Nel cuore dell’emergenza umanitaria in Ucraina, la Fondazione l’Albero della Vita intensifica il proprio impegno con interventi mirati nelle aree più colpite del Paese.
Grazie al sostegno di AICS, vengono avviate azioni coordinate che mettono al centro i bambini e le loro famiglie, offrendo protezione, cure mediche e opportunità educative là dove la guerra ha stravolto ogni forma di normalità.
Un approccio integrato che mira non solo a rispondere all’emergenza immediata, ma anche a ricostruire fiducia, sicurezza e futuro nelle comunità più vulnerabili.
Il filo conduttore di tutti gli interventi è mettere i bambini al centro. Protezione, istruzione e salute non sono elementi accessori, ma i pilastri di un impegno quotidiano che guarda oltre l’emergenza, per gettare le basi di una ripresa sostenibile.
Sul fronte della salute, l’intervento si concentra sul Regional Children’s Hospital di Zaporižžja, il principale ospedale pediatrico della regione e punto di riferimento per la salute materna e infantile, dove ogni anno più di 100 mila bambini ricevono cure mediche. Oggi, però, il sistema sanitario locale è allo stremo e servono urgentemente strumenti indispensabili per garantire diagnosi rapide e accurate (dispositivi medici e sistemi di riscaldamento, un apparecchio per radiografie, una macchina per risonanza magnetica…). È qui che la Fondazione l’Albero della Vita lancia un appello alla solidarietà, con un focus chiaro: raccogliere fondi per sostenere l’ospedale e garantire gli strumenti essenziali per affrontare i prossimi mesi. Parallelamente, la Fondazione sostiene l’ospedale con supporto tecnico, formazione e contribuisce a coprire i costi di visite e medicinali per le famiglie vulnerabili. Vengono anche attivate unità mobili sanitarie che assicurano 450 visite domiciliari, distribuzione di kit medici e voucher per circa 2.000 persone, oltre a una componente di supporto psicologico rivolta ai veterani.
“Nel corso della missione in Ucraina ho visitato il Regional Children’s Hospital, un’esperienza che mi ha profondamente toccato. Abbiamo visto la sofferenza dei bambini, ma anche la dignità del personale sanitario: medici e infermiere lavorano senza sosta, spesso in condizioni di emergenza, per garantire cure ai bambini feriti, malati, traumatizzati. È un monito a non voltarsi dall’altra parte, a non abituarsi al dolore. Zaporižžja oggi ci ricorda che, anche dove tutto sembra distrutto, la vita continua a crescere, fragile ma ostinata, come un albero che affonda le radici nella speranza” ha ricordato Antonio Bancora, Direttore Programmi di Fondazione l’Albero della Vita.
Nell’ambito della protezione, la Fondazione l’Albero della Vita interviene nelle aree più colpite dal conflitto, organizzando evacuazioni lungo la linea del fronte per un totale di circa 3.750 persone che non possono più restare nelle proprie case e garantendo una ricollocazione sicura attraverso centri di accoglienza temporanei. Qui le famiglie trovano sostegno immediato, beni essenziali, supporto psicologico e assistenza legale per il riconoscimento dello status di sfollato interno. Particolare attenzione è rivolta ai minori, alle madri sole con bambini, agli anziani e alle persone con disabilità o condizioni mediche critiche permettono loro di ritrovare un luogo sicuro e recuperare un po’ di normalità lontani dal rumore della guerra. Il progetto prevede anche la distribuzione di materiali per la prima emergenza che hanno già raggiunto 600 famiglie, kit invernali e interventi di protezione specifica per i distretti più esposti, rafforzando un sistema di tutela che ogni mese salva e accompagna centinaia di vite.
Infine, l’area educazione mira a preservare il diritto allo studio in un contesto dove la guerra ha reso le scuole tradizionali luoghi insicuri. Nella regione di Zaporižžja la Fondazione sta riabilitando quattro scuole sotterranee, ambienti protetti dove i bambini possono imparare, giocare e socializzare in totale sicurezza, recuperando routine e stabilità essenziali per il loro sviluppo. Gli spazi vengono allestiti con aule, infermerie, aree ricreative e caffetterie, e offriranno percorsi educativi e psicosociali a oltre 6.000 studenti. Le attività comprendono classi di recupero personalizzate per colmare le lacune formative, laboratori ricreativi, programmi di supporto emotivo e relazionale. Attraverso questi interventi, la Fondazione contribuisce a restituire ai bambini un futuro possibile, proteggendo non solo la loro sicurezza ma anche la loro crescita, la loro curiosità e la loro capacità di sperare.
Tra i progetti in partenza, nella regione di Odessa la Fondazione ne ha avviato uno dedicato ai bambini da 0 a 3 anni con disabilità fisiche e cognitive, una fascia d’età spesso esclusa dai percorsi educativi e riabilitativi. Il progetto consiste nella collaborazione con nove centri di intervento precoce dentro e fuori l’area urbana fornendo materiali, arredi, strumenti educativi e sanitari, così da garantire a ogni bambino spazi ricreativi inclusivi e quindi offrire la possibilità di crescere, apprendere e sviluppare le proprie potenzialità anche in un contesto di guerra. Il progetto includerà anche formazione alle famiglie, visite domiciliari e voucher per garantire screening e diagnosi precoci spesso costosi e non accessibili.
Partecipa alla raccolta fondi a questo link Donazione Ucraina emergenza – Albero della Vita per sostenere il Regional Children’s Hospital.
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