“Le persone giuste nei posti giusti” è da sempre una delle sfide più complesse per le aziende. Oggi, in un mercato sempre più competitivo, sbagliare un’assunzione può avere impatti critici, non solo sulle performance ma anche sui costi.
Negli Stati Uniti, dove il tasso di disoccupazione si aggira intorno al 4%, le aziende ricevono mediamente 200-250 candidature per ruolo, ma impiegano ancora oltre 40 giorni per assumere, con il rischio concreto di scegliere la persona sbagliata. Secondo il Dipartimento del Lavoro USA, questo errore può costare fino a 240.000 dollari per singola posizione, soprattutto in ruoli commerciali o a contatto con i clienti.
In Europa, la situazione è simile: tra i 40.000 e i 100.000 euro persi per ogni assunzione errata. Il punto critico? La valutazione delle competenze reali, in particolare soft skill e capacità di risoluzione dei problemi, che raramente emergono da un semplice CV. Errori che diventano insostenibili, soprattutto per chi deve crescere con risorse limitate.
In mercati sempre più competitivi, questi margini di errore diventano insostenibili, soprattutto per aziende di medie dimensioni che devono bilanciare efficacia operativa e risorse limitate.
È proprio da questa consapevolezza, vissuta in prima persona nella crescita di una tech company globale, che nasce Anthropos, startup fondata da Stefano Bellasio nel 2024 con l’obiettivo di ridurre drasticamente il margine di errore nei processi di selezione attraverso l’uso dell’intelligenza artificiale.
“Negli anni ho visto quanto sia difficile per un’azienda capire davvero chi ha davanti durante una selezione. Con Anthropos vogliamo portare l’attenzione sulle competenze reali e sulla motivazione concreta, mettendo la tecnologia al servizio di una valutazione più giusta ed efficace.” spiega Stefano Bellasio, CEO & Founder di Anthropos.
Simulazioni con l’AI per vedere i candidati all’opera, prima ancora di assumerli
Il cuore della tecnologia sviluppata da Anthropos sono le AI Simulations, un concetto distintivo che indica prove simulate basate su intelligenza artificiale. Si tratta di scenari realistici in cui un candidato (o un dipendente) viene messo alla prova in situazioni pratiche, come una trattativa, una gestione cliente, o la scrittura di una comunicazione complessa, che permettono alle aziende di testare le reali competenze e capacità decisionali dei candidati in scenari pratici e pertinenti. Non semplici test, ma vere esperienze simulate basate su una tassonomia di oltre 60.000 competenze, con feedback dettagliati per ogni candidato.
Valorizzare chi è già in azienda
Anthropos non è pensato solo per assumere meglio, ma anche per valutare e far crescere chi è già parte dell’organizzazione. Le aziende clienti utilizzano le AI Simulations per capire con precisione quali competenze hanno i propri dipendenti, chi è pronto per assumere nuovi ruoli e quali sono le aree su cui intervenire con la formazione.
Alcuni, ad esempio, testano i propri team commerciali prima di avviare un programma di training, per partire da dati concreti e personalizzare gli interventi. Altri usano le simulazioni su dipendenti che aspirano a nuovi incarichi, per verificare se possono ricoprire ruoli diversi da quelli attuali. In questo modo, l’azienda non si basa su intuizioni o anzianità, ma su evidenze oggettive e situazioni realistiche.
Come funziona
Il motore operativo è Studio, un software che consente alle aziende di creare simulazioni personalizzate basate non solo su una descrizione del ruolo, ma anche su materiali aziendali reali, come documenti interni, procedure, o specifiche di prodotto e servizio.
Studio genera scenari realistici come una trattativa commerciale, la gestione di un cliente complesso o la redazione di una comunicazione delicata e li propone al candidato attraverso un’interazione guidata che dura 30-40 minuti. Le simulazioni possono essere svolte in più lingue e si adattano perfettamente ai bisogni specifici dell’organizzazione, rendendo la valutazione concreta, mirata e rilevante.
Alla fine, il sistema restituisce un feedback strutturato e immediato sia all’azienda (con report dettagliati, punteggi per competenza e possibilità di confronto tra candidati), sia al candidato stesso, che riceve indicazioni su cosa ha fatto bene e cosa migliorare.
Le simulazioni si adattano alle esigenze delle aziende: possono essere usate in fase iniziale per scremare grandi volumi di candidature, oppure come secondo step di valutazione qualitativa. E sono in grado di misurare anche aspetti meno visibili come la motivazione, il tono di voce, e la gestione dello stress.
“Utilizzando Anthropos, le aziende riducono fino all’80% il tempo necessario per valutare un candidato, portando il processo da oltre 40 giorni a circa 10-15. Inoltre, aumentano il tasso di accuratezza nella selezione: invece di affidarsi a sensazioni o esperienze pregresse, il processo si fonda su dati concreti e osservabili. Il sistema si integra con i principali ATS e permette anche la creazione di simulazioni custom da parte del team interno o con il supporto tecnico di Anthropos.” aggiunge Bellasio.
A chi si rivolge Anthropos
Anthropos si rivolge ad aziende di medie e grandi dimensioni, da circa 200 fino a 5.000 dipendenti, attive in settori dove la selezione del personale gioca un ruolo strategico. Tra questi: farmaceutico, bancario, consulenza, tecnologia ed energia.
Il suo impatto è particolarmente rilevante per i ruoli a contatto diretto con clienti e stakeholder — come vendite, account management e customer support — dove il rischio di scegliere il candidato sbagliato è più elevato e il curriculum spesso non basta a raccontare le competenze davvero necessarie.
Tra i clienti attivi figurano aziende italiane come Fides e ByTek (Gruppo Datrix), ma anche imprese americane. Il 70% delle simulazioni oggi è utilizzato negli Stati Uniti, dove Anthropos ha una delle sue sedi (insieme a quella di Chiasso, in Svizzera). La startup ha raccolto investimenti da fondi come Founderful, IAG, Exor (con Vento) e Zanichelli Ventures e ha un team di 12 persone con competenze in sviluppo, prodotto e vendite.
Nei prossimi tre anni, Anthropos intende rendere le simulazioni ancora più personalizzabili e realistiche, integrando nuovi strumenti di valutazione e feedback anche per i candidati non selezionati. La visione è chiara: creare un processo di assunzione più giusto, misurabile e trasparente, a beneficio tanto delle aziende quanto delle persone che vi aspirano.
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