere quota 100 licenze entro la fine del 2025. Oggi la società, attiva in Lombardia, Toscana, Campania e Lazio, conta già oltre 82 licenze e impiega più di 205 collaboratori, di cui 196 autisti, con una media annua di 384mila corse.

L’azienda, presente nelle principali città italiane – Milano, Firenze, Roma, Napoli e Salerno – prevede di chiudere l’anno con un fatturato superiore ai 19,5 milioni di euro.

“Il nostro obiettivo è diventare una delle principali realtà del trasporto pubblico non di linea in Europa”, dichiara Riccardo Serpe, Ceo di Sky Road 236. “Siamo oggi l’unica società in grado di garantire un servizio H24, 365 giorni l’anno, grazie a un’organizzazione efficiente e a una presenza strategica nelle principali città turistiche italiane”.

Sky Road 236 basa la propria crescita su un modello organizzativo sostenibile, che mette al centro la qualità del servizio e il benessere dei lavoratori. Gli autisti sono assunti in tutta Italia con contratti part time (circa il 20%) e full time (circa l’80%). I turni vengono gestiti mensilmente, garantendo cinque giorni di lavoro e due di riposo alla settimana, decisi direttamente dall’autista incluso un weekend al mese.

“Crediamo che la qualità della vita dei nostri collaboratori sia un valore essenziale,” aggiunge Serpe. “Offriamo incentivi legati alle performance e alla qualità del servizio, oltre a tutte le tutele e ai diritti previsti dal contratto collettivo nazionale. Solo un’organizzazione che rispetta le persone può offrire un servizio eccellente ai cittadini”.

Il CEO sottolinea anche la necessità di un aggiornamento del quadro normativo che regola il settore del trasporto pubblico non di linea: “Servono regole basate sul buonsenso e sul rispetto dei cittadini. Non è accettabile che ogni mese vengano lasciate a piedi un milione e mezzo di persone a Roma, 280mila a Firenze e mezzo milione a Milano,” commenta Serpe. “È necessario un aumento logico delle licenze e una revisione di norme ormai obsolete, come il foglio elettronico di servizio e l’obbligo di rimessa. Basti pensare che la legge attuale risale al 1992: il mondo, da allora, è cambiato profondamente”.

Dal 2019, Sky Road 236 collabora con Uber, partnership che ha contribuito a consolidare la trasparenza e la solidità del modello aziendale. “Uber rappresenta, a nostro avviso, l’unico sistema realmente trasparente del settore,” conclude Serpe. “Le fatture sono tracciabili, i pagamenti sono settimanali e tutto il sistema è bancariamente credibile. È un modello che garantisce stabilità e crescita, a beneficio dell’impresa e dei suoi lavoratori”.


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